Conversazione su Tiresia - Spettacolo teatrale (2018)

Ottanta minuti di monologo, aperto con "Tiresia sono (…) di persona personalmente". Il carisma di Camilleri permette di arrivare in fondo, divertendosi pure, nonostante un po' di calo nella fase centrale. Spettacoli come questi toccano gli spettatori nei punti più diversi, trattandosi di una narrazione ricca di citazioni e di episodi. Si percepisce nettamente l'ammirazione di Camilleri per Ezra Pound, Borges, Levi, Pavese. Tra il pubblico plaudente, alla fine, si riconosce Zingaretti.

Il mito transgender, narrato con un affabulare modernissimo, segue il "diverso" nella sua metamorfosi, verso un concetto universale e perenne di diversità, attraverso un cantastorie colto, mai libresco ed empatico con l'umanità. Non è cosa da poco per Tiresia entrare nei testi surrealisti di Apollinaire; e che onore per lui reincarnarsi nell'Orlando della Woolf, passare sotto la penna di Eliot e Pound e farsi cinema in Pasolini, dopo le fake news dei suoi contemporanei e l'esilio medievale! Un veggente anti-superstizione, anni luce avanti i nostri tempi.