La bottega degli errori - Film (2015)

La bottega degli errori
Locandina La bottega degli errori - Film (2015)
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Titolo originale: The Legend of Barney Thomson
Anno: 2015
Genere: commedia (colore)

Cast completo di La bottega degli errori

Note: Soggetto dal romanzo "The Long Midnight of Barney Thomson" dello scrittore scozzese Douglas Lindsay. Su Prime con titolo "Delitti perfettI".

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Tutti i commenti e le recensioni di La bottega degli errori

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/05/16 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 14/05/16 21:22 - 13411 commenti

I gusti di Daniela

Barney, barbiere tapino il cui unico legame è quello con la madre megera, dopo aver ucciso involontariamente il proprio datore di lavoro, si trova implicato nelle indagini sui delitti di un serial killer... Il primo film diretto da C. è una commedia nera simpatica ma non del tutto riuscita. Se convincono Thompson in versione mamma proterva e Winstone sbirro altrettanto rozzo, il punto debole a sorpresa è proprio il protagonista/regista, incerto nella gestione del registo grottesco/patetico. Godibile solo a tratti, ma comunque curioso.

Redeyes 18/11/16 07:57 - 2504 commenti

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Lasciate perdere il titolo e calatevi nel misero mondo di Barney. Storia che sulla carta, pur senza aver letto il libro, parrebbe intrigante, ma su pellicola finisce per non spiccare il volo. Carlyle, forse ammaliato dal giovane Tremotino, si cala nel tapino protagonista, ma deve ringraziare un'eccellente Thompson e un Winstone in gran forma per aver portato a casa il compitino. Per buoni tre quarti niente decolla, poi arriva un grottesco finale che fa guadagnare qualche punto. Tirando le somme credo si possa perdere senza troppi rimpianti.
MEMORABILE: La "3some" nel boschetto...

Taxius 10/04/20 17:21 - 1656 commenti

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Simpatica commedia nera diretta e interpretata da Robert Carlyle che veste i panni di uno sfigatissimo garzone di bottega che accidentalmente si trasformerà in un assassino. Tipica commedia nera inglese, non eccezionale ma ben riuscita e divertente che si avvale di una straordinaria Emma Thompson trasformata in un'anziana signora e di un grande Ray Winston nei panni di un rude poliziotto. La regia di Carlyle non è perfetta e ogni tanto il film traballa; ciononostante arriva alla fine senza annoiare.

Caesars 9/11/20 16:57 - 4029 commenti

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Pur con alti e bassi, il debutto cinematografico dietro la mdp di Carlyle non delude. Si tratta di una commedia "nera" che, con i dovuti distinguo, rimanda a un certo cinema dei fratelli Coen (in particolare a L'uomo che non c'era). Buona la fotografia, che (pur essendo assai "colorata") restituisce una Glasgow assai triste, terra in cui l'abulico protagonista ha modo di restare tale, fino a che la sorte glielo permetterà. Il regista si ritaglia anche il ruolo di protagonista, risultando discretamente convincente, anche se la Thompson è sicuramente una spanna sopra tutti.

Lupus73 11/10/21 12:42 - 1624 commenti

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Un aiuto barbiere uccide per uno sbaglio maldestro titolare e collega; la madre lo aiuta ad uscire dalla situazione. Noiosa commediola grottesca a base di humor noir, con una sceneggiatura sfilacciata, tempi di regia poco congrui allo scopo, caratterizzazione dei personaggi molto forzata, e con trovate che non farebbero ridere o sorridere neanche con il solletico durante la visione. Si salvano la confezione buona, la fotografia e l'ambientazione. Il voto è generoso.

Cotola 15/03/22 22:29 - 9623 commenti

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L'esordio ala regia di Robert Carlyle è un film in cui si seguono le vicende di un barbiere, assassino per sbaglio, a cui due poliziotti imputano anche gli omicidi commessi da un serial killer che fa a pezzi le sue vittime. Vorrebbe divertire, ma ci riesce solo poco: i sorrisi sono sporadici, le risate anche meno. Si punta sul grottesco ma quest'ultimo si rivela poco convincente e ficcante. Esagerato il finale. Poco memorabile, a parte il personaggio della madre del protagonista, interpretato ottimamente dalla Thompson, migliore freccia all'arco del film.

Kinodrop 3/07/24 20:23 - 3489 commenti

I gusti di Kinodrop

Di materiale bizzarro e da commedia nera ce ne sarebbe stato in abbondanza (l'assassino seriale che conserva i pezzi nel freezer, l'ingenuo barbiere che fa troppi errori irrimediabili, i contrasti gerarchici tra poliziotti), ma Carlyle non trova il giusto mix per metterlo a frutto efficacemente, proprio nei momenti clou lasciati un po' perdere, specie nella prima parte. Si regge soprattutto in virtù della sboccata performance della Thompson truccata da madre megera e sulla prova di Winstone, mentre lo stesso Carlyle sembra poco convinto del proprio personaggio. Un po' deludente.

