Curioso film di fantascienza che si mischia a una trama gialla (il rapimento dei criminali). Per il resto è il tipico esempio di fantascienza americana anni 50', realizzata con poco denaro e molta inventiva. Il film rientra nella media del genere, visto che non è nulla di esaltante.
Filmetto insolito anche per il genere; siamo quasi in territorio Ed Wood (che voci di corridoio hanno sempre affermato essere marginalmente parte del progetto). Dei gangster che hanno rapito un'ereditiera si imbatteranno in una spettrale sexy aliena radioattiva. Pellicola ricca di dialoghi divertenti nella loro buffonaggine e di situazioni idiote quanto ripetitive (i personaggi a ogni morto causato dall'aliena fuggono fuori nei boschi ma ritornano sempre nella stessa casa). Consigliato in particolare agli appassionati della sci-fi anni '50.
MEMORABILE: La rivelazione finale: un bel colpo di scena.
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Riporto questa interessante divagazione sul film in questione, redatta dal nostro R.f.e. per conto della rivista Amarcord.
Shirley Kilpatrick: componente sexy ineludibile
"Il film è incentrato su una biondona extraterrestre (Shirley Kilpatrick1) - truccata in stile vagamente dark e vestita con una attillatissima e fosforescente tuta in lurex (o spandex) - che scorrazza per il nostro pianeta uccidendo i terrestri con un semplice tocco, si suppone radioattivo.
A proposito dell'allure velatamente sexy della pellicola, il protagonista maschile Robert Clarke ricordava in una intervista a Fangoria che la Kilpatrick era talmente ... ehm ... dotata, che l'attillata tutina ne evidenziava troppo le generosissime curve, lasciando ben poco alla fantasia, e così l'attrice, pudibonda, entrava sempre in scena praticamente rinculando, per paura di offrire a tecnici e maestranze la visione panoramica dell'abbondante sederotto!"