Non solo l'uomo non impara mai dai propri sbagli, ma è anche portato a perfezionarli. Dopo Three Mile Island e Chernobyl, Fukushima dimostra che quella maestra di vita chiamata storia ha per auditorio scolari distratti e indisciplinati. L'ardimentoso Tesei non manca di darcene conferma e dimostrarcelo spingendosi nel cuore della No Go Zone per fotografare la sconcertante evidenza di un crimine umanitario che, grazie ad avidità e negligenza, rischia di ripetersi con centuplicate ripercussioni su scala planetaria. L'orrore del found footage è stavolta così reale da sembrare finto. Essenziale.
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documentari come questo testimoniano quanto l'uomo sembri essere nato per rovinarsi alla grandissima con le proprie mani. non pago e non sazio (ed evidentemente anche immemore o incurante) di pregressi incidenti nucleari di settimo livello, edifica una centrale in un territorio risaputamente iper-sismico, e per fare filotto non si cura neanche di rinforzarla quel minimo nel caso in cui. caso che infatti si manifesta e chiede il suo (alto: circa 20mila) numero di morti. non solo: per la negligenza architettonica ed edile di cui sopra, alla prossima scossettina il rischio è quello di uno scempio nucleare da far sembrare chernobyl una scampagnata. per documentare e dimostrare tutto ciò, il coraggioso tesei si spinge con troupe al seguito nel pieno della no go zone, in un'impresa spericolata non dissimile a quella dell'herzog de la soufriere; al suo seguito un team di ambientalisti che si cura di raccogliere e risanare gli animali ivi abbandonati. a fare da collante, un'inedita intervista a naoto kan, ex primo ministro del giappone che ammette/svela alcuni scomodi altarini riguardanti la centrale e quanto è seguito al disatro (uno dei motivi per cui a questo film è stata ostacolata la normale circuitazione)
il valore cinematografico non è elevatissimo ma è trasceso da quello, essenziale, umanitario. nel vederlo, ci si sente come extraterrestri che valutano il genere umano tramite il solo found-footage (vero, stavolta, quasi al punto da sembrare finto) trovato.
io temo proprio di no. si parla delle vittime del terremoto/maremoto, eh, non dei morti derivati dall'incidente nucleare (di quelli si parla per incidenza e percentuali). facendo una qualsiasi ricerca incrociata, più o meno le cifre son sempre quelle.
Schramm ebbe a dire: io temo proprio di no. si parla delle vittime del terremoto/maremoto, eh, non dei morti derivati dall'incidente nucleare (di quelli si parla per incidenza e percentuali). facendo una qualsiasi ricerca incrociata, più o meno le cifre son sempre quelle.
no no, quelli saranno difficilmente stimabili con precisone algebrica, o comunque stimabili a venire, dato che la radioattività ha colpito a macchia di leopardo, e comunque il raggio di 20 km dalla costa è stato immediatamente evacuato. certo quanto a calcolo dei radionuclidi rilasciati si scherza pochino, è stato un incidente di poco sottostante quello russo.