Provocazione fatale - Film (1990)

Alti e bassi per questa commedia erotica di Grassia, che ripropone il cast di fedelissimi (Vallone, Clementi, Calì), la solita ambientazione alberghiera e i soliti intrighi da quattro soldi. Non è pessimo ma siamo ancora lontani dalla sufficienza; la Calì sprizza erotismo da tutti i pori. Due pallini direi..

Appena arrivato in hotel, un bell'ufficiale mette in agitazione tutte le donne che lo occupano, tra cui anche una donna legata alle alte diplomazie libiche. Mamma e figlia se ne disputano i favori intimi, tra esibizionismo esplicito (i massaggi sul lettino a bordo piscina, richiamati dai riflessi di uno specchietto) e ammiccamenti insistiti, scenate di gelosia e massicce dosi di nudo (la Calì regala i momenti migliori, mercé le sue abbondanti grazie). Almost-hard di Grassia, che si muove tra sesso e finte trame di supporto. Voyeuristico.

Pessimo erotico di Grassia, che arriva ad un metraggio decente solo grazie a lunghe passeggiate o camminate degli interpreti. Girato in un albergo di Palinuro a stagione finita, direi... Certo: la Calì è decisamente eccitante, la Clementi è una bella donna, ma il cinema è tutta un'altra cosa.

Un marine americano (l'italianissimo Roberto Ceccacci) sbarca a Palinuro dove lo aspetta un suo "connazionale" (l'attore feticcio di Ninì Grassia, Saverio Vallone). Sarà l'occasione per tutta una serie di piacevoli conoscenze. Ennesimo softcore nel più classico stile di Grassia, ovverosia il vuoto pneumatico sul fronte della sceneggiatura, un abbondante e tediosa carrellata di scene erotiche e qualche tramonto. Stavolta nemmeno le burrosità della graziosa Debora Calì riescono a salvare la pellicola. Nel cast tale Giovanna Culetto!

Tipico erotico di Grassia del periodo, ambientato nella cornice marittima di una Palinuro a fine stagione. Praticamente consta di tre scene/location principali spezzettate e montate nel tentativo di raggiungere il minutaggio necessario, tra i corridoi di uno squallido hotel (come al solito deserto, senza comparse), la zona piscina e le varie scene di sesso tra i protagonisti, tra cui spicca la meteora Calì. Assolutamente esilaranti Vallone e il co-protagonista con finti accenti pseudo-americani; classica ost malinconica dello stesso Grassia.

Pseudo erotico fimato da Grassia che continua a girare pellicole la cui sceneggiatura occupa poco più di un tovagliolino di carta. La storia quasi non c'è ed ogni occasione è buona, ora con un pretesto ora con un altro, per far spogliare le belle protagoniste. La sensualità è ben altra cosa ed il coinvolgimento, purtroppo per l'incauto spettatore, è a livelli sotto lo zero. Poco curato anche sotto l'aspetto tecnico. Lasciate ogni speranza o voi che guarderete.