Opus magnum di Leni Riefenstahl, che documenta il congresso di Norimberga del Partito Nazista. Quattro giorni di esaltazione retorica e storica, fra la musica di Wagner e la scenografia solenne e asettica. L'arrivo di Hitler assume una portata messianica. Nulla da eccepire sullo stile, ma l'estetica non può svincolarsi dall'etica: volente o nolente, la Riefenstahl omaggiò pur sempre il più folle e sanguinario regime della storia. Il pericolo ha mai avuto una confezione più allettante?
MEMORABILE: Le grandi riprese panoramiche (quelle in cui si vedono meno svastiche).
Resoconto filmato del congresso nazista del 1934 a Norimberga. Capolavoro del cinema di propaganda, il film (tecnicamente perfetto) riserva momenti di grande interesse soprattutto nei primi 20 minuti nei quali la regista, con viva curiosità, descrive in maniera straordinaria i volti e un'intera città che accoglie Hitler. Poi la retorica prende il sopravvento, fino a debordare nella noia di infinite fanfare, sfilate, gagliardetti, discorsi... Sopportabile solo a tratti, ma da studiare per capire meglio il primo nazismo e certa politica.
Documento politico, di propaganda, ancora oggi ricco di intensità e immagini epiche. L’ho guardato senza capirne i dialoghi, annoiandomi a momenti. Filmati politici di altre nazioni di quei tempi non gli si avvicinano minimamente. Si capisce perché la Germania era all’avanguardia nell’uso propagandistico dei media allo scopo di raggiungere e meglio influenzare le masse. Quasi una sinfonia in immagini, con l’ouverture iniziale, lo svolgimento e il trionfo finale con Hess e l'inno.
Parate, più che Congresso. Spettacolare esempio di film di propaganda, non colpisce sùbito. Prende da metà, a partire dall'omaggio a Von Hindenburg, quando al talento della regista s'affianca quello di Albert Speer. Che dire? Vero è che la Riefenstahl ha potuto scegliere fra chilometri di girato, ma ciò non toglie che non si resti colpiti dalla perfezione dei riti, che fan presupporre un'organizzazione formidabile. Chiusura col discorso che esalta mimica e retorica di Hitler, terribilmente fascinose, prima del chiasmo di Hess: "Hitler è la Germania e la Germania è Hitler". Il risultato è noto.
Cinema di propaganda e, forse, cinema tout court. Oggi è sicuramente un documento imprescindibile per capire il nazismo, ovvero il cosmo hitleriano - insieme alla percezione che ne avevano i suoi mastini. Sdrucciolevole - o torbido e paludoso - il terreno concettuale: meglio lasciarlo nelle mani della storia, degli storici e degli specialisti. Liscio, limpido, cristallino - per qualità tecnica (altissima) e forza visiva (visionaria) - il terreno filmico: impressionante; impossibile non esserne mesmerizzati, l'intensità ipnotica è notevole.
Che fosse una pellicola di propaganda si sapeva, meno noto il suo sfacciato stile (se tale lo si vuol definire): carrellate di esibizioni della "grandiosità nazista", di folle roboanti, paragonabili solo (forse) a quelle al cospetto di Giulio Cesare; un'esagerazione/esasperazione all'insegna del cameratismo di un unico popolo con un unico volere. Un'opera priva di trama e stile, oltremodo sfacciata e priva di autorialità. A soprendere sono gli scarsi riferimenti (pur presenti) alla razza suprema. Il tutto con un montaggio ripetitivo e arrangiato.
Documentario tanto osannato all'epoca, peraltro non solo in Germania, quanto inflazionato oggi per ovvi motivi. Appare subito evidente il notevole dispiego di mezzi atto a garantire riprese sempre ottimali, oltreché spesso innovative per il peculiare utilizzo delle prospettive, a seconda della situazione. Colonna sonora che alterna Wagner a marce militari. Certi momenti sviluppano quasi un'aura mistica, con il raduno che diviene cerimonia religiosa in cui Hitler si eleva contemporaneamente a divinità e sacerdote officiante. Propagandistico e prolisso, ma a suo modo impressionante.
MEMORABILE: Le belle riprese su Norimberga; Hitler e Himmler che attraversano l'enorme campo del raduno fra un geometrico oceano di folla in religioso silenzio.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
B. Legnani ebbe a dire: Ha senso mettere Hitler ecc nel cast? E' un documentario...
In genere, vedo che nei documentari si mettono sempre le persone che compaiono. Se fai una verifica, Hitler compare come "attore" in ben 8 film sul Davinotti!
Pigro ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Ha senso mettere Hitler ecc nel cast? E' un documentario...
In genere, vedo che nei documentari si mettono sempre le persone che compaiono. Se fai una verifica, Hitler compare come "attore" in ben 8 film sul Davinotti!
Allora andrebbe tolto 8 volte...
DiscussionePanza • 10/10/14 13:45 Contratto a progetto - 5152 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Pigro ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Ha senso mettere Hitler ecc nel cast? E' un documentario...
In genere, vedo che nei documentari si mettono sempre le persone che compaiono. Se fai una verifica, Hitler compare come "attore" in ben 8 film sul Davinotti!
Allora andrebbe tolto 8 volte...
Bisognerebbe mettere: (documentario) Adolf Hitler....
DiscussioneZender • 10/10/14 14:23 Pianificazione e progetti - 46945 interventi
Non è possibile togliere tutti coloro che partecipano indirettamente nei documentari (il famoso archive footage), li abbiamo sempre messi o quasi. Sarebbe un lavoro mostruoso e soprattutto impossibile. Si può aggiungere documentario, ok.
beh, indicare "documentario" tra gli attori è pleonastico, dal momento che "documentario" c'è già scritto nel genere...
se uno arriva a un film di questo tipo e guarda la scheda, legge documentario già nel genere, quindi non vedo il problema.
DiscussioneZender • 12/10/14 09:06 Pianificazione e progetti - 46945 interventi
E' pleonastico certo, ma siccome molto spesso nei documentari non è scritto nulla a parte "(documentario)" abbiamo spesso fatto così ed è impensabile ora cambiarli tutti.
Visto. Nel commento, per motivi di spazio, non lo ho scritto, ma è interessante notare l'enorme differenza retorica fra Hitler e Mussolini. Entrambi efficaci, ma in modi diversissimi. Semplificando, molto tedesco, nei concetti esposti, Hitler, molto italiano Mussolini.
HomevideoBuiomega71 • 5/07/19 19:51 Pianificazione e progetti - 24791 interventi