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  • Discussione Redeyes • 17/11/16 08:11
    Segretario - 966 interventi
    Ieri mi sono accinto alla visione di questa pellicola.
    Premetto che per il momento mi sono fermato al minuto 63, e per commentare, come ha da essere, attenderò di giungere al termine.
    Trovo, però, che già in questi 2/3, non si sia riusciti a dare assolutamente un tocco grottesco alla storia, in mancanza del quale par proprio una sciocchezzuola.
    Sono decisamente deluso da Carlyle, par quasi che le parentesi Ceraunavoltiane lo abbiano depauperato di verve...
    Ultima modifica: 17/11/16 08:15 da Redeyes
  • Discussione Daniela • 17/11/16 09:20
    Gran Burattinaio - 5946 interventi
    x Redeyes

    per me è stato inferiore alle aspettative, ma ho comunque apprezzato che Carlyle per il suo esordio nel lungometraggio (prima aveva diretto un episodio di una serie tv) si sia cimentato con una commedia nera grottesca, genere più a rischio rispetto ad altri per la difficoltà di bilanciare ironia e paradosso, realtà e bizzaria, senza scadere nel ridicolo o nello stucchevole.
    Per un attore con la sua filmografia, sarebbe stata più scontata la scelta di un dramma proletario alla Loach oppure di un gangsteristico schizzato alla Boyle. Insomma, ho apprezzato l'intento più che il risultato, godibile solo a tratti.

    Non conosco C'era una volta, quindi non posso esprimermi sulla "depauperizzazione".
    Di certo, nell'ultimo film con lui che ho visto, aveva l'aria di uno capitato sul set per caso, nel ruolo di un prete coinvolto suo malgrado in una gara ad eliminazione fra i killer più letali del mondo.
    Il film è The tournament, action violento e caciarone con grado di originalità vicino a zero, eppure, paradossalmente, ho trovato proprio la presenza dello spaesatissimo Carlyle la cosa più gustosa del film: se la merenda è troppo ordinaria, si finisce per apprezzare il cavolo :o)
    Ultima modifica: 17/11/16 09:22 da Daniela
  • Discussione Redeyes • 18/11/16 08:04
    Segretario - 966 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    x Redeyes

    per me è stato inferiore alle aspettative, ma ho comunque apprezzato che Carlyle per il suo esordio nel lungometraggio (prima aveva diretto un episodio di una serie tv) si sia cimentato con una commedia nera grottesca, genere più a rischio rispetto ad altri per la difficoltà di bilanciare ironia e paradosso, realtà e bizzaria, senza scadere nel ridicolo o nello stucchevole.
    Per un attore con la sua filmografia, sarebbe stata più scontata la scelta di un dramma proletario alla Loach oppure di un gangsteristico schizzato alla Boyle. Insomma, ho apprezzato l'intento più che il risultato, godibile solo a tratti.

    Non conosco C'era una volta, quindi non posso esprimermi sulla "depauperizzazione".
    Di certo, nell'ultimo film con lui che ho visto, aveva l'aria di uno capitato sul set per caso, nel ruolo di un prete coinvolto suo malgrado in una gara ad eliminazione fra i killer più letali del mondo.
    Il film è The tournament, action violento e caciarone con grado di originalità vicino a zero, eppure, paradossalmente, ho trovato proprio la presenza dello spaesatissimo Carlyle la cosa più gustosa del film: se la merenda è troppo ordinaria, si finisce per apprezzare il cavolo :o)



    Finito ieri.
    Mi ha un po' ringalluzzito il menage a trois nel boschetto.. :)
    Fondamentalmente non l'ho trovato brillante, ma la pecca peggiore credo si debba attribuire ai "titolisti" italiani.
    Mi sembrava molto più appropriata "La lunga notte di Barney...."
    Il titolo mi parrebbe quasi un rimando all'imbranato Seymour de La piccola bottega degli orrori con cui condivide però solo il carattere, Barney, e, forse, "l'incidente"...
    Altrimenti non mi spiego a cosa si alluda con errori...
    della polizia?
    mah...
  • Discussione Daniela • 18/11/16 08:42
    Gran Burattinaio - 5946 interventi
    Concordo sul titolo italiano incomprensibile se non fuorviante e la sequenza nel bosco è effettivamente fra le più gustose, anche se preferisco quella delle vecchiette che si aggirano nell'appartamento :o)
    Ultima modifica: 18/11/16 08:49 da Daniela
  • Discussione Raremirko • 22/06/18 21:40
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    L'ho trovato più che discreto, e qua e là ho visto pure vaghi collegamenti con L'uomo che non c'era (il barbiere spiantato, gli omicidi, ecc.).

    Bel trio di attori inglesi ed atmosfera nera ricostruita in modo valido.

    Niente male come esordio registico per un attore dotato.
  • Discussione Caesars • 9/11/20 10:43
    Scrivano - 17018 interventi
    Il film è distribuito da Amazon Prime Video col titolo "Delitti perfetti"