"Il giovane Montalbano" episodio per episodio
23 Gennaio 2013
LA PAGINA DEGLI ESPERTI
In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sui singoli episodi di "Il giovane Montalbano". Chi volesse contribuire commentando un unico e preciso episodio non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal titolo dell'episodio e dal relativo pallinaggio (cercando di stare più o meno, a occhio, nei caratteri di un commento standard). Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.INTRODUZIONE (a cura di Galbo)
Il grande successo della serie dedicata al commissario Montalbano ha portato alla produzione di una seie di sei episodi dedicati alle prime indagini del protagonista. Fonte letteraria alcune raccolte di Andrea Camilleri (edite da Mondadori): Gli arancini di Montalbano, La prima indagine di Montalbano, La paura di Montalbano e Un mese con Montalbano. Troviamo il personaggio all’inizio della sua carriera in un paesino di montagna (Mascalippa) come vicecommissario in procinto di trasferirsi nella natia Vigata. Nel corso delle puntate si “costruisce” l’ambiente vigatese noto ai lettori di Camilleri e popolato da ormai celebri personaggi come Livia, Augello, Fazio e Catarella. La sceneggiatura è curata da Andrea Camilleri e Francesco Bruni, la regia da Gianluca Maria Tavarelli e le riprese sono state effettuate in Sicilia, prevalentemente nelle provincie di Agrigento e Ragusa. La durata di ciascun episodio è di circa 110 minuti.
PRIMA STAGIONE (2012)
**! Il commissario Montalbano di stanza a Mascalippa, sta per essere trasferito a Vigata ma cerca prima di risolvere il caso dell’omicidio di un ladro di bestiame. Una parte poliziesca non particolarmente avvincente a differenza della parte vigatese nella quale i personaggi “storici” sono presentati con grande efficacia. Molto buona l’ambientazione iniziale, in una Sicilia montana e aspra, poco conosciuta ma di grande bellezza. I racconti da cui l’episodio è tratto sono “La prima indagine di Montalbano” e “Cinquanta paia di scarpe chiodate”. (Galbo)
**! Niente male l'esordio del giovane Montalbano, che qui lavora ancora sui monti nell'immaginaria Mascalippa ma sta per trasferirsi a Vigata. Buona la caratterizzazione del personaggio da parte di Riondino e lo stesso può dirsi per i comprimari. La vicenda gialla non è nulla di che, ma si lascia guardare con piacere. Non ci sono ancora Livia ed Augello, che entreranno in scena negli episodi successivi. (Ultimo)
*** Il primo episodio del prequel coglie il giovane vice-commissario Montalbano nel momento in cui viene promosso commissario e inviato al commissariato di Vigata. Qui incontra l’ispettore Carmine Fazio, il padre del poi più famoso Giuseppe, e Agatino Catarella pittoresco e goffo poliziotto che Montalbano spedisce subito al centralino. I due casi dei quali si occupa il giovane Montalbano sono quelli dell’ omicidio di Casio Aletto, un pregiudicato per abigeato, e di Viola Monaco, una giovane analfabeta che viene trovata con un pistola nella borsetta… Con la giusta dose di intuito, audacia e psicologia Montalbano risolve brillantemente le due indagini che appaiono, in verità, piuttosto arzigogolate. (Graf)
02. CAPODANNO
*** La notte dell’ultimo giorno dell’anno un misterioso omicidio avviene nell’albergo che in cui il commissario è provvisoriamente ospite a Vigata. Nel frattempo Montalbano prende confidenza con l’ambiente del commissariato. Nel secondo episodio (tratto da due racconti: “Capodanno” e “Meglio lo scuro”) il racconto poliziesco è ben congegnato, anche se non particolarmente intricato. Emergono le capacità deduttive del protagonista che si dimostra però un uomo problematico nei rapporti sentimentali. Episodio che conferma le buone capacità di Riondino e l’ottima scelta degli attori caratteristi. (Galbo)
*** Durante la notte di Capodanno viene ucciso un uomo nell'hotel in cui alloggia temporaneamente Montalbano. La vicenda è gestita bene e lo stesso Riondino pare essersi oramai calato pienamente nei panni del commissario. Meglio lo svolgimento delle indagini durante la prima parte, in quanto la seconda confluisce in un finale abbastanza prevedibile. Buono anche il resto del cast. (Ultimo)
***! Il commissario Montalbano questa volta è alle prese con uno strano omicidio che ha le