Symphony in slang - Corto (1951)

Prima di farlo entrare in Paradiso, il buon Dio deve riuscire a decifrare l'astruso lessico d'un giovane americano medio: avrà bisogno dell'aiuto d'un anziano erudito. Da annoverare tra le più alte riuscite del geniale Tex, il cartone compenetra formidabilmente gag visive e verbali, col racconto della vita di questo ragazzotto che diventa una sciarada a rotta di collo su una serie di decontestualizzate frasi gergali. Fondamentale l'apporto in scrittura di Rich Hogan e fisiologico il fatto che non tutto sia di prima mano, ma che forsennatezza comica, che pulizia tecnica. Glottologico.

In Paradiso un giovane racconta la sua vita al cospetto nientemeno che di un attonito Noah Webster, che non capisce nulla. Colpa dello slang, ma anche delle metafore, che trasformano i modi di dire nel loro senso letterale, con inevitabile confusione (per l’austero padre del dizionario inglese) e divertimento (di chi ascolta e guarda). Insomma, gran bella idea, sviluppata in modo spiritoso e scoppiettante: parole e disegni si confrontano tra loro con gusto, invitando lo spettatore a proseguire il gioco nel quotidiano. Godibile (in inglese).