Guerriero americano - Film (1985)

Pellicola che è divenuta un piccolo cult tra gli appassionati. Michael Dudikoff qui si appresta a divenire assieme al compianto Steve James (star della black-action) un duo feticcio per il regista Firstenberg, che li vorrà con sè anche successivamente. Il film non è certamente ricco di mezzi e Dudikoff non è un marzialista, però tutto sommato si destreggia bene e il tutto risulta gradevole. I sequel non raggiungeranno mai il livello di questo primo capitolo.

Negli anni '80 c'è stato un periodo in cui i ninja e le arti marziali te li trovavi dappertutto: film, videogiochi, cartoni animati; era una vera e propria moda. Tra le varie pellicole prodotte sull'onda di questa tendenza, questo "American Ninja" si fa ricordare, anche grazie ai numerosissimi passaggi in TV. Dudikoff non è un marzialista e talvolta si nota, così punta tutto su quella faccia da James Dean. La trama è risibile, le coreografie appena accettabili, gli effetti speciali modesti. È invecchiato male, ma strappa ancora un sorriso.

Inizia maluccio (l'assalto ai camioncini dell'esercito sembra preso da un film di un lontano cugino di Bruno Mattei), poi cresce piano piano, con una classica trama di corruzione e buone scene di lotta. Peccato per la scelta di Dudikoff come protagonista, simpatica la figura del caporale nero. Cult la scena del laser-ninja.

Il film di per sè non è granchè, ma ha il merito di provocare qualche sorriso grazie soprattutto a Steve James, mentre Michael Dudikoff (che non è un attore da arti marziali) appare piatto e sottotono. Resta comunque una pellicola abbastanza godibile.

Tra i tanti action di serie B degli anni '80 questo è sicuramente uno dei migliori: Dudikoff non sa nulla di arti marziali e si vede, ma ha la faccia e il fisico giusti per la parte; anche James se la cava ed è molto simpatico. Il ninja cattivo con il laser, l'inseguimento dei camion, i combattimenti e l'incontro con il vecchio maestro (intepretato dal Fujioka di Chi trova un amico trova un tesoro) sono tutti tasselli che fanno di questo film un buon divertimento per appassionati e non.

Mediocre pellicola tipicamente americana anni 80. Prende qualche punto date le ottime scene di arti marziali e la presenza di buoni attori come Steve James. Per il resto è prevedibilissimo, senza mordente e con un finale che definire ridicolo è poco.

Un film brutto, già dal titolo originale. Personaggi stereotipati si ritrovano in situazioni stereotipate compiendo azioni stereotipate: si sarebbe potuta scrivere la stessa sceneggiatura dando solo un'occhiata al canovaccio, il quale anch'esso risulta di una banalità umiliante. Dudikoff, non certo lodevole, è il tipico solitario, taciturno misantropo (ma poi si innamora di una sciacquetta) dalle capacità straordinarie. La regia è scarsa, così come la fotografia e il cast e in generale tutto il film trasuda grossolanità. Da evitare.

Un classico brand della Cannon quello di American Ninja, sicuramente non uno dei più entusiasmanti. Dudikoff ha qui una fissità espressiva che fa sembrare Steven Seagal Marlon Brando, inoltre non è un marzialista e lo si vede nelle scene di lotta, approssimative e mal coreografe. Manca in generale quella verve "esplosiva" vista in tanti altri film Cannon (vedi ilfilone "Chuck Norris") e Firstenberg è lontanissimo dal suo gioiello dell'anno successivo sempre con la coppia Dudikoff/Jemes. Trama tra l'assurdo e lo scontato, si salvano il discreto ritmo e qualche scazzottata coi ninja.