Note: Aka "La bambola assassina 7 - Il culto di Chucky", "Child's Play 7", "Childs Play 7", "Chucky 7", "Curse of Chucky 2". Settimo capitolo della saga "La bambola assassina". Sequel di "La maledizione di Chucky" (2013).
L'ideatore della saga si mette dietro la mdp per questo ennesimo sequel, diretta prosecuzione del precedente La maledizione di Chucky. Riconfermati la maggior parte del cast di protagonisti; ma pur trattandosi formalmente di un lavoro di fattura più che discreta lo script non offre grandi spunti, mettendo in scena Chucky e alcuni suoi cloni in una location ospedaliera tipica di tanti horror. Qualche effetto splatter riuscito, un po' troppa CGI, esterni invernali ben fotografati; non entusiasma, ma ai fan forse potrà piacere.
La saga di Chucky continua e, con questa nuova pellicola, è pronta a diventare un vero incubo. Insalvabile, ondeggia continuamente tra il banale e il demenziale, tediando più del previsto. Tra feticci di bambole assassine, uccisioni splatter, bambole assassine donate in vista di una "terapia", la trama latita e l'interesse cala, fino a un finale imbarazzante e inconsistente.
Don Mancini celebra la sua messa preferita e come d'uopo la storia non cambia, ma anche il fedele più devoto finirà per uscire anzitempo dalla funzione fra bambocci, CGI e poca ironia ben riuscita. Difficile salvare qualcosa in questa pellicola se si eccettua una buona fotografia della neve; persino la sempreverde Tilly sembra giunta fuori tempo massimo. Il finale pare lasciare la porta aperta a un'ulteriore fatica, ma in cuore nostro preferiremmo restar soli con Kyle che gustarcene un altro.
Stesso discorso della Maledizione di Chucky dello stesso regista: le idee latitano (due scene sono praticamente ripescate da La sposa di Chucky), il gore abbonda così come la confusione. Recitazione mediocre, con uno psichiatra feticista veramente odioso e fuoriposto. Colonna sonora oscura, tipico filmetto dell'era moderna: vuoto e plastico. Visto il finale confuso (lo avranno tirato fuori all'ultimo momento) credo che la lunga saga continuerà...
Chiunque esplorasse la saga da qui stramazzerebbe al suolo. Gridolini di giubilo invece per chi ha il poster di Charles Lee Ray in cameretta: la candida asetticità dà quasi angustia e svela modestia d’intenti e d’esiti (escludendo i spassosi duetti tra Andy e il finale del capitolo sei), poi tutti i topoi della serie si auto-frullano in un tripudio di Chucky che spericolatamente la buttano in goduriosa caciara. Disgrazie della CGI: le fattezze originali del Good Guy son ormai artefatte e il copioso rosso sangue è una tempera diluita. Monello.
Ritorna l'esagerazione nella saga, anche senza gag demenziali. In un contesto piuttosto serioso (il film si svolge in un bianchissimo manicomio), Mancini stravolge le regole e pompa la storia con trovate che sfiorano l'assurdo. Chucky scopre poteri che neanche credeva di avere, si moltiplica e sfoga la propria furia omicida nei modi più violenti possibili (è l'episodio più gore della saga). Difficile dire di più senza spoilerare, ma è emozionante vedere, dopo un capitolo simpatico ma freddo, un'esplosione di brio come questa. Divertentissimo!
MEMORABILE: Andy che conserva la testa mozzata e martoriata di Chucky (ancora viva) e la tortura quotidianamente; Il finale; Il cameo post-credits.
Mentre i due precedenti di Mancini erano state due belle sorprese, ricche di divertenti riferimenti metacinematografici, qui si fa un bel passo indietro. Le idee stanno a zero e non si trova di meglio che ambientare il tutto nel solito manicomio, con i soliti giovani con problemi destinati al body count (Nightmare 3?). Attori modesti (forse si salva la figlia di Dourif, che ogni tanto fa espressioni alla Dourif) tra cui un insopportabile psichiatra. Si salva qualche splatterata e una certa cura formale, nonché... Chucky!
