Partivo già prevenuto ma la visione è andata oltre ogni mia negativa ipotesi: recitazione da film porno, riprese di basso livello, doppiaggio ridicolo e messaggio da schiattare dalle risate. Aida Yespica pare lì per caso (e forse davvero si trovava solo a passare) e la pochezza della cosa entra nella storia del trash.
Esce direttamente su Youtube il primo cortometraggio diretto dalla poliedrica showgirl Lory del Santo: dieci minuti di goduria se - come me - amate il trash malamente confezionato, i doppiaggi malfatti, le atmosfere da prologo di film porno e le morali sconclusionate. Aggiungiamo la regia e il montaggio assolutamente amatoriali e un'Aida Yespica bellissima quanto disperata e evidentemente confusa nell'accettare di prendere parte a questa cosa qui. Ok, è un po' sparare sulla croce rossa ma ogni tanto fa bene al cuore farlo.
Quel che si dice provare imbarazzo, per gli attori (?) e per la regista (?). Un raccontino morale sul piacere dell’esibizionismo, con due sgallettate e due galletti che si sfogano in balli discinti in un locale nell’orario di chiusura. Il corto (che sembra il prologo di un porno) è una frana sotto tutti i punti di vista concettuali e tecnici, non si salva proprio niente, se non l’incredibile faccia tosta dell’autrice che ha assorbito tutte le competenze (?), comprese riprese e montaggio, per costruire la sua opera prima (e ultima, si spera).
Opera prima di un'ipotetica trilogia (almeno nelle intenzioni della regista) dedicata a smascherare l'arrivismo e l'ipocrisia della società moderna. Passi l'inesperienza, ma qui siamo di fronte ad approssimazione e dilettantismo tecnico: dialoghi non-sense, recitazioni fulminanti, doppiaggio posticcio e spesso paurosamente fuori sincrono. Ad essere buoni si può salvare giusto la Contreras, l'unica che perlomeno sembra provare a recitare davvero. No comment sulle parole finali. Dieci minuti di puro trash.
Dovevano chiamarlo "Sciatteria - osare vedere per credere" tanto è poco curato in ogni dettaglio: dai titoli di testa alle musiche prese dalle vecchie pornoreclame delle tv libere; dalle interpretazioni al nonsense della trama. Solo quando arriva il proprietario si ha un flebile sussulto trash e si abbozza una risata, che si infrange però contro la chiusa finale. Su certi personaggi hanno campato i reality e c'ero anch'io a vederli; che tristezza!
Se qualcuno pensa che un brutto musicarello di Fizzarotti e un hard di Andrea Bianchi con la Schubert (che era un'attrice vera) non siano cinema (pur nell'àmbito del sotto-prodotto), prima di ripeterlo dovrebbe guardare questo incredibile corto. Basterà dire (e mi fermo davvero qui) che un suono in presa diretta con attori-cani sarebbe stato meglio dell'osceno doppiaggio che ci viene inflitto. Figuràtevi il resto.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneDisorder • 19/03/15 23:01 Call center Davinotti - 380 interventi
E perdersi così la fantastica scena del ballo-spogliarello?
E l'entrata in scena del tizio barbuto? "Fermate la musica!"
Il mio consiglio è quello di non tentare di bere durante la visione, si rischiano esplosioni e conseguenti danni permanenti alla tastiera e al monitor del computer!
Dovrebbe esserci un errore tra gli attori del film. Appare lo stesso Stefano Amato, protagonista di film negli anni 70, che invece dovrebbe essere morto nel 2005 a 47 anni
DiscussioneZender • 4/09/22 13:01 Capo scrivano - 47786 interventi
Sarà un omonimo, l'ho tolto visto che creava confusione.