parvenze di un incidente fortuito e con l’incomprensibile ammissione in punto di morte di un' anziana farmacista che dichiara di aver fatto del male ad una donna non fornendole il veleno che aveva richiesto. Episodio drammaticamente denso e privo di digressioni, che fa coincidere il ritmo della storia alla rapidità di pensiero del giovane commissario che pondera e congettura senza sbagliare un colpo e che procede spedito fino alle due soluzioni finali. La vicenda ci rivela una parte privata del commissario non all’altezza di quella del poliziotto. Convincenti sia i personaggi di contorno sia gli attori calati nei rispettivi ruoli. (Graf)
***! Il commissario Montalbano questa volta è alle prese con uno strano omicidio che ha le parvenze di un incidente fortuito e con l’incomprensibile ammissione in punto di morte di un' anziana farmacista che dichiara di aver fatto del male ad una donna non fornendole il veleno che aveva richiesto. Episodio drammaticamente denso e privo di digressioni, che fa coincidere il ritmo della storia alla rapidità di pensiero del giovane commissario che pondera e congettura senza sbagliare un colpo e che procede spedito fino alle due soluzioni finali. La vicenda ci rivela una parte privata del commissario non all’altezza di quella del poliziotto. Convincenti sia i personaggi di contorno sia gli attori calati nei rispettivi ruoli. (Graf)
*** Episodio tratto dai racconti “Ritorno alle origini” e “Pezzetti di spago assolutamente inutilizzabili”. Il commissario Montalbano alle prese da un lato con il rapimento di una bambina (che nasconde una vicenda legata al racket mafioso), dall’altro con un traffico di droga. Le due indagini sono abilmente rappresentate, e buona si rivela l’introduzione e la caratterizzazione di due personaggi storici per il mondo di Montalbano, Livia e Mimì Augello. (Galbo)
***! Il rapimento lampo di una bambino e lo strano furto di tappi di bottiglie di birre sono le due indagini che vedono impegnato Montalbano in questo ottimo episodio. Le vicende sono ben gestite, dando più spazio al rapimento, in cui lo sviluppo della vicenda riserverà diverse sorprese. Prima apparizione per Mimì Augello (non avrà vita facile i primi giorni al commissariato...) e Livia. Riondino il migliore del gruppo, ma anche gli altri attori non se la cavano affatto male. (Ultimo)
*** Il giovane commissario Montalbano è questa volta invischiato in uno strano furto di tappi di bottiglie di birra denunciato da un bizzarro geometra in pensione e in un finto rapimento di una bimba dietro il quale si cela ben altro. Armonica la mescolanza tra i due filoni di indagini che corrono affiancati senza elidersi a vicenda, teso e senza cedimenti il ritmo con il quale le vicende poliziesche procedono verso lo scioglimento ma l’episodio sconta un andamento piuttosto freddo ed uniforme privo com’è di slanci inventivi e di situazioni inaspettate. Gustose anche se troppo ostinate le punzecchiature tra il commissario e il suo nuovo vice Mimi Augello, un tipo di poliziotto troppo impetuoso indipendente. (Graf)
*** Il giovane commissario Montalbano è questa volta invischiato in uno strano furto di tappi di bottiglie di birra denunciato da un bizzarro geometra in pensione e in un finto rapimento di una bimba dietro il quale si cela ben altro. Armonica la mescolanza tra i due filoni di indagini che corrono affiancati senza elidersi a vicenda, teso e senza cedimenti il ritmo con il quale le vicende poliziesche procedono verso lo scioglimento ma l’episodio sconta un andamento piuttosto freddo ed uniforme privo com’è di slanci inventivi e di situazioni inaspettate. Gustose anche se troppo ostinate le punzecchiature tra il commissario e il suo nuovo vice Mimi Augello, un tipo di poliziotto troppo impetuoso indipendente. (Graf)
04. FERITO A MORTE
