Il regista e la primattrice di Emmanuelle alle prese con la classica vicenda della nobildonna porcona e sessualmente frustrata e della sua liaison col succulento guardiacaccia. Mah. Dati tempi e attitudini del regista e della protagonista ci si aspetterebbe una versione esplicita dei contorcimenti sessuali descritti da D. H. Lawrence, ma tutto affoga nel flou (usato in quantità davvero industriali), nel leccato, nella recitazione imbarazzante, in definitiva nella noia. Ciofeca.
Da Jaeckin e dalla Kristel, rispettivamente regista ed attrice di Emmanuelle, era ovvio aspettarsi che il celebre romanzo di D.H. Lawrence sarebbe stato sfrondato di molte situazioni e personaggi per focalizzare l’attenzione sulle scene di sesso. E il risultato è una specie di soft-core, decisamente monotono, che comunque rifulge di una fotografia raffinata e della delicata sensualità della protagonista: ma questo non basta.
MEMORABILE: Il guardiacaccia-amante che ricopre di fiori il corpo nudo di Lady Chatterley.
Un classico dell'erotismo di discreta fattura, non apprezzato da chi probabilmente non ha trovato nella pellicola nudutà a profusione. In realtà trattasi di fine erotismo; la protagonista, una nobildonna i cui desideri sessuali non possono essere appagati dal marito non abile, decide di "sfogarli" sul rozzo e virile tuttofare della coppia. Cult la sequenza in cui lo spia mentre questi si lava. Ottima la fotografia.
Il classico letterario di Lawrence diventa, nella mani del regista Just Jaeckin (che ha al suo attivo Emmanuelle), una sorta di porno soft nel quale tutte le implicazioni morali presenti presenti sulla pagina scritta vengono abbandonate per concentrarsi sulle scene di sesso che si cerca di riprodurre in modo patinato ed elegante. Risultato: pellicola fiacca e noiosa che nemmeno l'affascinante (ma scadente dal punto di vista recitativo) protagonista riesce a ravvivare.
Anch'io apprezzai questo film - non capisco bene perché, assai odiato e da sempre sottovalutato - quando lo vidi all'epoca della sua prima uscita italiana. Ricordo anche che, organizzando qualche anno dopo una rassegna sul cinema erotico, lo inclusi senza problemi fra le pellicole presentate. In fondo si tratta di una più che accettabile versione del notissimo classico (1928) di David Herbert Lawrence (1885-1930). La Kristel è ancora bellissima e non ancora ipocritamente "pentita" (strada che seguirà anche la "nostra" Koll!).
Da fan del cinema laccato del regista francese, mi aspettavo la versione patinata del romanzo (mai letto) di Lawrence. Bello noioso, con recitazione della Kristel più convinta rispetto ad Emmanuelle, erotismo blando blando e la solita storiella di corna e impotenza vecchia quanto il cinema. Restano però le magnifiche scenografie di Anton Furst, la recitazione nervosa e schizzoide di Shane Briant (da novello dottor Frankenstein per Fisher, a marito impotente, sclerotico e becco per Jaeckin) e una certa cura per i costumi. Erotismo sotto la media.
MEMORABILE: La caduta dalle enormi scale di Briant delirante in carrozzella; la Kristel che dice che le persone dovrebbero coprirsi il volto, invece del corpo.
La cornice non sfigura, ma il quadro è un po' opaco, specie per chi ha letto il bel romanzo di David Herbert Lawrence, dal cui coinvolgimento è lontano nonostante il film risulti eroticamente ricco e sentimentalmente accettabile. È uno di quei film in cui gli esiti sono inferiori agli intenti. Infatti il racconto si mantiene fedele al romanzo e la fotografia si fa segnalare, ma diverse sequenze sono statiche e il finale è sbrigativo. Notevole la forza erotica della compianta “Emmanuelle” Kristel.
Depurato il romanzo di Lawrence delle sue (talora pretestuose) implicazioni sociopolitiche, quello che resta è il più classico dei triangoli, ma nonostante la presenza di un'icona del cinema sexy come la splendida Sylvia Kristel (qui in uno dei suoi ruoli più impegnati), non abbiamo erotismo a profusione. Buone interpretazioni dei tre protagonisti, attenta ricostruzione ambientale e ritmo piuttosto lento per una trasposizione elegante ma freddina, e molto meno scandalosa di quanto la fonte letteraria lasciasse supporre.
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Lady Chatterley's Lover è un romanzo di David Herbert Lawrence del 1928.
Scritto in Toscana in tre successive stesure tra il 1925 e il 1928 l'opera venne immediatamente tacciata di oscenità a causa dei riferimenti espliciti di carattere sessuale. Il romanzo venne perciò messo al bando in tutta Europa e pubblicato solamente nel 1960.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Desiderio", domenica 11 novembre 1990) di L'amante di Lady Chatterley: