Gocce d'acqua su pietre roventi - Film (2000)

Gocce d'acqua su pietre roventi
Locandina Gocce d'acqua su pietre roventi - Film (2000)
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Titolo originale: Gouttes d'eau sur pierres brulantes
Anno: 2000
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Gocce d'acqua su pietre roventi

Note: Tratto dall'opera teatrale di Rainer Werner Fassbinder "Tropfen auf heisse Steine"

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Tutti i commenti e le recensioni di Gocce d'acqua su pietre roventi

TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/04/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 3/04/08 11:45 - 5737 commenti

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Pièce teatrale mai rappresentata di Fassbinder che Ozon riscrive per il grande schermo sotto forma di kammerspiel. L'impronta del cineasta tedesco è evidente nei dialoghi, nella scabrosa sessualità e nei rapporti tra i quattro individui, ma l'atmosfera creata è quella solare e moderna tipica dello stile ricercato di Ozon. Regia e interpretazioni accurate, specie quella del dispotico e ripugnante bisex Giraudeau. Un film non per tutti i gusti; per una valutazione più obiettiva occorrerebbe un raffronto con il testo teatrale originario.

Pigro 3/02/10 09:44 - 10167 commenti

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Complicato rapporto di coppia tra un uomo maturo e un ragazzo, finché arrivano le ex di entrambi. La straordinaria drammaturgia di Fassbinder, dedicata all'infelicità e alla dipendenza d'amore, vista attraverso la sensibilità di Ozon, che sa mescolare ironia e dolore, melodramma e tragedia. Tutto girato in un confortevole appartamento dove i sentimenti si alimentano e si distruggono, con soli 4 bravissimi attori capaci di condurre il gioco sul filo dello straniamento. Un film che offre un dolore lancinante su un piatto di leccornie. Eccellente.

Vstringer 5/02/10 01:46 - 349 commenti

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La cupezza e l'inquietudine di Fassbinder rilette con la leggerezza di Ozon, che dà prova di sensibilità e talento registico: una storia infelice di anime votate alla disperazione in un interno fa un salutare bagno di ironia, sebbene la tragedia incomba. Fra gli attori giganteggia Giraudeau laddove Zidi si nota di meno; la Sagnier 20enne mostra con generosità un corpo da presentare all'Unesco per l'inserimento nella lista dei patrimoni dell'umanità.
MEMORABILE: Il balletto su Tanze samba mit mir.

Jorge 19/11/10 20:14 - 164 commenti

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Trasposizione di un lavoro di Fassbinder. Ozon aggiunge il transessuale in omaggio ad una tematica affrontata dal regista tedesco in Un anno con 13 lune. Ozon non fa nulla per nascondere l'origine teatrale del soggetto fassbinderiano e fa bene, perché il film ne acquista in bellezza scenica e profondità di significato. Accurati la sceneggiatura ed i dialoghi, interpretazioni dei quattro protagonisti molto intense, fotografia essenziale e musiche adattissime. Considero questo film un vero capolavoro, sia per la tematica che per la realizzazione.

Galbo 22/11/10 16:00 - 12683 commenti

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Tratto da un’opera teatrale del regista ed autore tedesco Rainer Werner Fassbinder, è un film interamente realizzato in interni e dall’atmosfera decisamente claustrofobica. Il testo rivela il progressivo intrappolamento di una vittima (Franz) in un gioco cattivo condotto dal cinico protagonista Leopold, a cui da il volto il bravissimo attore Bernard Giraudeau. La caratterizzazione psicologica dei personaggi fatta dalla sceneggiatura e l’interpretazione di Giraudeau sono le cose migliori del film.

Pinhead80 17/01/12 20:37 - 5504 commenti

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Anche senza saper nulla è impossibile non accorgersi della presenza di Fassbinder in sceneggiatura. L'impostazione teatrale dell'opera è resa alla perfezione, così come eccellente è la direzione degli attori da parte di Ozon. Il regista riesce nel difficile compito di trasmettere proprio ciò che Fassbinder voleva, ovvero l'amore come prigione da cui si può uscire solamente attraverso l'estremo sacrificio. Diviso in atti, il film è di un'intensità incredibile e le emozioni sgorgano senza soluzione di continuità. Bellissimo.
MEMORABILE: ... Sei tu che hai bisogno di me.

Deepred89 16/07/12 20:20 - 3880 commenti

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Film tecnicamente notevole ma incapace di gestire i lampi grotteschi di cui è pervaso, finendo per far apparire scontato ciò vuol esser tragico e indigesto ciò che vuol esser crudele. Ottimo cast, ma i personaggi non conquistano e se il film rimane guardabilissimo il merito è da attribuirsi essenzialmente alla bellezza della confezione (e della Sagnier) e ai gustosi intermezzi da commedia (il balletto sulla cover della Carrà). Fassbinder e Almodovar presenti in dosi eque, ma il menage a quatre orchestrato da Ozon non brilla particolarmente.

Beffardo57 27/09/13 22:04 - 309 commenti

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Claustrofobico gioco al massacro all'interno di una coppia gay (il cui rapporto si degrada in una grottesco menage paramatrimoniale), che si complica infine con la ricomparsa di due precedenti partner. Il personaggio interpretato da Bernard Giraudeau, bravissimo ma ai limiti della gigioneria, dirige le danze; il finale, assai cupo, risulta comunque alleggerito da un tocco ferocemente cinico. Di derivazione teatrale, il film riesce per altro a interessare anche per l'essenzialità dell'impianto e la durata contenuta.

Paulaster 20/07/16 10:13 - 4950 commenti

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Il rapporto a due con l'innesto di una coppia femminile dà adito all’analisi dello scambio dei ruoli. Impianto teatrale dove Ozon gira in lontananza le sfaccettature della convivenza. Stile asciutto che lascia scorrere i fatti senza dare emotività e facendo logorare lentamente le situazioni. La parte migliore è la ciclicità delle atmosfere e al contrario un'implosione finale che lascia freddi. Giraudeau spicca col suo carisma e la Sagnier con la fresca fisicità.
MEMORABILE: Il balletto.

Rebis 2/12/16 10:36 - 2482 commenti

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Francois Ozon ci mette la forma – cinefila, sopraffina, cerebrale – Fassbinder la pacia e il cuore: un'alchimia perfetta che elude, circumnaviga l'esercizio di stile – sempre atteso e tuttavia di alta levatura intellettuale – per approdare incolume a lidi godardiani e – senza contraddizione - almodovariani, e infine dirottare su un finale polanskiano. Poker d'attori di grande efficacia melò, con un re di picche – Bernard Giraudeau – fonte di vera attrazione e repulsione. Il miglior cinema di Ozon: quanto più ancorato ai mentori, tanto più libero di sperimentare.

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Giùan 23/02/19 16:15 - 4964 commenti

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Ritrovare Fassbinder è sempre cinematograficamente esaltante, scuotendoci dal torpore della coscienza cui i tempi cinematografici ci han abituato. Questa lettura di un suo testo teatrale da parte di un Autore nitido nella forma ma spesso a rischio evanescenza nella sostanza poi, si mostra fecondo in termini di risultati. La crudeltà sopraffattoria dei legami raccontata dal regista tedesco viene così ammorbidita da Ozon senza perdere in penetrazione quel che guadagna in ironia. Giradeau giganteggia manipolatorio, da Spirito santo il seno della Sagnier.
MEMORABILE: Il balletto al ritmo di "Tanze samba mit mir", versione crucca della splendida "A far l'amore comincia tu" della Raffa nazionale.

Daniela 8/04/24 18:37 - 13334 commenti

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Il maturo Leopold accoglie il giovane Franz nel suo appartamento, lo seduce e ne fa il suo amante, ma la convivenza lo annoia per cui comincia a manifestare sempre più insofferenza nei suoi confronti. L'arrivo dell'ex fidanzata di Franz e di una donna misteriosa sembra poter imprimere una svolta ma... Da un testo di Fassbinder mai rappresentato, un kammerspiel tutto ambientato in un appartamento e con soli quattro personaggi, nessuno dei quali in grado di suscitare la minima empatia, con un epilogo tanto gelido da lasciare perplessi. Impeccabile Giraudeau, meno convincenti gli altri.

Reeves 25/01/25 00:53 - 3088 commenti

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Un testo di Rainer Werner Fassbinder trasportato splendidamente sul grande schermo (molti anni dopo) da François Ozon, che fa iniziare il film come se fosse drammatico per poi scatenare un racconto anarchico e seducente. Non era un'impresa facile, ma il risultato è ottimo perché il film sa essere pazzo e divertente proprio come lo era il modo con cui Fassbinder raccontava le sue storie.
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