L'amore che ci incatena - Film (1953)

Una coppia di freschi sposi sembra in procinto di divorziare: ma sarà vero? La loro storia verrà ricostruita dai vari personaggi che costellano il film. La struttura narrativa ricorda molto quella di Quarto potere ; i risultati no. Però si è dinanzi ad una piacevole commedia che sa divertire ed intrattenere, sebbene sia abbastanza chiaro come andrà a finire il tutto. Novanta minuti, come di prammatica per l'epoca, che scorrono via piacevoli, senza intoppi e con qualche buona battuta che va a segno, sebbene facilmente dimenticabile. Niente affatto male.

Quando una giornalista specializzata in gossip annuncia in tv l'imminente divorzio di un famoso commediografo, coloro che hanno conosciuto lui e la moglie rievocano la storia della coppia ciascuno attingendo ai propri ricordi: il primo incontro, le difficoltà economiche iniziali, i successi e con essi l'agiatezza ma anche le incomprensioni ed i drammi familiari... La storia è piuttosto convenzionale, ma è resa più interessante dal ricorso ad una struttura narrativa a flashback concatenati. Spigliata Simmons, mentre Mature se la cava ma non è molto adatto al ruolo, lontano da quelli abituali.

Un matrimonio vip, creduto prossimo alla rottura causa pettegolezzi, viene raccontato da amici e gente comune tramite pettegoli flashback che ci fan capire quanto tutti noi siamo “gente comune” in balia di eventi più o meno lieti. Romanticheria standard strutturata in modo inusuale, e impreziosita qua e là da qualche piacevole spunto di livello. Gigante fragile Victor Mature: macho con un sorriso alla Bramieri; moderna e solida la minuta Jean Simmons. Peccato il ridoppiaggio televisivo che mutila il film del fascino classico che avevano le voci di Fiorella Betti ed Emilio Cigoli.