Il primo respiro - Documentario (2007)

Una carrellata di parti in giro per il mondo, dalla Siberia al Sahara, dal Giappone all'America, dal Vietnam alla Francia, dai Masai alle comunità new age. Un film di pure emozioni, ben orchestrato in un montaggio che mescola le tante storie di donne per esaltare la bellezza della nascita a qualsiasi latitudine, con qualsiasi usanza e cultura. Un'opera devota al femminile, femminista per come accomuna i corpi delle protagoniste, in particolare quelle che, per rito o scelta, partoriscono lontano dagli ospedali. Incredibile il parto coi delfini.

L'idea di partenza è riuscita e affascinante: un montaggio alternato di nascite (e rispettiva preparazione) in varie parti del mondo, condotte e vissute nei modi più variegati, il tutto con un occhio oggettivo ma pudico, agli antipodi rispetto alla birthploitation alla Helga. Peccato che l'operazione funzioni fino a un certo punto, penalizzata da una fotografia un po' opaca (l'oggettività che stempera la poesia) e da un montaggio a tratti piuttosto banale. Fastidiosa la voce della Ferrari nella versione italiana, non male le musiche. Interessante.