Rosita - Film (2015)

In un paesino danese di pescatori e di addetti allo stoccaggio, Ulrik vorrebbe risposarsi con una giovane filippina appena arrivata. La contrarietà del figlio più giovane peserà sulla decisione, ma ben presto le cose si invertiranno e sarà lui ad innamorarsi della donna, con conseguenti problemi e incomprensioni. Un triangolo non impossibile che qui prende una piega un po' melò, con situazioni di routine e appena un cenno a problemi più seri come quello dell'integrazione e del gap generazionale. Non male il cast, naturale nel dare corpo alle tensioni e a rabbiosi antagonismi.

Padre e figlio innamorati della stessa donna, un’immigrata filippina nella gelida Danimarca. Questione di scontro familiare e di contesa amorosa, ma anche di tossico maschilismo (con tocchi razzisti) che pervade ogni gesto e parola nella microsocietà di un villaggio di pescatori. Occorreva una regista donna per portare un plot prevedibile a un ottimo livello di raffinatezza di sguardo sulle tematiche di genere, con preziosi e delicati appunti psicologici, a cominciare dalla volitiva protagonista che ribalta l’immagine dello straniero.