Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/05/09 DAL BENEMERITO SCHRAMM
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Schramm 12/05/09 02:35 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Session 9 de noantri ispirato alla legge Basaglia. Fiera di preziosismi stucchevoli e leziosi a copertura di una sceneggiatura tutta fosse, di un'inettitudine attoriale da mano sul pacco (specchio di un'atonia registica che rende Germano e la Orioli totalmente inespressivi) e dell'incapacità di creare una qualsivoglia atmosfera. "Registi" simili dovrebbero dare un'occhiata agli annunci dell'informagiovani.

Brainiac 30/05/09 13:31 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Se Von Trier disegna i titoli dei capitoli del turpe Antichrist con i gessetti, non vedo perché un low budget debba impiegare denaro per titoli di testa in computer graphic, tecnica che passato un anno sembra già superata. Magari il regista se li è fatti da solo, ma ci sarebbero altri esempi (il cast). L'energia per raggiungere la qualità formale mainstream americana o spagnola (Imago mortis) dovrebbe essere impiegata per crare sceneggiature originali o lanciare attori più espressivi dell'apatica Orioli (che sappia fare solo la parte da pariolina?).

Redeyes 8/06/09 15:26 - 2443 commenti

I gusti di Redeyes

Presuntuoso. Credo che il sunto del film in questione sia tutto nella parola Presuntuoso, appunto. Le premesse sembran anche buone (mi riferisco ad una musica gradevole ed una buona inquietudine che per i primi minuti non disturba). Lo scorrere del tempo però evidenzia un'assenza di sceneggiatura ed una spasmodica riproposizione del niente più assoluto. È evidente, certo, il tentativo di mostrarci il disagio e le percezioni della protagonista ma, nonostante i soli 75 minuti, si arriva alla fine esausti. Sicuramente un film non commestibile!
MEMORABILE: Le musiche.

Undying 19/08/09 15:16 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Dura 70 minuti il Session 9 de' noi altri, ma che barba che noia... che noia che barba. Doppiaggio in presa diretta (ma perché ostinarsi a farsi del male così?); fotografia cinerea; recitazione (soprattutto da parte di Regina Orioli) a dir poco retorica; trama assente, ovvero vuota, che si nasconde dietro a un film con finalità velleitarie (cifr. le foto in chiusa) ma che si maschera da horror per garantirsi un minimo di pubblico. A Padiglione 22 spetta la palma di film porta jazza: da un manicomio al cimitero, passando per un'Ave Maria. Ecco: ci mancava che la colonna sonora la curasse Masini!
MEMORABILE: Laura (Regina Orioli): "Non c'è niente da capire"; profetica frase, da attribuire in pieno al film stesso...

Manowar79 20/04/10 23:16 - 309 commenti

I gusti di Manowar79

Se ci fosse qualcosa di salvabile, sarei il primo a farla notare, anche per una pura questione di patriottismo: in verità, nonostante le evidenti pretese, questo tedioso thriller parapsicologico ha il solo pregio di risolversi in 70 minuti scarsi... ma a che prezzo! I pochi momenti horror sono rappresentati da veri e propri clichè di ultima generazione (cioè i peggiori), l'indecenza degli attori non è una causa ma una conseguenza della pochezza dell'impianto. Impresentabile persino se interpretato come una dura critica alla legge Basaglia.

Cotola 10/05/10 23:52 - 9012 commenti

I gusti di Cotola

Difficile capire ciò che accade sullo schermo. Le immagini si susseguono senza un perché, “coadiuvate” da dialoghi spesso senza senso e deliranti fino a giungere poi (finalmente!) al liberatorio finale (per chi lo guarda). Terribile vaccata di proporzioni sesquipedali che sono pari alla spocchia ed alla presunzione del regista che crede di essere un mago delle riprese (ci sono infiniti tecnicismi fini a se stessi) e si atteggia ad autore senza averne minimamente la statura. Impresentabile e inclassifficabile.
MEMORABILE: Ad un certo punto c’è anche una citazione da, non sto scherzando, Apocalipse Now.

Mco 6/06/13 12:44 - 2324 commenti

I gusti di Mco

Il mondo dei pazzi messo in scena con montaggio alternato e altrettanto insensato. Il regista vuole farci capire lo straniamento di chi vive in una sfera personale tutta sua ma la sintassi cinematografica talvolta abbisogna di qualche elemento in più oltre alla sequenza di immagini. La componente "horror" è trascurabile e si risolve in qualche visione oscura accompagnata da richiami esasperanti. Lo sforzo c'è, gli attori ci provano, ma il risultato è confuso e non digeribile nemmeno per chi si alimenta di "cinema altro" quasi quotidianamente.

Giuseppe Antignati HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il giorno + belloSpazio vuotoLocandina [1.02] Nebbie e delitti - L'affittacamereSpazio vuotoLocandina [1.03] Nebbie e delitti - Bersaglio, l'oblioSpazio vuotoLocandina [1.04] Nebbie e delitti - I misteri delle donne
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Undying • 31/05/09 16:52
    Risorse umane - 7574 interventi
    Uno degli ultimi tentativi horror nostrani, distribuito in DVD dalla Cecchi Gori e da qualche giorno disponibile per l'acquisto.
  • Discussione Undying • 19/08/09 15:29
    Risorse umane - 7574 interventi
    Tutto quel che segue è da intendersi come libera espressione di un pensiero prettamente personale.
    A scanso di spiacevoli equivoci.


    In base a quale alchemica ragione un regista debuttante opta per propinare al pubblico un film velleitario dalla preoccupante e delirante aspettativa autoriale?

    Una volta Massaccesi, che regista lo era per davvero, al debutto si nascondeva dietro pseudonimi e decise di firmare con il suo vero nome, come film d'esordio, La morte ha sorriso all'assassino.

    Son cambiati i tempi, mi si dirà.

    E ci credo, perchè - in generale - le nuove leve si vergognano ad affrontare il cinema di genere e optano invece, come in questo specifico caso, per un confuso e vuoto prodotto elitario, che non affronta con coraggio un tema sconveniente (la malattia mentale) per paura di fare fiasco.
    Allora perché non dargli un minimo di aspetto "di genere", così che lo si possa confondere con un horror, magari sulla scia di quello "erudito" (Von Trier & C.)?

    Ma per piacere....
    Ultima modifica: 19/08/09 15:44 da Undying
  • Discussione Brainiac • 19/08/09 18:17
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    E' un vero filmaccio in effetti,ma la cosa che mi piace di meno dei film italiani è la scarsa originalità.
    La confezione di Padiglione 22 non sarebbe neanche male,si vede che un pò ci hanno lavorato.
    Però il regista va dietro alle mode attuali(fotografia grigiastra e via dicendo..) senza metterci nulla di suo.

    Ma la cosa davvero grave è che non fa assolutamente paura!
  • Discussione Undying • 19/08/09 21:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    Esatto Brainiac: quella cinerea fotografia è in tema con il clima di depressione che percorre il film; tra un'Ave Maria, una capatina al cimitero ed una al Padiglione 22 (area manicomiale, ça va sans dire) il film può aspirare ad uno tra i primi posti di ipotetica pellicola porta sfiga.
  • Curiosità Cotola • 11/05/10 23:41
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    In tempi in cui la durata dei film si è dilatata
    oltre misura, questo eccede in senso inverso: 63
    minuti di girato a cui vanno aggiunte alcune foto ed i titoli di coda per arrivare a poco più
    di 70 minuti. D'altronde già 60 minuti di un film del genere sono una tortura sufficiente.