Il grande tormento - Film (1941)

Filmato in un technicolor molto ben definito e dai colori saturi, western perché quella è l'epoca e quelli sono i luoghi, ma è più il dramma di una famiglia che vive nell'illegalità e nell'odio. Proprio questo fa sì che le situazioni si risolvano sempre in modo traumatico: prima si spara e poi si parla. Diretto bene anche se qualche scena è poco verosimile (così diventa più congeniale al contesto e più attenta al significato). Wayne è in piena forma e Betty Field, che recita scalza per tutto il film, molto graziosa e "moderna" nei suoi jeans attillati.

Western atipico, un'opera molto interessante di Hathaway. Ottimo il cast. Particolarmente in palla Betty Field il cui personaggio, benché il film sia del 1941, non sfigurerebbe in una pellicola dei nostri giorni e non solo per via del look (gira prevalentemente in jeans), ma anche per il carattere di ragazza forte e decisa. Nulla a che vedere con le ragazzine fragili di certi western d'antan. Autorevoli Harry Carey in qualità di protagonista e Beulah Bondi in un ruolo minore.

Matt ha perso la madre, morta nel darlo alla luce, ed è stato allevato dalla zia materna nell'odio verso il padre, al cui abbandono vengono addebitate tutte le disgrazie che si sono abbattute sulla famiglia di montanari dell'Oregon dediti alla produzione clandestina di alcool. Una maledizione auto-indotta alimentata dal rancore... Western sui generis diretto con vigore ed interpretato da un cast ben assortito il cui pregio maggiore non è però da ricercare nella trama ma nella messa in scena grazie alla vivida fotografia che dona un rilievo plastico ai volti e ai paesaggi.