Colombia Connection - Il massacro - Film (1990)

Questa volta la Delta force capeggiata dal col. McCoy deve affrontare quei cattivoni dei narcotrafficanti colombiani. Qualitativamente siamo un gradino più in basso rispetto al primo episodio, visto che le esplosioni e l'azione sono diminuiti e gli attori sono più scadenti. Chuck Norris cerca di reggere la baracca come può, coadiuvato alla regia dal fratello Aaron; bella l'ambientazione nella giungla.

Già faceva pena il primo, questo è addirittura peggio. Dopo gli arabi ora è il turno dei colombiani, che dovranno vedersela con il superuomo Norris qui diretto dal fratello. Non capirò mai perché attori validi come Ryan finiscano in filmacci come questo... Da vedere solo se non si ha altro da fare.

Se almeno il primo capitolo aveva un ottimo cast, in questa occasione non c'è neanche quello. E le scene d'azione in questo caso annoiano più che interessare. Film di scarso spessore, a mio avviso decisamente evitabile.

Dov'è finito il tenente McCoy che irrompeva nel covo dei terroristi direttamente in motocicletta mettendo a ferro e fuoco Beirut con la sua Delta Force? Il canovaccio è lo stesso del primo episodio ma c'è meno fantapolitica ed ancor meno azione, qui davvero centellinata (anche se sempre 'esagerata'!). La Guerra Fredda è ormai finita, il Vietnam metabolizzato e Norris ha perso semplicemente il suo ambiente naturale (le zone calde del globo) e la sua ragion d'essere: la lotta al nemico.

Del film precedente non resta praticamete nulla: solo Chuck Norris che (senza Lee Marvin, morto tre anni prima) da solo non riesce a portare avanti la pellicola. Il cast di contorno è abbastanza scadente (fatta eccezione per Jaeckel in un ruolo alla Sporca dozzina) e le musiche penose (manca anche il famoso motivo principale dell'altro film); si salvano le scene d'azione purtroppo concentrate solo nella seconda parte (che è infatti di gran lunga migliore rispetto alla prima). Da stupire che il film abbia avuto altri 2 sequel (senza Norris).

Tipica produzione Golan-Globus di scarso valore dei primi Anni Novanta. Chuck Norris, da solo, non riesce a ripetere ciò che era stato fatto nel discreto, primo Delta Force. Trama scontata e convenzionale. Attori di contorno piuttosto mediocri (spicca il Jaeckel della Sporca dozzina), come il budget, del resto, abbastanza modesto. Norris, con le sue solite "mosse" da giustiziere, cerca di salvare il salvabile, ma in sostanza il film risulta mediocre.

Tipica produzione in stile Golan-Globus/Cannon che vede Norris e la sua Delta Force in missione contro un boss del narcotraffico colombiano. Strepitoso il villain di Drago, Norris in gran forma, Ryan sopra le righe; molto violento, con una seconda parte tutta azione, pestaggi ed esplosioni, è un prodotto figlio degli Usa reaganiani ma già fuori tempo massimo nel suo patriottismo che scade nel razzismo tout-court. Resta comunque spassoso come puro entertainment, nonostante una durata eccessiva; ottime la fotografia degli esterni esotici e le coreografie delle scene più spettacolari.

Al limitare del mitico decennio ottantiano esce questa summa di tutto il cinema "alla Chuck Norris". Una sequela no stop di situazioni ultra esagerate che ridimensionano i mercenari vari: su tutte l'incredibile rapimento e lancio senza paracadute del cattivone poi ripreso nel terzo Batman noliano. Magnifico Chuck nella sua imperturbabilità ma grandioso Billy Drago boss spietato "in trance" con uno sguardo di ghiaccio da vera serpe. Crudele con assassini di bambini e colpi di machete alle madri, camere a gas, esplosioni e pestaggi Cannon a tutta birra e sfilata di ceffi della B '80.