Il mondo sulle spiagge - Documentario (1962)

La qualità è buona, ma per una volta Italia e Francia si potevano lasciare dov'erano, visto che si salva solo Riccione, mentre Capri, Portofino e Cannes sono filmate e descritte nella maniera più squallida e deprimente. Funzionano però alla grande le scene sul matrimonio nel Borneo; Hong Kong fa sognare, sia per tradizioni che per la manifattura (per non parlare della vita e degli spettacoli notturni); ottima Rio de Janeiro per costumi (non ultima la macumba) e urbanistica. Interessante anche la lavorazione delle perle in Giappone, mentre non convincono le scene sull'Argentina.

Nella lunga e variegata carriera del figlio di Rossellini, divisa fra cinema, impegno politico e giornalismo, c’è anche questo mondo movie girato a vent’anni, simile come una goccia d’acqua alla pletora di pellicole consorelle realizzate in quegli anni. Anche qui abbiamo la solita scorribanda da un continente all’altro che alterna carrellate su note spiagge a spettacolini in finti night ricostruiti in studio, casti strip-tease a rituali di popoli indigeni. Buona la fotografia e suadente la musica di Giombini. Commento di Adriano Bolzoni letto da Nico Rienzi, due colonne del filone.

Meno incentrato sulle spiagge di quanto si possa immaginare, visto che in quegli anni la vacanza al mare era diventata un'abitudine di massa, è invece la solita cavalcata per il mondo, specialmente in Asia, mostrando abitudini esotiche e tanti balletti. Niente che affascini particolarmente, specialmente per quanto riguarda i vari spettacoli notturni mostrati, talvolta ricreati in studio. Si spinge pochissimo sul lato sexy, salvo qualche fugace accenno di nudo che all'epoca comportò il divieto ai minori di diciotto anni. Ironico e scevro da cinismo il commento di Bolzoni.