Le Bey de Tunis et les personnages de sa suite descendant l'escalier du Bardo - Corto (1903)

Sfilata solenne con il Bey (Muhammad El Hadi Bey, insediatosi nel 1902, probabilmente la persona quello che saluta portando la mano sulla fronte) che scende le scale del Bardo (purtroppo reso celeberrimo dall'attacco terroristico del 2015), accompagnato da una frotta sterminata dei suoi dignitari che, al pari del loro capo, non vogliono mancare all'appuntamento con la storia e con l'essere immortalati. Tutti seri, composti, per quanto curiosi. Interessante.

Il museo del Bardo, che ha purtroppo "rinverdito" la sua fama dopo i recenti atti terroristici, rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della città di Tunisi. La sua scalinata d'accesso viene inquadrata da Alexandre Promio nel momento in cui viene discesa da una serie di alti dignitari locali. L'elemento più curioso è il sussiego dei soggetti che, benché presi dal ruolo, non possono fare a meno di svolgere uno sguardo interrogativo verso la camera.

Sempre in cerca di personaggi importanti da mostrare al suo pubblico, a Tunisi Promio non poteva ignorare il Bey e, solleticando la vanità dei potenti, l’ha evidentemente convinto a fare una sontuosa discesa dalla scalinata con tutto il suo vasto seguito di dignitari. Così si spiega questo corto che sembra riprendere qualcosa di costruito appositamente per la cinepresa (non c’è folla né ‘vita’ vera), che infatti tutti – passando – si accertano che li riprenda. Punto di vista ben studiato ed efficace per un’algida passerella politica.

Ancora un mini documentario girato da Promio. Il regista, come spesso gli accede, azzecca il punto dove piazzare la macchina da presa ma poi ci mostra qualcosa verso cui è abbastanza difficile provare vero interesse. Curioso però come molti dei personaggi immortalati dalla macchina da presa non resistano alla tentazione di guardare verso di essa, taluni variando di poco il percorso per passare il più vicino possibile ad essa.

Nei suoi viaggi nel mondo Promio è sempre a caccia di eventi solenni da immortalare per portarli alla conoscenza di un pubblico più vasto. Qui riprende il Bey tunisino scendere assieme a un grande numero di suoi dignitari le scale del Bardo. Si percepisce che tutto è stato preparato ad hoc sin dalle primissime battute con sguardi e saluti alla cinepresa. Ognuno degli accompagnatori del Bey vuole e desidera il proprio momento di notorietà: c'è chi fa un cenno con il capo e chi guarda la cinepresa passandogli anche molto vicino. L'opera ha una discreta rilevanza storico-culturale.