La spia senza domani - Film (1976)

Gabriel Lee, una spia venduta dalla CIA e braccata dal KGB, si rifugia dal suo vecchio mentore. Insieme cercheranno di scoprire chi c'è dietro. Una banale storia di spionaggio, un po' lenta nella prima parte, riscattata dalla coppia di protagonisti Reed-Widmark, che pure se non al loro meglio sono sempre una garanzia di qualità. Non male la colonna sonora, discrete le scene d'azione.

Un film eccellente, piccolo gioiello del genere. Di produzione israeliana, è ambientato a Gerusalemme. Grande prova interpretativa di Oliver Reed e di Richard Widmark, qui antiquario ex agente CIA che vive tranquillamente con la sua amante e viene improvvisamente raggiunto da un suo amico (Reed), spia russa fortunosamente scampato a un attentato. Soprattutto il secondo tempo è caratterizzato da un ritmo sotenuto e da diverse scene d'azione di alto livello.

Film di spionaggio amaro e pessimista, che non risparmia critiche ai servizi segreti delle due superpotenze USA e URSS e alla loro arroganza nel voler dettare legge anche in casa altrui. Collinson, che nel genere aveva già diretto il notevole Sole rosso sul Bosforo, sfrutta al meglio la splendida cornice mediorientale (siamo a Gerusalemme) e dirige con bravura le sequenze d'azione. Bravi Reed (vittima designata che ispira scarsa simpatia) e Widmark, intrigante la Hunnicutt, adeguate le musiche. Il finale poteva essere meno interlocutorio.

I capi della CIA e del KGB si sono accordati per "liquidare" i rispettivi agenti prima che lascino il servizio. Scampato un primo tentativo di omicidio, una delle vittime designate chiede aiuto ad un ex collega da tempo trasferitosi in Israele... Film spionistico dalla trama banale e stereotipata che non sfrutta adeguatamente il buon cast a disposizione, anche se Reed e Widmark offrono comunque prestazioni dignitose. Il principale motivo di interesse è costituito dall'ambientazione a Gerusalemme che offre molti scorci della parte più antica della città, compreso il muro del pianto.