Una gradevolissima sorpresa questo diario vagamente morettiano di una giornata tipo di Maria, key holder di appartamenti affittati ai turisti e aspirante attrice tra prove e provini. Un soggetto in cui, sia Roma nel suo splendore che la giovane protagonista sempre propositiva, sono entrambi il cuore del racconto accomunati dalla frenetica routine tra appuntamenti e imprevisti. La regista ha saputo rendere perfettamente la psicologia sempre in bilico tra entusiasmo, precarietà e aspirazioni.Il finale lievemente paradossale e sospeso dà un tocco di poetica incompletezza. Ottimo esordio.
MEMORABILE: Maria in scooter tra un appuntamento e l'altro; Bea, la cagnolina cardiopatica; Il provino e la disillusione; "Gesù"; La serata alla Casa del Cinema.
Aspirante attrice in attesa di un'occasione, Maria intanto lavora per una agenzia specializzata in affitti a breve termine correndo in Vespa da una parte all'altra della città per consegnare le chiavi ai turisti, portandosi appresso la cagnolina Bea... Esordio registico minimalista nella trama, tutta racchiusa nell'arco di una giornata, ma fortunatamente non sentimental-ombellicale: la condizione di precarietà in cui vive la protagonista viene affrontata con il filtro dell'ironia ma non per questo risulta superficiale o poco credibile il carico di nevrosi che comporta. Film fresco.
MEMORABILE: "C'è un unico problema: sono obesi"; Cristo interviene per difendere un monaco aggredito da due centurioni.
Ritratto di una giornata della key holder Maria tra disordine lavorativo ed esistenziale. La Di Porto si scrive (e dirige) una sceneggiatura che sembra autobiografica nel districarsi nella non facile realtà per perseguire i sogni d'attrice. Situazioni che evitano di cadere troppo nel serioso e che sottolineano un punto di vista leggero e, a tratti, brioso. Si evidenziano limiti registici forse dettati dagli scarsi mezzi a disposizione, ma si palesa una genuinità d’intenti. Somiglianze, per via del teatro e del girovagare, con il film Estate romana.
MEMORABILE: I bramini e i bagagli; I monaci veri e i centurioni; “Jesus will do the check-in”; La porta aperta con la lastra.
Galliano Juso ritorna al cinema producendo questa commedia (un'opera prima) delicata e al tempo stesso profonda, che racconta una Roma quotidiana e proprio per questo importante e interessante. Sono evidenti gli echi morettiani, ma la storia funziona, gli attori sono bravi (soprattutto Alessia Alciati, una vera scoperta) e ci si diverte. Straordinaria la sequenza alla Casa del Cinema.
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DiscussionePaulaster • 6/01/21 18:37 Controllo di gestione - 97 interventi
Kinodrop ebbe a dire:
Opera prima della attrice/regista Di Porto che consiglio oltre che per alcune assonanze col "Caro diario" di Moretti, anche per lo scanzonato ritratto di una donna sospesa tra la quotidianità e le aspirazioni, in una Roma sincera e spettacolare. Saluti a tutti Kinodrop
Grazie per la segnalazione
DiscussioneRambo90 • 6/01/21 18:55 Pianificazione e progetti - 437 interventi