Babil Junior - Serie animata (1973)

Koichi, un ragazzino giapponese, scopre di avere dei poteri psichici e di essere il discendente di Babil, un extra-terrestre che costruì la torre di Babele. Con l'aiuto di una donna che può trasformarsi in una pantera parlante e di due robot, uno sottomarino e l'altro volante, affronterà il suo nemico più spietato, Yomi, che è intenzionato a governare il mondo. Cult animato della mia generazione, la cui fama, forse, è dovuta più alla bellissima sigla dei Super-robot, che alla trama complessiva.

"Babil Junior, braccia forti, spezza l'energia". Questa era una parte del testo della bella sigla di tale, interessante cartone, piuttosto violento e con un protagonista abbastanza complesso, dalle varie sfaccettature, ma che, assieme alla donna-pantera e a due robot, uno massiccio e poco originale, l'altro, una sorta di drago volante (Ropulos), molto più piacevole visivamente, combatterà il cattivo di turno e le sue armate. Bel tratto, buona fluidità nei movimenti e storie quasi sempre ben strutturate. Meritevole di visione.

Cartone avventuroso molto particolare, non la solita sfida di robot (nonostante i robot ci sono anche qui) ma più che altro una strana storia fantastica, seria, che collega fantascienza a legende religiose; con gli scontri (Babil e il cattivo di turno invocato dal nemico principale) piuttosto violenti e belli da seguire; un buon tratto e alcune buone idee lo mantengono negli anni come un prodotto interessante, tra i mille titoli di quel periodo.