The diabolical - Film (2015)

Prodotto interessante, soprattutto la parte fantascientifica, che grida alla novità. Non eccede comunque in effetti speciali, nemmeno la tensione è alle stelle, però è un film che incuriosisce. Anche gli attori sono in gamba. Il regista vuole non esagerare e questo suo mantenersi lineare non lo fa scivolare nell'americanata. La virata dall'horror alla fantascienza cambia inaspettatamente e coinvolge maggiormente. Forse il finale non convince del tutto, abbassando il risultato definitivo.

Vedova (?) vive con due figli piccoli in una grande casa infestata da presenze con tanto di fenomeni annessi ma è restia a traslocare (la spiegazione del perché viene fornita tardivamente e convince poco)... Ennesima variazione sul tema della casa maledetta, in cui i potenziali spaghetti sono depotenziati dall'aspetto a Mastro Lindo dell'apparizione più stanziale. In seguito il film vira verso la fantascienza ed i paradossi temporali, risvegliando l'interesse sino ad allora modesto, ma l'epilogo purtroppo è gestito frettolosamente, come se a quel punto le idee fossero tutte esaurite. Peccato.

Arriva spompato e ansimante al twist finale e la ragione non risiede tanto nel contenuto, che è frizzante e di stagione, quanto nell’averlo infiocchettato troppo a lungo a discapito di quelle opportune parvenze da casa infestata che, in barba ai cliché del genere, in questa occasione andavano tirate ancor più per le lunghe. Ali Larter se la cava, parecchio meno il povero Gupta alle prese con un personaggio improbabile che crepa le pareti di casa in ogni dove. Quasi passabile, a patto che il loop non ci costringa ogni volta a rivederlo daccapo.

Sebbene l'incipit sia interessante, Legrand firma una pellicola assai squilibrata, dove a fare cilecca per primo è proprio il meccanismo della tensione. Pollice verso dunque per un film in cui, oltre alla storia in sé, mal calibrata, è paurosa l'inconsistenza di personalità dei protagonisti, sopratutto quello maschile, mentre i bambini paiono più convincenti. Il tema delle presenze è indagato in maniera poco appetibile, colpa di una gestione nella quale non è ben chiaro, nemmeno in fase concettuale, l'obiettivo che si è voluto perseguire.