MEMORABILE: La tipa infilzata dai vetri del lucernario (Suspiria?)
Si chiamerà anche Mancini, ma non dirige certo con la mano sinistra: sinistra se mai torna a essere l'aria che tira, contesa dalle nari di fantasia ed efferatezza e climatizzata da ammirevoli impennate estetico-coreografiche, senza che ne vada mai del vetriolico humour metatestuale (squisiti injokes binari a bizzeffe). Incontrollabilmente moltiplicato/teletrasportato, Chucky depone le più marce uova in camicia di forza, divenendo lacaniano archetipo della personalità multipla. Ending tutt'altro che happy, affacciato su un'eightquel che si spera essere altrettanto fervido e sleale.
MEMORABILE: Eva Robin's omaggiata ed ecceduta; "Ma guarda tu che medico! E sarei io quello strano?"; "Con lui mi blocco! Non so mai se ucciderlo o prender nota!".
Il suo predecessore non era male, ma questa aggiunta per seguire le vicissitudini della sopravvissuta nella casa di cura, seppur iniziando in maniera dignitosa, presto sbraca, non appena il vero protagonista si palesa. L'originalità ormai si è persa, rimpiazzata da una sorta di "indovina dove o chi sono"; e la "multiChuckytà" rende solo il tutto più ridicolo. Qua e là c'è ancora qualche piccolo guizzo, anche ironico, ma non basta a giustificare l'operazione. Velo pietoso sul finale con reunion ridens, che sembra più un omaggio al lungo percorso del bambolotto.
MEMORABILE: Anche una testa posseduta può essere un antistress; "Tu sei la prossima, torno subito"; I tacchi in faccia fanno molto male.
Arrivata al capitolo numero sette la saga non smette di tirare in ballo gli storici protagonisti degli episodi precedenti e lo fa per darli nuovamente in pasto al diabolico Chucky. Vista la penuria di idee si decide di moltiplicare il numero dei bambolotti impossessati, con il risultato di avere un affollamento finale difficile da gestire. La prima parte molto all'acqua di rose lascia via via spazio a un gore più massiccio figlio del sadismo tipico del protagonista principale. La trama fa acqua da tutta le parti ma arrivati a questo punto la logica si è abbandonata da tempo.
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HomevideoPumpkh75 • 7/10/17 11:33 Archivista in seconda - 436 interventi
Schramm ebbe a dire: dal trailer si direbbe molto simpatico, non ha neanche l'aria di essere un direct to video...
Personalmente l'ho trovato nettamente migliore del serioso sesto capitolo: è meno smaccatamente demenziale de Il figlio di Chucky ma altrettanto fuori di testa.
Anthonyvm ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: dal trailer si direbbe molto simpatico, non ha neanche l'aria di essere un direct to video...
Personalmente l'ho trovato nettamente migliore del serioso sesto capitolo: è meno smaccatamente demenziale de Il figlio di Chucky ma altrettanto fuori di testa.
rispetto a chi l'ha mandato in panchina mi trovo in netta contrapposizione. tra i seguiti è per me tra i più sagaci ed entusiasmanti assieme al quarto e al quinto: umorismo al vetriolo che diverte anche nei momenti meno velenosi e più cabarettari (le boutades sull'interruzione della serie di Hannibal e sullo psichiatra che dà 100 giri allo stesso Charles sono momenti del miglior varietà horror), irresistibili injokes binari (forman su tutti e a più riprese, ma anche citazioni più o meno criptate di christine, pet semetary, suspiria misto 39°eclisse e che dire dell'eva robin's di tenebre in un selvaggio omaggio che non si limita a essere citazione di riguardo ma che ne scavalca ed eleva a potenza la brutalità..!!), un senso della compositività figurale non comune (l'argentiana vetrata sfondata è una notevole impennata estetica e coreografica per gli occhi), e non ultimo un rientro sulla carreggiata più maligna e cruenta del capostipite, coerentemente conduttiva a un finale tanto aperto quanto cattivissimo. un don mancini che in opposizione al nomen omen non gira certo con la mano sinistra, che si attende altrettanto ispirato e pravo nell'eightquel.