Par le trou de la serrure - Corto (1901)

Corto di Zecca (quasi due minuti) che rispecchia perfettamente il titolo (=dal buco della serratura). Difficile non pensare alle millanta commedie (e commediacce) scollacciate italiane che hanno usato analogo meccanismo. Qui il guardone è un inserviente di un albergo. Quattro porte dalle quali occhieggiare e quattro soluzioni diverse, una delle quali piuttosto divertente (benché deludente e desolante). Niente male.

Il trionfo del voyeurismo unito all’ironia: dal buco della serratura un cameriere spia la toilette di una dama e quella di una brutta (o è un travestito?), nonché la cenetta romantica di una coppia, prima di ricevere un calcione dal cliente dell’ultima camera. Zecca spinge il pedale sul massimo consentito della licenziosità, ma sa anche ridere di gusto proprio della curiosità erotica dello spettatore. Il corto ondeggia, con spigliatezza e intelligenza. tra questi due poli: una simbiosi che avrà poi grande successo nelle commedie future.

Abbastanza divertente questo corto girato da Zecca. Si tratta (forse) del primo film decisamente voyeuristico, in quanto assistiamo a quanto vede un inserviente di un'albergo attraverso il buco della serratura di alcune stanze. Non mancheranno sorprese... Niente di eccezionale dal punto di vista tecnico, ma il regista sa come prendersi cura della "voglia di guardare" dello spettatore.

Un inserviente di un albergo si mette a spiare dal buco della serratura. Vedrà belle donne, travestiti e coppiette in amore fino a quando verrà scoperto e brutalmente allontanato. Questa di Zecca potrebbe essere anche considerata come la prima opera voyeuristica della storia, in cui assieme alla componente erotica viene associata quella divertente a dimostrazione che l'autore riesce a fare corti significativi giocando con i suoi personaggi e senza prendersi troppo sul serio. Impossibile non pensare alle scollacciate commedie italiane anni '70-'80 dove "sbirciare" era la prassi.