Fear Street parte 1: 1994 - Film (2021)

Teenagers contro una strega secolare che possiede i corpi delle persone trasformandoli in killer mascherati. Trilogia di film Netflix con questa prima parte ambientata nel '94; e qui partono subito i problemi, con una ost che i più attenti noteranno piena di errori (brani del '95, '96) e una ricostruzione poco accurata anche a livello di dialoghi, vestiario e tecnologia. Lo stile è un omaggio ai teen-slasher della seconda metà dei 90s, da Scream in poi, ma potrebbe essere stato girato anche nei 2000; fughe, jump-scare, un po' d'umorismo, un po' di splatter ma la durata è eccessiva.

Serie di tre film di cui questo è il primo, sorta di revival dello slasher anni '90 con toni craveniani; troviamo infatti nel killer "teschio" reminiscenze del personaggio di Scream e non da ultimo richiami a tutti i principali cliché del genere di fine '70 inizio '80. Sicuramente ben confezionato ma con un ambientazione anni '90 che sa di posticcio lontano un miglio, toni frivoli per giocare con le tematiche sanguinarie (ma neanche troppo efferate) senza riuscirci. Il soggetto unisce soprannaturale, folclore locale a slasher movie: buona idea sviluppata male. Noioso e superfluo.

Due cittadine limitrofe: nella zona dove vivono i benestanti tutto ok, mentre nel borgo dei poveracci ogni tot anni avvengono terribili stragi messe in atto da persone rese pazze da  una antica maledizione... Se il buongiorno si vede dal mattino, una nuova trilogia horror che promette male: anche se girato con una certa cura e aggiornato alla nuova sensibilità riguardo etnie e orientamenti sessuali, il primo capitolo è infatti uno slasher di stampo craveniano tanto derivativo che sembra di averlo già visto mentre lo si sta vedendo. Tra i tanti killer, il più micidiale è la noia.  

Uno Stranger things ambientato negli anni Novanta. E' la prima parte di una trilogia e si parte subito bene. L'influenza di Wes Craven è palese (più di una dinamica strizza l'occhio a Scream e non c'è nulla di male in questo); inoltre si apprezza il fatto che l'intera opera sia stata pensata per essere un trittico (si notano infatti i rimandi alla parte 2 fin dai titoli di testa). Bravi gli attori principali, accattivanti i "mostri" e non invasiva la CGI. Un po' forzato il dualismo tra città limitrofe completamente agli antipodi. Ad averne di operazioni simili.

Nella cittadina di Shadyside avviene una strage all'interno di un centro commerciale; è solo uno dei tanti episodi di violenza che funestano da centinaia di anni la località dell'Ohio. Avvincente primo capitolo della trilogia di film ispirata all'omonima serie di libri di R. L. Stine. Si può tranquillamente definire come uno slasher per adolescenti che però può essere apprezzato anche da un pubblico adulto, il quale può trovare riferimenti musicali e ambientali tipici dei suoi tempi. Gli effetti speciali sono discreti e c'è tanto sangue. In definitiva un buon prodotto.

Slasher di stampo classico ma palesemente aggiornato ai nostri tempi ed indirizzato ai teenager di oggi per estetica, temi e sviluppi, dinamiche: si pensi, tanto per fare un esempio, alla concezione ab ovo di una suddivisione in tre capitoli-pellicole. Tutto già visto, il che non sarebbe un problema insormontabile, trattandosi di un horror. Ma a mancare sono la tensione, la suspense e sostanzialmente il divertimento. Non ci viene invece lesinata la noia. La confezione però è pregevole e lo splatter abbondante, ma ciò non può bastare a salvare del tutto la baracca.

Era così carino, pigro di testa e ben vestito: incautamente commerciale nel dufferizzare anche lo slasher, si prona verso la sfera millennial (farmaci come mentine, un po' di LGBT, Soundgarden e Iron Maiden che fanno tanto “Belli! Ma chi sono?”) ma non si eleva da una rocciosa mediocrità, salvato dalla forma e dall’aver capito, a metà, che le perdite di tempo erano già una di troppo. Il riferimento è Craven ma probabilmente, visto l’esito, quello floscio del 2010. Lato horror, un solo acuto: l’affettatrice del pane. Uno Scream con la raucedine.

Scena iniziale interessante e tesa, poi lo sviluppo prende strade conosciute e meno intriganti, citando diversi cult del genere. L'ambientazione è primi anni '90, ricostruiti discretamente, la messa in scena è di buon livello, la trama tiene abbastanza desto l'interesse. Apprezzabile l'efferatezza di alcuni omicidi. Quello che non va è che la matrice teen insozza la bontà del risultato complessivo. Va bene il politically correct, ma avere un cast di cinque personaggi ognuno con caratteristiche, diciamo, particolari, ha stufato. Promosso ma con un paio di debiti.