Introdotto da un bel pezzo inedito di David Bowie comincia WHEN THE WIND BLOWS, curioso cartoon tratto da un celebre libro illustrato dall'inglese Raymond Briggs. L'argomento al centro della vicenda (ovvero le conseguenze di un'esplosione atomica, col titolo che fa chiaro riferimento al “fallout”) ha alto valore educativo e viene affrontato attraverso gli occhi ingenui di due amabili vecchietti rifugiatisi nella campagna inglese dopo gli annunci di una possibile guerra nucleare. I due, che amano chiamarsi con gli appellativi di “Micio” e “Micia”, hanno un diverso approccio rispetto alla sempre più improbabile catastrofe: lei è fatalista,...Leggi tutto quasi disinteressata all’attualità e costretta a pensarci solo su insistenza del marito, lui si dota di un libello governativo che spiega come costruirsi in casa un rifugio antinucleare e comincia la semplicistica messa in opera dello stesso, pur senza troppe ansie. A disastro avvenuto, la percezione del “fallout” non riesce a entrare nella testa dei due coniugi e la polvere radioattiva spostata dal vento che soffia (mentre paesaggisticamente i colori di un'alba cristallizzante acquistano sempre più forza) si farà presenza Invisibile e mefitica. Il disegno bidimensionale che contrasta con sfondi spesso rubati a immagini fotografiche è grazioso e ben si sposa ai toni pacati scelti per la narrazione; peccato che un eccesso di verbosità tolga impatto alla portata di immagini che, tra l'altro, potevano contare su una splendida soundtrack di Roger Waters (mente dei Pink Floyd), praticamente ignorata tranne che sui titoli di coda.
La calunnia atomica è un venticello. Un'arietta assai gentile, e perciò capace di entrare ancor più prepotentemente sottopelle inframuscolo e nel midollo: narrazione e grafica naif e bidimensionale come i due tenerissimi protagonisti ingenui, bonaccioni ed ottimisti contro ogni fotografabile evidenza dell'inferno dopobomba, ma efficacissimo (sia come pamphlet che come dramma intimista). Non un fotogramma che patisca e tradisca i due decenni che porta: il tristissimo finale è ancora capace di velare gli occhi e far tremare l'anima.
Trasposizione cinematografica del romanzo di Raymond Briggs. Lo stile grafico del progetto vede la fusione di una tecnica bidimensionale con i fondali 3d. Il tutto risulta molto "rilassante": quasi come se stessimo guardando un quadro fatto con i pastelli. Toccante film sulla guerra nucleare che vede i due protagonisti, ingenui contadini, morire poco a poco perché fiduciosi di quello che hanno sentito alla radio. Veramente toccante.
L'animazione è fantastica, molto sperimentale e riuscita per l'86: dolce e delicata come un disegno a pastello, ma poi introduce sfondi e oggetti reali e talvolta si sviluppa in una carrellata di immagini abbozzate. Straripa di significanti messaggi; l'ingenuità del protagonista cerca sempre di trovare una ragione nella fiducia dell'uomo che sta al potere; il tutto è molto discorsivo, il percorso verso la fine è straziante, toccante e drammatico. Ci si affeziona ai vecchietti e alla fine non sembra nemmeno di aver visto un cartoon.
L'ignoranza del cittadino comune, di chi vive con la sicurezza di uno stato sempre presente e misericordioso, di chi vive sperando. L'ignoranza che uccide, che scatena conflitti atomici ma ancor prima ha il garbo di avvertirti (non si sa mai...). L'ingenuità coltivata dai mass media, manco avessi appena visto un documentario della Disney. Il troppo parlare porta con sé il pregio dell'intimità e il difetto di allentare la drammaticità dell'evento. Il finale è solo tanta afflizione, che provoca un sussulto dentro ognuno di noi. Non ignoriamolo.
Uno dei film d'animazione più mesti e deprimenti (ma in senso più che buono) che si possano trovare. I disegni da illustrazione per l'infanzia si sposano ottimamente a una storia dura, spaventosa e tenera al contempo. I due anziani protagonisti sono piacevoli, ingenui, immersi nella loro semplice quotidianità e vederli combattere contro la paura prima e l'avvelenamento da radiazioni in seguito mette alla prova la sensibilità dello spettatore. Lentissimo ma non potrebbe essere altrimenti. Una favola matura, con una colonna sonora bellissima.
MEMORABILE: La fanciullesca fiducia che i due coniugi ripongono nelle direttive del governo in caso di attacco nucleare.
L’ingenuità di una coppia di anziani, le notizie alla radio e gli opuscoli sulle norme comportamentali in caso di un attacco nucleare. Un carico insostenibile per poter essere affrontato in modo così pacato, una tragedia annunciata che è difficile conciliare con i toni pastello e la morbidezza delle forme; al di là dei contenuti, troppa anche la verbosità con dialoghi che vanno dal nostalgico al qualunquistico. Niente da eccepire invece, sul comparto grafico e il mix di stili dal notevole impatto emotivo, che nel finale raggiunge l'apice.
MEMORABILE: Il volto dei due coniugi sempre più sofferente.
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- Alla fine dei titoli di coda, è possibile sentire, scandito in codice morse, l'acronimo MAD = Mutual assured destruction. Spiegato molto brevemente, è un termine militare che esplica una teoria secondo cui in caso di guerra nucleare, non ci sarebbero né vincitori né vinti, ma solo distruzione.