Avventure rocambolesche di un attore teatrale: Tiberio Fiorilli, in arte Scaramouche, realmente esistito nel XVII secolo, e qui reinventato in un romanzone musicale della tv italiana dei tempi d'oro. Istrionico e carismatico giganteggia Domenico Modugno, non solo come cantante (la fiction è scandita da canzoni e parti coreografiche) ma proprio come attore di razza. Per il resto, la storia è godibile e mostra un brio inventivo e narrativo esemplari, oltre che una buona cura di realizzazione. Memorabile la bella sigla iniziale.
Una delle migliori prove di quello che fu un grande cantante ma anche un buon attore. Il personaggio Scaramouche si adatta benissimo all'istrionismo innato e alle grandi capacità di performer di Domenico Modugno intorno al quale per l'occasione viene allestito uno spettacolo di buon livello, con la regia del veterano D'Anza e un cast di contorno di validi professionisti. Eccelle com'è ovvio la colonna sonora.
Domenico Modugno HA RECITATO ANCHE IN...
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