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Tutti i commenti e le recensioni di Diario segreto da un carcere femminile

TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/08 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 25/11/08 13:50 - 4572 commenti

I gusti di Capannelle

Un film né carne né pesce, a metà tra il poliziesco di maniera e un wip piuttosto blando. Un carico di droga scompare e il boss tampina chi è rimasto in libertà e chi è finita in galera (la compagna del corriere). La trama poliziesca è diluita e scontata, il carcerario finisce a tarallucci e vino. Tra le detenute segnalo la Bedy Moratti ascetica piromane, la Giorgelli bolognese caciarona e soprattutto Olga Bisera la gelida capo-guardie che interpreterà nel 1977 un James Bond (tra l'altro è l'unica a non "svelarsi"..).
MEMORABILE: Nei titoli di testa la Bisera accoglie le detenute col dito medio guantato per le ispezioni del caso.

Undying 17/12/08 01:20 - 3807 commenti

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Ragazza si lascia internare in un carcere alla ricerca di prove che possano scagionare il padre dall'accusa (pilotata) che lo addita quale narcotrafficante; vivrà, da coàtta, esperienze inimmaginabili, condivise suo malgrado assieme alle altre compagne: punizioni corporali, rapporti saffici e umilianti perquisizioni "intime". In realtà il complotto è guidato dal direttore del carcere. Apripista italiano del famigerato -non meno dell'Eros-Svastika, genere affrontato in seguito dal regista- W.I.P., il film affronta in maniera determinata e con un valido cast il tema della violenza al femminile.
MEMORABILE: la perquisizione intima (al limite dell'osceno) cui viene sottoposta la protagonista, appena introdotta in carcere.

Homesick 23/02/09 08:03 - 5737 commenti

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Una strada al maschile (il regolamento di conti tra criminali, le indagini della polizia) e una al femminile (le detenute), dapprima parallele, si avvicinano progressivamente fino a ricongiungersi. Naturale che l'attenzione sia tutta per la variegata (nonché denudata) manovalanza muliebre: la vittima Tamburi, l'infiltrata Strindberg, la mafiosa Czemerys e la sua gelosa amichetta Senatore, la pia Gajoni, la piromane Moratti, le ruspanti Giorgelli e Mongardini, la guardiana Bisera, la ninfomane Fabrizi.
MEMORABILE: La spiritata Moratti mentre contempla il fuoco da lei stessa appiccato.

Daidae 7/03/09 14:06 - 3344 commenti

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Uno dei pochi "Donne In Prigione" che si possa guardare. Scene erotiche al minimo, attrici diciamo "serie" e un poco di trama (che nei film di questo tipo di solito latita); divertentissime le lotte innescate dalla detenuta burina. C'è anche un po' di "poliziesco-mafia"... Guardabile.
MEMORABILE: "Ammazza quanto puzza sto sapone: ma che è, merda?"

Fauno 26/11/10 11:33 - 2253 commenti

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Titolo completamente fuori luogo... Se solo azzardassimo un rapporto con Prigione di donne, questo film perderebbe 20 a 1. Banale la storia parallela della mafia, ridicolmente allo sbando infiltrazioni e complicità. C'è da dire che noi cinefili possiam dilettarci a vedere le nostre beniamine fare a botte, solo che le due protagoniste Strindberg e Tamburi son pessime, la Czemerys è già meglio, mentre al top sono la Moratti e soprattutto Valeria Fabrizi, in una rarissima interpretazione cinematografica. Va anche bene il finale.
MEMORABILE: Come se dice 'n Francia ali mortacci di sta mignotta!

Zardoz35 29/01/11 11:59 - 297 commenti

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Uno dei primi film che si spaccia per W.I.P., ma in realtà trattasi di una storiaccia di mafia di infima categoria che si collega ad uno spaccato di vita carceraria al femminile. Le detenute o lesbicano o sono impegnate in continue risse fra loro, i poliziotti fanno la figura dei fessi, tutti o quasi sono corrotti. Un bello specchio dell'Italia anni Settanta che ci mostra come da allora poco sia cambiato. Gli attori, o almeno quasi tutti, recitano da cani.

Pinhead80 11/03/11 20:32 - 5437 commenti

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Film che si muove su due piani paralleli tra loro: dentro al carcere femminile (come nel più classico dei W.I.P.) e fuori dal carcere (nello stile più tipico del poliziesco). Ne esce un buon film che, nella vhs che ho visionato, è stato ignobilmente censurato di scene che avrebbero potuto solleticare ben altre fantasie (oltre al fatto che l'opera così presentata è stata danneggiata!). Si distinguono la Bisera (come dimenticare l'incipit iniziale) e la marmorea Strindberg.
MEMORABILE: L'ispezione rettale. La doccia con gli idranti.

Maik271 17/01/16 16:27 - 436 commenti

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Una trama che intreccia il classico mafia movie con tanto di picciotti con il genere delle donne in carcere. La Strindberg insieme alla Czemerys offrono una convincente prova, bella la Bisera, le altre detenute (tutte geograficamente eterogenee) un po' meno. Come mio primo approccio al genere ho trovato più cura per la sceneggiatura e meno sesso gratuito (forse tagliato) di quello che mi aspettavo.

