After Yang - Film (2021)

Chissà che in futuro non molto lontano non accada davvero ciò che ci mostra questo interessante sci-fi, sorta di satira sui rapporti umani compromessi dall'ipertecnologia (la famiglia protagonista fa davvero un dramma del fatto che la loro Intelligenza Artificiale guida smetta di colpo di funzionare). Purtroppo tuttavia, nonostante l'atmosfera straniante ben ricostruita, l'idea di base non viene supportata in maniera adeguata: l'azione è sostituita da dialoghi sulla riscoperta delle cose anche più banali e, per quanto ciò sia funzionale allo scopo del film, alla lunga ci si annoia.

Stucchevole, sfiancante pellicola di fantascienza che ripropone il tema degli "androidi che sognano pecore elettriche", per mettere in scena la quotidianità di una famiglia borghese del futuro prossimo (rigorosamente multietnica, accento yankee, giornate passate tra balletti online, tazze di ramen e filosofia spicciola) che fa sembrare i ricchi annoiati dei film di Rondi un esempio di acume e vitalità. A parte Farrell e qualche attore secondario, le interpretazioni vanno dal monocorne al catatonico. Estetica leccata e musiche pretenziose pur nella loro monotonia.

Tratto da un racconto di fantascienza di Alexander Weinstein. Quando l'androide di famiglia si rompe, il suo "padrone" cerca di ripararlo, scoprendo così dettagli che gli erano oscuri. Visivamente apprezzabile se non impeccabile. Per quanto concerne il lato narrativo lascia invece un po' a desiderare: ritmi lenti che rendono il tutto poco coinvolgente. Colonna sonora mediocre.