Il killer di Chicago - Film (2009)

Dopo vent'anni uno spietato sicario torna sulla scena con bellicose intenzioni. Un tipico prodotto americano con interpreti secondari posti nei ruoli protagonisti e una trama tendente al telefilm. Inizialmente ragionato, implode negli venti minuti. Tendente allo scontato mostra una mafia americana non certo sveglia.

A metà tra una puntata de I Soprano e un fumetto. Perché sia la sceneggiatura che la caratterizzazione di alcuni personaggi ricordano la famosa serie USA, mentre il testo della voce fuori campo e alcuni preziosismi della fotografia rimandano quasi a una graphic-novel di Frank Miller. Il risultato però è drammaticamente deludente. Intanto perché manca un cast in palla e convincente, ma soprattutto perché lo stesso è un coacervo di vecchi caratteristi già visti in ruoli simili. Vincent sembra di plastica e il cameo di Kitch è irrilevante ed inutile.

A volte si capisce perché alcuni attori restino confinati a ruoli secondari. Questo film ne è un esempio, una specie di compilation di caratteristi di grandi film di gangster, messi insieme per girare una specie di telefilm senza anima né interesse, con una voce over terribile e spesso ridicola, mentre la storia è una rimasticatura di cose straviste, ma fatte meglio. Pessimo.