***! L’omicidio di uno strozzino e un’apparentemente banale vicenda di corna sono oggetti delle indagini della squadra di Montalbano nel migliore episodio della serie. Riuscita molto bene la commistione tra parte poliziesca e momenti umoristici che vedono protagonista assoluto il vicecommissario Mimì Augello. Ad emergere è la caratterizzazione del protagonista che ci appare dotato di profonda umanità nella ricostruzione del primo caso. Ottima la scelta del cast. Il migliore è il bravo Andrea Tidona nella parte di Fazio. (Galbo)
*** Buon episodio in cui la fa da padrone l'omicidio di uno strozzino. Montalbano si trova a indagare su un caso non poi così complicato ma che riserverà diverse sorprese. Molto curata la caratterizzazione dei personaggi (Livia, il padre di Salvo e Fazio su tutti...) per un episodio non tra i migliori ma godibile. Finale teso con anche una sparatoria. (Ultimo)
***! Un episodio che comincia come una divertita commedia all’italiana a causa di un bizzarro referendum, bandito da misteriosi personaggi, che rimetteva ai voti della cittadinanza di Vigata la decisione circa la moralità di una donna sposata e che prosegue e termina in modo più cupo ed angosciato con la risoluzione di un brutto caso d'omicidio di uno strozzino… L'indagine poliziesca dell’ assassinio è ingegnosa ma soffre di alcuni passaggi narrativi forzati e artificiosi. Lo studio approfondito e minuzioso delle segrete edintime motivazioni di certi comportamenti individuali e alcuni tocchi intensi e carichi di umana partecipazione con i quali vengono disegnati alcuni personaggi secondari fanno però di questo un eccellente episodio. (Graf)
*** Buon episodio in cui la fa da padrone l'omicidio di uno strozzino. Montalbano si trova a indagare su un caso non poi così complicato ma che riserverà diverse sorprese. Molto curata la caratterizzazione dei personaggi (Livia, il padre di Salvo e Fazio su tutti...) per un episodio non tra i migliori ma godibile. Finale teso con anche una sparatoria. (Ultimo)
***! Un episodio che comincia come una divertita commedia all’italiana a causa di un bizzarro referendum, bandito da misteriosi personaggi, che rimetteva ai voti della cittadinanza di Vigata la decisione circa la moralità di una donna sposata e che prosegue e termina in modo più cupo ed angosciato con la risoluzione di un brutto caso d'omicidio di uno strozzino… L'indagine poliziesca dell’ assassinio è ingegnosa ma soffre di alcuni passaggi narrativi forzati e artificiosi. Lo studio approfondito e minuzioso delle segrete edintime motivazioni di certi comportamenti individuali e alcuni tocchi intensi e carichi di umana partecipazione con i quali vengono disegnati alcuni personaggi secondari fanno però di questo un eccellente episodio. (Graf)
05. IL TERZO SEGRETO
*** Tratto dai racconti "Il quarto segreto" e "La traduzione manzoniana", questo episodio vede Montalbano indagare su un caso di cronaca spicciola (il furto di una bacheca di annunci matrimoniali) e sulla misteriosa morte di un operaio albanese in un cantiere. La seconda indagine in particolare è interessante e dimostra il collegamento con cronaca e attualità dei casi del commissario. Buoni l'ambientazione, la scelta dei caratteristi e l'intreccio poliziesco. Molto curata la caratterizzazione del personaggio principale nei suoi rapporti con amici e colleghi di lavoro (Catarella in particolare in questo caso). (Galbo)
*** Ancora una volta una duplice indagine per il commissario Montalbano: strani furti di annunci matrimoniali e la morte di un operaio in un cantiere. Le vicende sono trattate con cura e il commissario si dimostra caparbio nel voler scoprire ad ogni costo la verità, anche utilizzando metodi poco ortodossi. Bravo Riondino, ma anche l'attore che interpreta il giovane Catarella se la cava piuttosto bene. Promosso. (Ultimo)
*** Un sogno di Montalbano nel quale viene ucciso Catarella; la sottrazione della bacheca comunale con le pubblicazioni di matrimonio; una lettera anonima che annuncia un futuro omicidio in un cantiere edile: l’inizio dell’episodio è sorprendente per l’intrecciarsi di tanti eventi misteriosi dei quali dovrà venire a capo il giovane Montalbano. Una vicenda gialla avvincente anche se alcuni snodi prolissi rallentano il ritmo della storia. La grinta del commissario nel condurre le indagini, le umane attenzioni che rivolge nei confronti dei suoi colleghi poliziotti, l’insolito rapporto di collaborazione con il maresciallo dei carabinieri Verruso e un doppio finale di grande impatto emotivo ci consegnano una puntata di buona fattura. (Graf)
*** Ancora una volta una duplice indagine per il commissario Montalbano: strani furti di annunci matrimoniali e la morte di un operaio in un cantiere. Le vicende sono