Matchless - Film (1967)

E' sicuramente un corpo estraneo e bizzarro nella carriera di Lattuada, ma non è poi così brutto come molti dicono. Trattasi infatti di un'allegra e simpatica scemenza, dal ritmo veloce, che vuole parodiare, a volte in maniera riuscita, i film si spionaggio ed in particolar modo il personaggio di James Bond. La trama è quello che è: meglio non farci caso e godersi le bellezze muliebri davvero notevoli, ed un cast che conta tra gli altri Henry Silva e Donald Pleasence.

Lattuada che si cimenta in una commedia spionistica è da vedere; se poi aggiungiamo un Silva nei panni di un cattivo imbranato, che si sbellica dalle risate coi cartoni animati, abbiamo tutti i motivi che valgono la visione. Non un film eccezionale intendiamoci, ma godibile, in cui le presenze femminili sono notevoli, la storia è divertente e i cattivi spassosi. Simpatico.

Piacevole variazione nel cinema di Lattuada, che propone una scanzonata parodia dei film di James Bond - chiamato esplicitamente in causa - ma di questi molto più celere e variopinta. O'Neal è un divertito agente segreto da commedia, Pleasence e Silva si scatenano, la Fürstenberg e la Machiavelli compiono il loro buon lavoro da sexy Bond-girls; cult è comunque la presenza di Sorrel Booke che anni dopo, in completo bianco, sigaro in bocca e un po' di chili in più, diventerà famoso come il Boss Hogg di Hazzard.

Più commedia sofisticata a tinte giallo-rosa che parodia di spy story, questa curiosa incursione di Lattuada in sentieri lontani dalle sue corde abituali, motivata probabilmente da motivi alimentari, soffre di una sceneggiatura insignificante e latita sotto l'aspetto del ritmo. Tuttavia il filmetto risulta ugualmente di piacevole visione grazie alla classe dell'autore, alla simpatia dello scanzonato Patrick O'Neal e all'avvenenza delle varie Bond-girl: la Furstenberg, la Machiavelli e la deliziosa cinesina Elizabeth Wu. Sottotono Morricone.

Lattuada prende la strada dello spy di casa nostra, lo infarcisce di nomi importanti, non fa mancare belle donne dalle lunghe gambe e fa sì che il personaggio principale diventi quasi un supereroe. Ma il risultato finale è affetto da evidente zoppia, scollegato tra i vari reparti, con situazioni che non fanno ridere, attori fuori parte (Henry Silva su tutti) e una storia che presenta troppi limiti di sceneggiatura. Peccato, il cast avrebbe permesso ben altro. Ma tant’è e chi cerca il sano (e folle) divertimento si rivolga altrove.