Fringe - Serie TV (2008)

La nuova serie creata da J.J. Abrams (con i fidi Alex Kurtzman e Roberto Orci) si propone di essere più semplice da seguire rispetto al complicatissimo Lost, cercando nel contempo di mantenere un filo conduttore continuo tra gli episodi. Tutto sommato il tentativo va a buon fine, anche se la serie risulta meno sorprendente dei precedenti lavori di Abrams e la protagonista più convenzionale delle varie Sidney Bristow e Kate Austen. Interessanti i due comprimari, specie lo scienziato pazzo Walter Bishop, buffo e inquietante allo stesso tempo.

La versione hi-tech di X-Files, volendo liquidare in due battute questa serie. La promessa di una trama più regolare e meno escatologica viene decisamente tradita mediante una tendenza forsennata all'intreccio e la sovrapposizione continua di sviluppi narrativi, che, se da un lato si prefiggono di catturare lo spettatore, finiscono in realtà per allontanarlo definitivamente. La prima serie si chiude con un nulla di fatto. La seconda si apre con nuovi interrogativi. Decisamente troppi.

Erede inconfessata di X-files, questa serie ha come cavallo di battaglia i protagonisti, tra cui uno strepitoso John Noble nella parte dello scienziato con problemi mentali e il filo conduttore delle storie, ovvero l'intreccio tra due universi paralleli e diametralmente opposti. Le varie trame stanno a metà tra l'horror e la fantascienza, regalando un interessante mix di enigmi e intrecci, a volte forse un po' troppo tirati per le lunghe. Comunque molto buona.

Una serie più "fanta" che "scientifica", ma accattivante nella sua confezione tra X-Files e Flashforward. Un po' di thriller e di poliziesco che non guasta... ma ci risiamo coll'eccesso di domande senza risposte e con le scorribande spaziotemporali che alla lunga confondono invece d'intrigare. Il cast è simpatico, il personaggio di Olivia molto ben sviluppato. Peccato che nell'edizione italiana abbiano tagliato i glifi, che sparpagliati qua e là aiutano gli spettatori a ragionare sugli enigmi.

Considerata da molti come l'erede non ufficiale di X-Files, questa serie parte con premesse più stringenti, ovvero una spiegazione scientifica (per quanto stiracchiata) ai vari casi apparentemente inspiegabili. Le prime due stagioni sono ottime, dalla terza in poi viene messa troppa carne al fuoco e la credibilità scarseggia, anche se la confezione rimane sempre molto professionale. Ottimo il cast, soprattutto Noble che eleva il ruolo dello scienziato pazzo da semplice macchietta a personaggio tragico di tutto rispetto.