trattate con cura e il commissario si dimostra caparbio nel voler scoprire ad ogni costo la verità, anche utilizzando metodi poco ortodossi. Bravo Riondino, ma anche l'attore che interpreta il giovane Catarella se la cava piuttosto bene. Promosso. (Ultimo)
*** Un sogno di Montalbano nel quale viene ucciso Catarella; la sottrazione della bacheca comunale con le pubblicazioni di matrimonio; una lettera anonima che annuncia un futuro omicidio in un cantiere edile: l’inizio dell’episodio è sorprendente per l’intrecciarsi di tanti eventi misteriosi dei quali dovrà venire a capo il giovane Montalbano. Una vicenda gialla avvincente anche se alcuni snodi prolissi rallentano il ritmo della storia. La grinta del commissario nel condurre le indagini, le umane attenzioni che rivolge nei confronti dei suoi colleghi poliziotti, l’insolito rapporto di collaborazione con il maresciallo dei carabinieri Verruso e un doppio finale di grande impatto emotivo ci consegnano una puntata di buona fattura. (Graf)
06. SETTE LUNEDI'
***! L'episodio conclusivo di questa serie (nonché uno dei migliori) è tratto dai racconti "Sette lunedì" e "Movente a doppio taglio". La parte cruciale è quella dedicata alla misteriosa (e cronologicamente ben precisa) uccisione di animali che sembra preludere a qualcosa di ben più grave. L'indagine è molto interessante e consente di rivelare un "sottobosco" di fanatismo religioso che mette particolarmente a disagio il protagonista. Ottima come al solito la scelta delle location e dei caratteristi, tutti molto ben scelti. Particolarmente introspettiva la parte dedicata ai rapporti familiari (con il padre) e sentimentali (con la fidanzata Livia del protagonista). (Galbo)
**** L'episodio che conclude la prima stagione del "Montalbano giovane" è uno dei migliori di sempre, grazie a una vicenda ben orchestrata che vede il caro commissario alle prese con un misterioso assassino di animali. A farla da padrona è la bravura del protagonista, che dimostrerà tutto il suo acume investigativo nella risoluzione di un caso ben più complicato del previsto. Bravi anche tutti i comprimari. Ultimi venti minuti tesissimi per un episodio da quattro pallini! (Ultimo)
**** L'episodio che conclude la prima stagione del "Montalbano giovane" è uno dei migliori di sempre, grazie a una vicenda ben orchestrata che vede il caro commissario alle prese con un misterioso assassino di animali. A farla da padrona è la bravura del protagonista, che dimostrerà tutto il suo acume investigativo nella risoluzione di un caso ben più complicato del previsto. Bravi anche tutti i comprimari. Ultimi venti minuti tesissimi per un episodio da quattro pallini! (Ultimo)
**** Il ricchissimo vedovo Attilio Gambardella viene ferito a morte da un coltello; ogni lunedì mattina un animale viene misteriosamente ucciso da un proiettile di una pistola Beretta 765... Due casi, il primo risolto a spron battuto e con una certa disinvoltura in base al semplice ma magnifico acume del giovane commissario, il secondo di gravosa e oscura complessità che impegna Montalbano e i suoi validi collaboratori in una febbrile ed emozionante indagine che, attraverso personaggi disegnati con tratti precisi e calzanti, una narrazione compatta e senza orpelli, una regia di polso, un ritmo inesorabile che crea un clima opprimente, fa andare in gola il cuore degli spettatori durante l’ultima tesissima mezz'ora. (Graf)
STAGIONE 2 (2015)
01. L'UOMO CHE ANDAVA APPRESSO AI FUNERALI
**! Ancora una volta una duplice indagine per il commissario: la vicenda più interessante è quella della morte di un uomo innocuo che partecipava a qualsiasi funerale, mentre il caso della sparizione della moglie di un geometra si sviluppa in maniera scontata. L'episodio nel complesso non è male, ma non è tra i migliori della serie, causa una seconda parte troppo tirata per le lunghe. Montalbano ed Augello subiscono pure un agguato e finiscono in ospedale. (Ultimo)
*** Pasqualino Cutufà, un uomo che aveva la strana abitudine di accompagnare tutti i funerali celebrati a Vigata, viene freddato con un colpo di pistola. La moglie dell’imprenditore edile Ernesto Guarracci, in passato datore di lavoro del Cutufà, scompare misteriosamente. Sembrano due casi inestricabilmente legati tra di loro ma… Un episodio