La bella e le bestie - Film (2017)

La bella e le bestie
Locandina La bella e le bestie - Film (2017)
Media utenti
Titolo originale: Aala Kaf Ifrit
Anno: 2017
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di La bella e le bestie

Dove guardare La bella e le bestie in streaming

Lo trovi su
Vai alla pagina CG tv | Rakuten TV

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Tutti i commenti e le recensioni di La bella e le bestie

TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/07/18 DAL BENEMERITO XAMINI
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5


  Clicca qui per capire le corrispondenze esatte dei voti
  Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Xamini 27/07/18 17:36 - 1304 commenti

I gusti di Xamini

Kaouther Ben Hania sceglie di raccontare una vicenda di cronaca che nel 2012 scosse l'opinione pubblica tunisina. La veste scelta è quella di 9 lunghi piano sequenza che, anche grazie alla bravura di Mariam Al Ferjani, restituiscono un racconto verità fresco, efficace, in grado di colpire dove serve. La stessa tecnica utilizzata mostra tuttavia il fianco a qualche difetto tecnico e talora si avverte qualche ellisse di troppo. Un doppiaggio di buona qualità contribuisce però a smorzarne la forza; consigliabile una visione in lingua originale con sottotitoli.

Alf62 16/05/19 10:47 - 64 commenti

I gusti di Alf62

Un film di resistenza, di determinazione. Se si pensa che basti una primavera araba per liberarsi, questo film dimostra che i pregiudizi, la mentalità autoritaria, conservatrice, maschilista di una società è la prima causa dell'oppressione di un popolo. Una ragazza sola, umiliata, che deve lottare contro tutto un apparato di Stato, dalla polizia alle istituzioni sanitarie. La sua volontà di non darla vinta alla prepotenza del sistema trasforma il velo in un mantello da superwoman. Girl Power!

Pigro 3/12/23 11:07 - 10198 commenti

I gusti di Pigro

Inutile descrivere la violenza sessuale, se poi in questa lunga, dolorosa notte accade di peggio: indifferenza, scherno, sopraffazione da parte di chi dovrebbe tutelare la vittima “in mano ai diavoli” (titolo originale, ben più serio dell’italiano). Potente atto d’accusa, tratto da una storia vera: siamo in Tunisia e gli stupratori sono poliziotti, ma le dinamiche sessiste sono universali. Notevole la struttura in nove piani sequenza (talvolta un po’ ripetitivi) che risucchiano nel qui-e-ora trasformando lo spettatore in testimone e responsabile.

Marmotta 6/12/24 11:18 - 244 commenti

I gusti di Marmotta

Kaouther Ben Hania colpiva nel duemiladiciassette, adattando il suo linguaggio per la platea internazionale (Certain Regard a Cannes) con una fotografia sabbiosa, colorata e affievolita nei costrasti, un linguaggio secco in capitoli, un difetto nelle interpretazioni un po' carenti; la presenza maschile scandisce il flusso della vita della protagonista: il padre, un ragazzo da cui è attratta fino a chi rappresenta le varie autorità dello stato... il ritratto asfissiante di un sistema tarato per impedire la consapevolezza, non è un film piacevole (non vuole esserlo) ma importante.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina L'uomo che vendette la sua pelleSpazio vuotoLocandina Violenza segretaSpazio vuotoLocandina Pianeta VenereSpazio vuotoLocandina In the beginning
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Xamini • 27/07/18 17:41
    Call center Davinotti - 559 interventi
    La protagonista, presente in sala, racconta della difficoltà di recitazione nei lunghi piani sequenza che compongono l'azione e di cui, proprio a causa dell'impatto, si avverte poco la presenza.

    Ci racconta dell'emozione nell'incontro con la vittima reale di quell'episodio di cronaca, avvenuto per sua volontà solo dopo il termine delle riprese.

    Infine ci fa notare l'importanza di un dettaglio: il film viene cofinanziato dallo stato, che gioca quindi un ruolo fondamentale nel condannare quanto accaduto. A seguito del dibattito presso l'opinione pubblica e della distribuzione dell'opera (che è andata sold-out in patria per diverso tempo), gli episodi di questo genere sono ampiamente diminuiti, sino probabilmente a scomparire (per quanto è noto).