Bis - Ritorno al passato - Film (2015)

Bis - Ritorno al passato

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ormai un vero sottogenere, quello dei viaggi nel tempo sfruttati in chiave farsesca. Qui siamo più o meno dalle parti di UN TUFFO NEL PASSATO, coi due protagonisti Eric (Dubosc) e Patrice (Merad) che dall'oggi - cadendo dalle scale della cantina - vengono proiettati (nudi, alla TERMINATOR) nel 1986: tutti li vedono giovani e le loro immagini riflesse lo confermano, ma ai nostri occhi (e ai loro) restano ancora anziani (altrimenti svanirebbe quasi del tutto il potenziale comico). Patrice è un ginecologo, sposato, scrittore di successo, Eric un donnaiolo incallito proprietario d'un...Leggi tutto ristorante che se la fa con le giovanissime. Entrambi poco soddisfatti delle loro vite, una volta risvegliatisi nel passato decidono di scambiarle e di attivarsi per fare in modo che il futuro prenda un'altra piega. Ma il divertimento, si sa, sta soprattutto nel ritrovare gli Anni Ottanta sorridendo nel rivedere i walkman, la polverina che frizza in bocca, i telefoni fissi (impagabile Merad quando si trascina dietro la cornetta convinto di avere in mano un cordless e sfasciando la presa a muro), il look di allora, la Coppa del Mondo, Zidane ragazzino sui campetti di periferia... Uno schema ormai collaudato replicato senza gran fantasia dai francesi che magari han guardato pure al nostro NON CI RESTA CHE PIANGERE per realizzare la scena in cui i due protagonisti tentano di vendere agli studios cinematografici i soggetti di film che sanno già quanto potranno diventare enormi successi come GIU' AL NORD, I VISITATORI o QUASI AMICI (spassoso quando ne sintetizzano la trama cercando di convincere della bontà della stessa chi ascolta). Poi naturalmente ecco l'amore: Patrice rivede Caroline giovane (Ducourant) - sua futura moglie - e fatica a non pensare a lei come alla donna della sua vita, riflettendo di conseguenza sulla scarsa validità del nuovo progetto. L'attenzione alla sceneggiatura, che parte da un soggetto logoro al quale aggiunge di personale poco o niente, origina qualche buona gag qua e là, la regia di Farrugia si limita a sbrigare la pratica senza far crollare il ritmo, Dubosc e Merad tengon discretamente su la baracca ricorrendo al mestiere. Ma l'impressione è quella di una replica piuttosto stanca, recitata sì con la giusta misura ma priva di svolte interessanti, tanto da fargli quasi preferire la non certo esaltante versione italiana (non dichiarata come tale, ma lo spunto è identico) girata pochi mesi dopo da Vanzina. Curiosa la scelta di riproporre gli Anni Ottanta in strada con disegni animati e simpatico l'omaggio al TEMPO DELLE MELE: quando Patrice raggiunge Eric e Caroline al pattinaggio (come faceva Brasseur con la Marceau) la musica in sottofondo è l'indimenticata “Go on forever” di Richard Sanderson.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/05/16 DAL DAVINOTTI
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Daniela 12/05/16 11:19 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Merad è un chirurgo affermato con moglie e figlia; Dubosc un ristoratore sciupafemmine che sta per espatriare in quanto pieno di debiti: amici dai tempi del liceo, sono entrambi insoddistatti della loro situazione. Il "magico" ritorno al 1986 consentirà loro di dare un corso diverso alle rispettive vite? Tema molto frequentato, sviluppo piuttosto garbato soprattutto per merito di Merad, un pelatone espressivo e simpatico. Peccato per la sceneggiatura, non solo poco originale ma anche priva di guizzi e con gags di seconda mano, che impedisce al film di uscire dal limbo della mediocrità.

Rambo90 16/11/20 21:04 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Simpatica variazione sui viaggi nel tempo. Il film ha uno spunto non male e spesso si sorride, anche se la sceneggiatura non fa nulla per trovare svolte originali ma anzi verso metà si impantana con scelte prevedibili. La coppia di protagonisti comunque si rivela la carta vincente: ben assortiti, affiatati ma anche ben calati nei rispettivi ruoli tanto da rendere interessanti i momenti in assolo. Regia di routine, ma in generale molto meglio dei Vanzina che uscirono pocho mesi dopo con un'idea molto simile.

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