Nina Wu - Film (2019)

La prima parte affronta il classico tema del film sul film con tanto di riflessioni, non originalissime, sul, sessista, mondo del cinema. La seconda sembra invece appartenere ad un'altra pellicola con tutto lo spazio che dà alle vicende private della protagonista. Gradualmente anche l'onirismo prende sempre più piede, apparentemente in modo gratuito. Non è così e l'epilogo chiude bene il cerchio. La regia è dinamica e pone grande cura alle immagini, alla loro costruzione con un uso disinvolto dei cromatismi. Notevole la prova della  Ke-Xi Wu, qui anche sceneggiatrice. Sbilanciato.

Per certi versi metafora sull'abuso di potere nonché sull'ambizione sfrenata, è incentrato sulle umiliazioni subite da una giovane aspirante attrice: tuttavia il materiale narrativo è appena sufficiente per un corto quindi, ad un certo punto, si ha l'impressione che l'aspetto psicologico del film (le paranoie della protagonista dovute allo stress, che tra l'altro non suscitano empatia in quanto frutto di scelte discutibili) sia solo un pretesto per mettere in scena perversioni sessuali orientate al sadismo. Spunto interessante sfruttato male.

Messo in scena molto bene da Midi Z, questo film quasi meta-cinematografico riflette su diversi temi legati alla settima arte e ad un certo modello produttivo che negli ultimi anni ha dettato scandalo soprattutto in America, fondato su molestie e atteggiamenti sessisti esagerati. Molto brava Ke-Xi Wu, la quale fornisce un'interpretazione molto intensa e "doppia" in quanto il suo ruolo nel film è quello di attrice. Nonostante ogni tanto la sceneggiatura si perda in intrecci tra realtà e sogno eccessivamente lunghi, nel complesso è godibile e dà anche un certo senso di angoscia.

Nina (Wu) è lo pseudonimo divistico di Sufen, attricetta originaria di Taiwan a cui - dopo anni di camei irrilevanti, spot pubblicitari e dirette webcam - viene proposto il ruolo di protagonista in un film dove, come scoprirà ben presto, i ricatti fisici e morali sono all'ordine del giorno... Esisterebbe un film del genere senza i recenti scandali sessuali che hanno investito gli showbiz hollywoodiani e taiwanesi? Forse sì, ma in forme e misure diverse da questa: ambiziosa, eccessiva, ginocentrica, per certi versi anti-lynchiana. Il potenziale c'è, ma il risultato è altalenante.