Rugantino - Spettacolo teatrale (1978)

Rugantino, la maschera non maschera di Roma, che disegna il tipo italiano stile la grande guerra: pavido, spaccone, mangiapane a ufo, ma all'occorrenza capace di gesti clamorosi che ne rivalutano la figura. Accanto ad un Montesano "pischello" la bellissima Alida Chelli, il pacioso Aldo Fabrizi boia dal cuore d'oro, la burina Eusebia di Bice Valori. Celeberrima la colonna sonora di Trovajoli. Per fare un salto a Roma senza prendere il treno.

La ripresa di un grosso successo teatrale è sempre difficile e il confronto con l’originale dà spesso esiti negativi; in questo caso (almeno per me) non è stato così: il ruolo affibbiato a Montesano è a lui congeniale e di fatto lo pone come il giusto continuatore del grande Manfredi, anche in virtù di un umorismo simile. Ottimo il resto cast, geniali le musiche (ma è ormai storia assodata...).

Per questioni anagrafiche, per me il vero ed unico Rugantino è Montesano (Manfredi troppo lontano negli anni 60 e Mastandrea... lasciamo stare); qui tutto era piacevole, dal grande Fabrizi alla mitica Bice Valori passando per Glauco Honorato. Da notare i ballerini d'allora, volti noti della Rai, tutti in parte, credibili e bravi (c'era pure Japino!) Peccato per il playback di certi passaggi e le risate finte ma la trasposizione televisiva c'ha il suo prezzo.

Una delle pietre miliari della commedia musicale italiana (che ha in Garinei & Giovannini i suoi "padri nobili"), in una delle sue riprese più riuscite. Enrico Montesano, romano "doc" fa suo il personaggio del popolano e gli autori hanno l'abilità di affiancargli un cast di altissimo livello sia nei ruoli principali che in quelli secondari. La bontà di testi e musiche fa il resto.

Ritorna sulle scene una delle più belle commedie musicali italiane, con Montesano che sostituisce degnamente Manfredi nel ruolo del protagonista. Naturalmente il punto forte è il testo, che dà modo al cast di gran livello di tirare fuori tutto il talento con il protagonista particolarmente ispirato nell'indovinare i tempi comici delle battute più famose. Fabrizi appare un po' appesantito e gli anni passati si vedono tutti, ma nel complesso resta una delle versioni migliori di Rugantino, che permetterà ai più giovani di riscoprire un testo fondamentale del teatro leggero italiano.

La bellissima maschera di Rugantino è interpretata al meglio da un Montesano ispirato, che presta la sua naturalezza e la sua romanità al personaggio dandogli anche molta umanità. Garinei dirige bene lo spettacolo, forse un po' lungo ma pieno di momenti memorabili soprattutto dal punto di vista musicale. Anche Fabrizi, sebbene qui sia in là con gli anni, risulta ancora valido ed è sua l'ultima fantastica battuta. Notevole.