B. Legnani 14/05/16 22:04 - 5662 commenti

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La prima cosa che balza all'occhio è che la Gajoni e la Maiolini erano presenti anche in Nella città l'inferno. E la prima delle due è decisamente la migliore di una sfilza di interpreti che sciorina i vari tipi di bellezza del cinema bis dell'epoca: dalla Strindberg alla Czemerys, dalla Tamburi alla Senatore, dalla Bisera alla Torosh. Il film vale meno del titolo e della sua fama. Sballatissima (con snodi talora risibili) la vicenda mafiosa, caricaturale e forzata quella penitenziaria, all'interno della quale, però, qualche momento si salva.
MEMORABILE: Valeria Fabrizi che si spoglia.

Pessoa 4/09/21 12:03 - 2476 commenti

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WIP e mafia-movie, entrambi piuttosto esili, che procedono paralleli fin quasi alla fine. La sottotrama carceraria sfoggia le solite banalità limitando però gli eccessi tipici del genere senza offrire caratteri particolarmente interessanti, anche a causa di una interpretazione nel complesso appena sufficiente. Va meglio nella parte "crime", in cui un paio di inseguimenti non sono affatto male ma anche qui a livello di soggetto si raschia il fondo del barile. Se vi piace particolarmente il genere può valer la pena di guardarlo, altrimenti si può tranquillamente lasciar perdere.

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Noodles 20/04/24 08:38 - 2681 commenti

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Film diviso in due parti che corrono parallele, una carceraria e una poliziesca. Il termine "corrono" in realtà è inadatto, vista la lentezza del plot e la scontatezza di ogni singolo momento nella parte riguardante il carcere, che annoia subito e vede peraltro una recitazione forzata e scadente. La parte mafiosa è leggermente meglio perché ha buone scene d'azione (ottima tutta la prima parte con l'inseguimento) ma poi anch'essa si perde nella faciloneria e nella noia. Un film mediocre, benché possa contare su qualche idea buona. Bella come sempre Jenny Tamburi. Non riuscito.

Nicola81 18/05/24 22:41 - 2986 commenti

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Nonostante qualche forzatura e una certa povertà di mezzi, è uno dei pochi "women in prison" all'italiana che meriti di essere salvato. La consueta esposizione di nudi femminili (comunque meno gratuita del previsto) viene infatti messa al servizio di una crime story con annesse indagini poliziesche orchestrata in modo avvincente e destinata a sfociare in un epilogo impietoso, nel suo pessimismo. Per essere una produzione in fondo minore, il cast è di rilievo: spiccano la combattiva Strindberg, la mafiosa Czemerys e la verace Fabrizi. Non male le musiche di Franco Bixio.
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  • Curiosità Undying • 24/07/09 23:27
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    Rino Di Silvestro dixit: la parola al regista

    Programmazione di film culturali: Diario segreto da un carcere femminile, insieme ai film di Bellocchio, Petri, Hitchcock, Germi, Buñuel....
    Com'è sto fatto?

    Era un film culturale... era un film... spiegatemi cos'era Diario segreto da un carcere femminile?!? (se non lo sa lui!, n.d.r.)

    Chi ha visto Diario segreto... dice: "Come hai fatto a farlo passare in censura?"

    Io ero sollecitato a fare una cosa esagerata.
    Allora il nudo.. l'ho sforzato, a parte che il carcere... il nudismo, anche l'atto lesbico era una forma di contatto umano...

    Dopo un giorno, dopo un giorno, diventarono carcerate: erano carcerate.

    Era maniacale il mio modo di fare la regia perché ero sempre spinto dal fatto che dovevo fare...

    Una scena, quella degli idranti, della rivolta, l'ho dovuta girare in condizioni disastrose perché c'era un'altra produzione che mi invadeva mano mano... c'avevo solo quel giorno, quella giornata...
    Dissi: "Non sbagliatemi! Fate quello che vi dico, perché se no sono rovinato e nell'ambiente non ci lavoro più. E sta scena la devo levare!".

    Queste che ti fanno: "Famme 'nà doccia al culo!", e qui e quell'altro, si sono spogliate, si sono ammazzate: che scena!

    Fonte: Stracult Light / 20 luglio 2009
  • Discussione Undying • 24/07/09 23:49
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    B. Legnani ebbe a dire nella sezione CURIOSITA':
    Ho visto, all'epoca, il trailer, con la scena della doccia. Su grande schermo, bisogna dirlo, faceva un grande effetto.

    Infatti, per rispondere al regista, in questo senso il film è puramente CULturale...
  • Homevideo Buiomega71 • 8/08/15 10:53
    Consigliere - 27156 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Domovideo:

    Ultima modifica: 8/08/15 11:08 da Zender
  • Discussione Fauno • 15/05/16 16:30
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Mi piace molto il commento di Zardoz, poiché è ironico al massimo, ma per niente offensivo...
  • Discussione Mauro • 9/08/20 21:05
    Disoccupato - 12765 interventi
    Correggere l'anno del film, il film è uscito nel 1973 (e non nel 1974), come dimostrano gli articoli della Stampa.
    Ultima modifica: 10/08/20 08:25 da Zender
  • Curiosità Zender • 26/06/21 16:32
    Capo scrivano - 48951 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/diarios350.jpg[/img]
  • Musiche Lucius • 16/09/21 12:36
    Scrivano - 9054 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/lettera.jpg[/img]
    Ultima modifica: 16/09/21 14:06 da Zender