Il Re degli epidemic-movie. Col suo scettro bastona a sangue ogni contagion-pictures passatoci davanti negli ultimi 30 anni. Il lardo erompe da ogni dove: dallo sguinzagliar suggestioni horror (gli spettrali ritrovamenti dei corpi; le isteriche e raggelanti scene di massa riecheggianti i migliori zombi-pics come i più spaventosi catastrofici); da un poderoso abbracciare la sfera thriller farmaceutico/action; dagli interstizi del (melo)dramma familiare intenso fino all'insostenibilità emotiva; dal coraggioso coniugare una sfarzosa confezione blockbuster ai colpi bassi, da un vorticoso incalzare fino all'ultimo frame senza mai abbassare la guardia per quasi due ore.
Thriller epidemico che ha sbancato il botteghino coreano e che propone un mix di tematiche centrifugate ad alta velocità, tra drammi personali e casini di massa. C'è una big pharma troppo potente per risultare credibile; a metà strada la parte thriller tende ad attorcigliarsi (come il virus) e come stile narrativo l'ho trovato fin troppo lineare, poco sfaccettato (un goccio di Shyamalan ci stava bene). Però la carica la dà, gli interpreti lavorano bene e alcune scene (tipo i cadaveri nel fiume) diventano iconiche.
Tutta la prima parte è di livello magistrale, inquietante, con scene da incubo che rimandano a piaghe medievali. La dinamica dell'infestazione mortale ricorda un po' The bay, nel senso che anche qui abbiamo la mutazione di un organismo realmente esistente. A mio parere, il film si sviluppa poi in maniera un po' troppo melodrammatica e rocambolesca, e perde di potenza espressiva, giocando troppo su scontati meccanismi di intrighi multinazional-farmaceutici. Resta comunque un'opera intensa, di sicuro una pietra miliare nel filone epidemic-movie.
A causa di un parassita mutante, una sete inestinguibile costringe un numero crescente di persone infettate a gettarsi in acqua, dove muoiono in modo orribile... Un film che, se dovesse essere giudicato solo dalla prima parte, farebbe facilmente man bassa di pallini, tanto è potente la rappresentazione di quella che all'inizio sembra una pandemia suicida. In seguito la storia si incarta fra vicende famigliari e complotti di big farmaceutici senza scrupoli, perdendo un poco di mordente, ma le scene di massa - impressionanti - segnano uno spartiacque nel genere catastrofico/epidemico.
MEMORABILE: La corsa cieca verso l'acqua nella sequenza in cui si vede una donna all'interno di un edificio annegare buttandosi con la testa in una vasca di pesci
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DiscussioneDaniela • 8/06/13 14:20 Gran Burattinaio - 5927 interventi
Vorrei vederlo, ma non riesco a trovare sottotitoli in italiano oppure francese... qualcuno sa darmi una dritta?