I cinque del titolo sono soldati americani inviati a trafugare i piani segreti dei nazisti, custoditi in una villa-fortino dove risiede la guarnigione comandata dal trucissimo Klaus Kinski... Sporca (meno di mezza) dozzina alla Parolini, un simil-Sartana bellico disseminato di abituali gadget e situazioni circensi, in un insieme a basso costo ma che tutto sommato si fa guardare. Scintille sul set fra Garko e Kinski, Parolini e Kinski, chiunque e Kinski. Ma indovinate chi è che buca lo schermo.
Cinque soldati americani, seconda guerra mondiale, fronte di guerra italiano. Meraviglioso. Momenti di suspance quando si intravedono le scene relative alle fucilazioni di uomini. Breve commozione sul finale. Voto 10 all'attore che si occupa di esplosivi (Luciano Rossi)! Da vedere!
È il secondo war movie italiano che vedo recentemente; l'altro è stato Quel maledetto treno blindato e subito scattano alcune analogie: la più evidente è la figura di Sal Borgese quasi identica a quella di Michael Pergolani. Probabilmente Castellari ha preso ispirazione da questa pellicola per la sua. La mia attenzione è rimasta alta per tutto il film; buona tensione, belle sequenze, momenti leggeri per sdrammatizzare le situazioni, insomma un mix che regala 90 minuti di divertimento. Consigliatissimo.
Non male, divertente. Migliore del Treno blindato di Castellari perché, pur nel campo dell’inverosimiglianza, non cade mai nell’eccesso inaccettabile. Dominato da Kinski, dal volto perfetto. Curioso il gruppo dei cinque (Garko comandante, Borgese siculoamericano, Canti salterino - si chiama Nick, come nei Tre supermen... -, Luciano Rossi occhialuto-tremebondo e Burke erculeo!). La Lee non fa granché. Guardabilissimo. Fa' un po' ridere Garko che, per americanizzarsi, debutta nel film masticando gomma...
Con questo film Parolini ha il merito di anticipare di nove anni Quel maledetto treno blindato di Castellari, ma delude per l’eccessiva goliardia con cui sono trattati i vari personaggi, nessuno dei quali davvero carismatico come lo saranno Svensson e Williamson nella pellicola del collega: persino Kinski viene risucchiato nella comicità generale e il suo capo SS appare tutt’altro che sinistro. Bene l’azione, che sfrutta le capacità acrobatiche di Canti e Borgese e la fisicità dell’erculeo Samson Burke.
Se a Robert Aldrich serviva una "sporca dozzina" per portare a termine una missione mortale contro i tedeschi, a Gianfranco Parolini, alias Frank Kramer, bastano solo cinque uomini. Capitanati da Gianni Garko, dovranno affrontare anch'essi una missione mortale; recuperare un dossier in cui è indicato lo svolgimento del "Piano K". Tale dossier è nascosto in una cassaforte. Divertente e pieno di bizzarrie "action" inverosimili, tipiche dello stile di Parolini. Da gustare insieme al "castellariano" Quel maledetto treno blindato.
Al termine una voce ci informa che il film è ispirato a una vicenda vera, tratta dagli archivi di guerra della campagna d'Italia. Affermazione piuttosto dubbia considerato che la trama gronda di insensatezze, come di regola in ogni war-movie tricolore di quegli anni. Poco male, dato che Parolini non aveva altra intenzione che di intrattenere lo spettatore con una storia che non si discosta dalle mille altre già viste ma che è condotta con brio e un buon senso del ritmo. Attori efficaci su cui primeggia Kinski come sadico nazista. Graziosa la Lee, sia pure in un ruolo assurdo.
MEMORABILE: I soldati tedeschi fulminati dalla scossa elettrica sulla rete metallica.
Non troppo entusiasmante, questo bellico (derivato da Quella sporca dozzina). Qui il regista sembra divertirsi molto, ma limita le sue tipiche "invenzioni" (le celebri parolinate) e non riesce a infondere al prodotto quella verve che sarebbe servita per renderlo più appetibile. La trama si svolge in modo assai caotico, seguendo le vicende del quintetto mandato a cercare di carpire i segreti di un fantomatico "piano K" che sarà attuato dai tedeschi. La cosa dà modo allo staff realizzare sequenze acrobatiche e assai movimentate, che non bastano però per elevare il risultato finale.
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DiscussioneZender • 29/10/09 08:22 Capo scrivano - 48879 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Qualcuno (forse Zender) ebbe a dire: intravvederanno
noi vedremo, voi vedrete, essi vedranno... Leggo testuale dal mio dizionario: per la coniugazione vd. vedere eccetto che nell'ind. fut. intravederò ecc. e nel cond. pres. intravederei.
Ecco la graduatoria dei film di guerra italiani che Quentin Tarantino preferisce:
1) Attentato ai tre grandi(Umberto Lenzi) 2) Contro 4 bandiere(Umberto Lenzi) 3) La legione dei dannati(Umberto Lenzi) 4) Commandos(Armando Crispino) 5) 5 per l'inferno(Gianfranco Parolini)
Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Qualcuno (forse Zender) ebbe a dire: intravvederanno
noi vedremo, voi vedrete, essi vedranno... Leggo testuale dal mio dizionario: per la coniugazione vd. vedere eccetto che nell'ind. fut. intravederò ecc. e nel cond. pres. intravederei.
Bùttalo via e comprane uno serio...
DiscussioneZender • 29/10/09 16:07 Capo scrivano - 48879 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Qualcuno (forse Zender) ebbe a dire: intravvederanno
noi vedremo, voi vedrete, essi vedranno... Leggo testuale dal mio dizionario: per la coniugazione vd. vedere eccetto che nell'ind. fut. intravederò ecc. e nel cond. pres. intravederei.
Bùttalo via e comprane uno serio... Mi sa che qui l'unico che mi resta da comprare è il Legnani-Oli. Gli altri me li hai fatti buttar via tutti...
Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Qualcuno (forse Zender) ebbe a dire: intravvederanno
noi vedremo, voi vedrete, essi vedranno... Leggo testuale dal mio dizionario: per la coniugazione vd. vedere eccetto che nell'ind. fut. intravederò ecc. e nel cond. pres. intravederei.
Bùttalo via e comprane uno serio... Mi sa che qui l'unico che mi resta da comprare è il Legnani-Oli. Gli altri me li hai fatti buttar via tutti...
Grande Zender!
Un ricordo commovente della mia gioventù: vedere Nero Wolfe (Tino Buazzelli) "punire" un dizionario che portava alcuni sinonimi per lui inconcepibili, vale a dire smembrandolo a quinterni per poi gettarlo ad ardere sul fuoco...
DiscussioneZender • 30/10/09 07:41 Capo scrivano - 48879 interventi
C'è anche il dvd della KOCH MEDIA, come al solito perfetto:
Audio: Italiano, Inglese, Tedesco (2.0)
ratio: 2.35:1 (16/9)
durata: 93'04", anche se sulla fascetta sono riportati 88'
extra: interviste, trailer italiano e inglese