Un nobile decaduto si dà come ripiego all'avanspettacolo, mentre la moglie è indaffarata a far maritare la figlia con un ricco. Commedia di grana grossa cucita su misura sul cantante/attore Aurelio Fierro (coglie l'occasione per cantare qualche suo brano, oggi ai limiti dell'inascoltabile), che con la sua "maschera" da viveur dedito alla bella vita riesce quanto meno a essere dilettevole. Gli intrecci amorosi giovanilistici, che dovrebbero essere il perno del film, in definitiva passano in secondo piano rispetto ai siparietti da facile ghigno.
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DiscussioneNeapolis • 1/04/24 20:41 Call center Davinotti - 3271 interventi
Le canzoni cantate da Aurelio Fierro nel film sono quasi tutte dei classici napoletani. Markus definirle inascoltabili mi sembra eccessivo al di la del propri gusti personali.