Big night - Film (1996)

Due fratelli italo americani gestiscono un ristorante in una cittadina del New Jersey negli anni '50. Una delle migliori commedie di ambiente culinario mai prodotte dal cinema americano, che viene condotta in maniera leggera e sempre pervasa da un sentimento di sottile malinconia. Molto buone l'ambientazione e la prova del cast. Ottimo il doppiaggio.

Commedia culinaria dal gusto dolce-amaro incentrata sul fallimento del sogno (italo)americano. Temi e situazioni non sono nuovissime ma l’insieme è abbastanza riuscito: la regia è sobria e controllata, la sceneggiatura evita cadute per accontentare il pubblico e gli attori forniscono una buona prova (soprattutto Ian Holm). Notevole la minuziosa preparazione del succulento timballo.

Difficile fare il cuoco italiano purista a New York... Il fallimento del ristorante con chef integralista racconta anche d’altro: è la storia di due fratelli e soprattutto uno spaccato nell’immigrazione nostrana degli anni 50, anche se gronda (inevitabilmente?) luoghi comuni, peraltro bonari. I piatti si susseguono sullo schermo, così come i dissidi fraterni su come gestire il locale e soprattutto il palato ribelle dei clienti: filosofie di marketing ma anche di vita. Idea carina, ritmo piacevole, leggerezza che fluttua a livello superficiale.