Insoddisfacente, specie se confrontato al delizioso Non ti pago! Si tratta di due episodi, il primo da "Tonio" di Maupassant, ma la resa è inversamente proporzionale alla fama dell’autore, qualora si escluda una simpaticamente cattiva Tina Pica (la situazione ricorda un po’ Baby Jane). Meglio il secondo
episodio, da "Gennareniello" dello stesso De Filippo, inventore di strani meccanismi, che s’inventa pure un legame con una giovane vicina di casa. Sempre bello, in ogni caso, vedere Eduardo e Titina De Filippo.
MEMORABILE: L'invenzione anti-bucatura delle gomme delle automobili...
Film in due atti di Eduardo. Nel primo, ispirato ad una novella di Maupassant, aleggia una sapida vena grottesca che me lo ha reso sempre particolarmente divertente. Eduardo in versione chioccia e Tina Pica nelle vesti di una implacabile virago, in grado di cavar tuorlo e bianco da quella rapa del marito, ci mettono il carico di un interpretazione impareggiabile. Sottotono il secondo che, pur tratto da un testo Eduardiano e recitato con Titina, appare troppo esile, aleatorio, inconsistente per dargli una qualsiasi nervatura cinematografica.
Due episodi fra il teatrale e il cinematografico, surreali a tratti merafisici, ma di carattere grazie all'iconico talento dei rinomati protagonisti. Uno scorcio ora rapido ora statico di un'Italia povera ma cinica e pettegola, uno spaccato coniugale e sociale mesto ma con una sua dignità. Come genere non pare avere una collocazione ben precisa, virando di scatto dalla commedia al melodramma senza particolari marcature. Il punto di forza potrebbe essere proprio la venatura di neorealismo che si insinua in un'ossatura più letteraria. Malinconico.
Film a due episodi, diseguali come approccio ma entrambi penetranti, uno più diretto e illuminato da una scintilla paradossale, l'altro più convenzionale e dal retrogusto amaro. Guy de Maupassant accende un punto luce sghembo che apre a riflessioni riguardanti la disabilità, il sovvertimento dei ruoli e delle leggi naturali, con un marito paralitico obbligato col ricatto dalla moglie a covare uova. Eduardo scava invece nelle più sfruttate disillusioni di un marito in età avanzata che conduce una vita velleitaria, ostinatamente convinto che il meglio per lui debba ancora venire.
MEMORABILE: “Alzati e cammina!“, “E chi sono? Lazzaro?“, “No! Sei lazzarone!”; “È nato! È nato!”.
Titina De Filippo HA RECITATO ANCHE IN...
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HomevideoZender • 13/01/09 08:24 Capo scrivano - 48843 interventi
Uscita da pochissimo per la Sony la risptampa.
Audio: Ita.mono
Video: 1.33:1
Contenuti Speciali: presentazione di Maurizio Giammusso, cinegiornale, gli anni ’50 e il cinema: conversazione con Antonio Ghirelli