Capitolo della saga del licantropo Naschy, antecedente a El retorno del hombre Lobo. Naschy si diletta nel citare i classici universal (in questo caso Il segreto del Tibet); infatti il povero Waldemar viene contagiato in Nepal da alcune licantrope mentre cerca lo yeti. Dovrà affrontare la bestia, un sadico despota e la sua guardiana (parimenti sadica in stile Ilsa). La pellicola funziona, ma ha il difetto di mostrare i personaggi più interessanti solo verso la fine.
Ottavo capitolo della saga di Waldemar Daninsky, il lupo mannaro interpretato dal grande Naschy/Molina, un tempo non lontano trasmesso a tambur battente in Italia sui circuiti televisivi privati (bei tempi). Stavolta il buon lupetto se la deve vedere nientemeno che con lo yeti, oltre che con un paio di "colleghe" licantrope e un cattivissimo villain mongolo. Datato ma, forse anche per questo, irresistibile.
In realtà, lo Yeti è più mostro non protagonista. Siamo infatti alle prese con un lupo mannaro alpinista polacco in Tibet, che avrà a che fare anche con un crudele predone. Detto questo, la pellicola si lascia vedere, pur non vantando momenti particolarmente interessanti, a parte la curiosa scena nella caverna. Il licantropo è simile al suo antenato in bianco e nero e il rosso acceso del sangue che gli cola dalle zanne sul pelo nero fa un certo effetto. Le idee però non sono molte e gli attacchi si ripetono senza un minimo di preparazione che crei la giusta tensione. Azzeccata l'ambientazione.
MEMORABILE: Una donna sgranocchia un braccio; L'uomo impalato vivo; La malattia cutanea curata con innesti di pelle scuoiata di fresco.
Giunta all'ottavo capitolo e ormai a corto di fantasia, la saga di Waldemar Daninsky chiama in causa nientemeno che lo yeti. Tutto sommato, se presa con il giusto spirito, la pellicola è anche divertente e riesce a dosare bene avventura, con la bella ambientazione tibetana, ed orrore, con diverse trovate gore efficaci. Oltre a Naschy, si segnala una perfida e conturbante Silvia Solar nei panni di Wandesa, mentre i più attenti riconosceranno nello sherpa Joel il sergente confederato che Sentenza incontra nel forte nel Buono, il brutto, il cattivo.
Spedizione si reca in Tibet alla ricerca dello Yeti, ma troverà altre situazioni divertenti. In effetti l'abominevole uomo delle nevi si vede poco, mentre non mancano donne licantropo, briganti, sangue, nudi e i sotterranei e le atmosfere horror gotiche tipiche dei film di Paul Naschy, attore e sceneggiatore. Pellicola che si inserisce nel filone dell'uomo lupo spagnolo Waldemar Daninsky con effetti speciali non sempre all'altezza e location nevose che malgrado una certa sciatteria riescono a creare l'ambientazione giusta.
In realtà lo yeti entra fuggevolmente in scena solo negli ultimi minuti, mentre a dominare il campo è il solito Naschy trasformato in uomo lupo da due micidiali licantrope che lo hanno ospitato nella loro caverna nascosta in uno degli angoli più misteriosi del Tibet. Se a ciò si aggiungono le nefandezze di un feroce capo mongolo e della sua ifascinosa e crudelissima assistente, si capisce quanto gli autori non sapessero più cosa inventare per portare avanti la saga di Waldemar. Film che sarebbe adatto ai giovanissimi, se non fosse per la notevole quantità di sesso e sangue.
MEMORABILE: La Solar che stacca la pelle alla prigioniera.
Miguel Iglesias HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
CuriositàXamini • 3/01/08 15:27 Call center Davinotti - 559 interventi
Da Ciavazzaro.
Spoiler: Questo è l'unico capitolo, in cui nel finale Waldemar riesce a salvarsi.
Fine spoiler