Joe! Cercati un posto per morire - Film (1968)

Joe! Cercati un posto per morire

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tardo western girato tra la Tolfa e Canale Monterano in uno sterile andirivieni da un luogo all'altro, è un concentrato di action a buon mercato in cui la trama è riassumibile per intero sull'angolo di un fazzoletto di carta: un geologo che ha scoperto una miniera d'oro nella Sierra (la Tolfa!) resta incastrato tra le macerie durante una sparatoria con la banda di Chaco (Dardanelli), che bazzica la zona facendo il buono e cattivo tempo. La bella moglie (Petit) del poveretto, decisa ad aiutare l'uomo in ogni modo, segue quanto questi le dice e sale a cavallo per chiedere aiuto al villaggio fantasma di Nido de Aguila (le rovine di Canale Monterano), a due giorni da lì.

Giunta...Leggi tutto sul posto e verificato che i quattro gatti che abitano l'inquietante luogo sono tutt'altro che socievoli, riesce - mostrando l'oro - a convincerne qualcuno a seguirla fino in miniera per liberare il marito rischiando di finire sotto il fuoco del solito Chaco, che come sempre aspetta solo di veder arrivare qualcuno per dare il via ai suoi tricche tracche. Con la donna sono un sergente dall'occhio ceruleo (Hunter) che vende armi a un poco di buono locale (a sua volta insieme al gruppo), un paio di tizi del posto (Pazzafini e Fazeli) e addirittura un reverendo dall'aria ben poco religiosa (Lastretti). Giunti in prossimità della miniera troveranno il povero geologo estratto e ucciso e Chaco coi suoi che dalle rocce intorno comincia a sparare all'impazzata come da sua usanza (anzi, la tecnica è sparare prima un colpo singolo da un punto imprecisato per poi attendere fino a snervare chi sta sotto tiro, quindi dare il via alla sarabanda). Da qui si tornerà a cavallo fino al Nido de Aguila e si continuerà a sparare allegramente senza sosta.

Ciò che forse colpisce di più sono le inattese scene di nudo: Daniela Giordano, che se ne sta sempre al villaggio fantasma dove si guadagna qualche soldo cantando (doppiata) e infilandosi le monete nella parte alta della coscia, se la spassa col suo uomo (Fazeli) e ci fa l'amore mentre una bottiglia in primo piano prudentemente offusca (ma non troppo) la visuale, Pascale Petit finisce vittima degli appetiti sessuali di Pazzafini dopo aver fatto il bagno nuda nel fiume. Anche la scelta inusuale del villaggio fantasma ambientato nella chiesa diroccata di Canale Monterano comunque il suo effetto lo fa, aggiungendo un piccolo tocco di poesia accentuato da qualche ripresa al tramonto e alle riprese che mostrano le rovine poco distanti. Tolto questo, tuttavia, del film restano in buona parte eterne sparatorie di scarsa presa, personaggi non esattamente sfaccettati e quella superficialità di genere che non è necessariamente un difetto ma che quando il contesto langue (anche la colonna sonora è anonima, di scarsa presa, e non c'è traccia di ironia) si fa sentire ancorando il film a livelli assai modesti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/07/20 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/05/23
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B. Legnani 10/07/20 20:14 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

Due problemi. L'ispirazione, quasi plagio, a Il prigioniero della miniera e una trama troppo esile per l'ora e mezza (scarsa) di film. Per cui assistiamo a sterminate galoppate e a infinite sparatorie, in molte delle quali, inoltre, i personaggi paiono mettersi nei luoghi in cui è più facile essere colpiti... Bene Lulli (ma sparisce subito), lo specialista Hunter (nell'estrema parte della carriera) e la bellissima Giordano (canta con la voce di Jula De Palma). La Petit è una vedova che scorda il dolore molto in fretta. Bella l'ambientazione alla Tolfa, meno quella a Canale Monterano.
MEMORABILE: Ceccarelli, non accreditato, si lancia dall'alto per assalire l'eroe: per essere certo che l'altro si scansi, spicca il volo urlando.

Yari 5/12/22 18:45 - 49 commenti

I gusti di Yari

Buon western di Carnimeo (qui con pseudonimo), con alcune sequenze dirette da Hugo Fregonese. Scritto molto bene da Lamberto Benvenuti, la storia è coinvolgente e l'azione non manca mai perché dall'inizio alla fine ci sono sparatorie e scazzottate continue. Bravi tutti gli attori, uno su tutti il grande Nello Pazzafini che qui finalmente ha una parte più ampia del solito e la sfrutta al meglio. Adolfo Lastretti (icona del poliziesco) fa la parte di un Reverendo, bellissime Pascale Petit e soprattutto Daniela Giordano che qui è anche cantante. Stupenda l'ambientazione a Tolfa.
MEMORABILE: Pazzafini e Jeffrey Hunter che si azzuffano in mezzo al fiume.

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  • Curiosità Zender • 11/07/20 17:44
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/joecercati350.jpg[/img]
  • Discussione Mauro • 16/07/20 09:21
    Disoccupato - 11907 interventi
    Legnani, probabilmente quel fumo è finto come quello che si usa negli effetti speciale. Se non ricordo male viene prodotto con l'acqua (ricordo che una volta in oratorio organizzammo uno spettacolo musicale con quell'effetto speciale e uno dei ragazzi che cantava mi aveva detto che era fastidioso perchè "attaccava in gola")
  • Discussione B. Legnani • 16/07/20 10:03
    Pianificazione e progetti - 14940 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    Legnani, probabilmente quel fumo è finto come quello che si usa negli effetti speciale. Se non ricordo male viene prodotto con l'acqua (ricordo che una volta in oratorio organizzammo uno spettacolo musicale con quell'effetto speciale e uno dei ragazzi che cantava mi aveva detto che era fastidioso perchè "attaccava in gola")
    Probabile, ma:
    - ci sono altre scene con piccole esplosioni, sempre all'interno.
    - in ogni caso sarebbero cose oggi del tutto impensabili da fare lì.