corposo e compatto con alcune lungaggini nella parte centrale, carente di tensione emotiva e quasi privo di scene d’azione ma nel quale rifulge la sorprendente vena deduttiva del giovane Montalbano, che riesce brillantemente a districarsi fra false piste, simulazioni e indizi ingannevoli, nonostante alcune deconcentrazioni causate da certi comportamenti sospetti ed ambigui di Livia. (Graf)
**! Ancora una volta una duplice indagine per il commissario: la vicenda più interessante è quella della morte di un uomo innocuo che partecipava a qualsiasi funerale, mentre il caso della sparizione della moglie di un geometra si sviluppa in maniera scontata. L'episodio nel complesso non è male, ma non è tra i migliori della serie, causa una seconda parte troppo tirata per le lunghe. Montalbano ed Augello subiscono pure un agguato e finiscono in ospedale. (Ultimo)
*** Pasqualino Cutufà, un uomo che aveva la strana abitudine di accompagnare tutti i funerali celebrati a Vigata, viene freddato con un colpo di pistola. La moglie dell’imprenditore edile Ernesto Guarracci, in passato datore di lavoro del Cutufà, scompare misteriosamente. Sembrano due casi inestricabilmente legati tra di loro ma… Un episodio corposo e compatto con alcune lungaggini nella parte centrale, carente di tensione emotiva e quasi privo di scene d’azione ma nel quale rifulge la sorprendente vena deduttiva del giovane Montalbano, che riesce brillantemente a districarsi fra false piste, simulazioni e indizi ingannevoli, nonostante alcune deconcentrazioni causate da certi comportamenti sospetti ed ambigui di Livia. (Graf)
02. LA STANZA NUMERO DUE
*** Montalbano assiste all'incendio di un albergo in cui ci scappa anche il morto: da qui partono le sue indagini. Buon episodio, ben girato e ben interpretato ove la vicenda principale si rivela piuttosto complessa e la risoluzione finale piuttosto inaspettata e sapientemente nascosta fino alla fine. Oltre a Riondino è da segnalare la buona prova di Vassallo, che non fa rimpiangere Cesare Bocci nei panni di Augello. (Ultimo)
**! L’incendio doloso dell’Hotel Riviera, al quale il giovane Montalbano assiste per caso, che provoca la morte di un cliente; l’esecuzione di stampo mafioso di un affiliato al clan mafioso dei Cuffaro: questi due casi impegneranno il commissario fino allo spasimo in una complessa doppia indagine che si palesa avvincente ma anche fortemente macchinosa e con alcune oscurità e che viene risolta nel finale con un un’argomentazione induttiva troppo drastica e sofistica da parte di Montalbano sulla base di certi indizi non sufficientemente chiariti allo spettatore. Le insistite spiritosaggini sulle caratteristiche di “femminaro” del vicecommissario Mimì Augello rischiano di farlo diventare una macchietta da farsa all’italiana. (Graf)
*** Montalbano assiste all'incendio di un albergo in cui ci scappa anche il morto: da qui partono le sue indagini. Buon episodio, ben girato e ben interpretato ove la vicenda principale si rivela piuttosto complessa e la risoluzione finale piuttosto inaspettata e sapientemente nascosta fino alla fine. Oltre a Riondino è da segnalare la buona prova di Vassallo, che non fa rimpiangere Cesare Bocci nei panni di Augello. (Ultimo)
**! L’incendio doloso dell’Hotel Riviera, al quale il giovane Montalbano assiste per caso, che provoca la morte di un cliente; l’esecuzione di stampo mafioso di un affiliato al clan mafioso dei Cuffaro: questi due casi impegneranno il commissario fino allo spasimo in una complessa doppia indagine che si palesa avvincente ma anche fortemente macchinosa e con alcune oscurità e che viene risolta nel finale con un un’argomentazione induttiva troppo drastica e sofistica da parte di Montalbano sulla base di certi indizi non sufficientemente chiariti allo spettatore. Le insistite spiritosaggini sulle caratteristiche di “femminaro” del vicecommissario Mimì Augello rischiano di farlo diventare una macchietta da farsa all’italiana. (Graf)
03. MORTE IN MARE APERTO
***! Episodio di livello grazie a una vicenda molto delicata che porterà Montalbano a indagare su traffici illeciti nel mondo dei pescatori. Meglio la seconda parte, ove il commissario viene anche coinvolto in una sparatoria da cinema americano. Bravi i membri del cast, ma Riondino si dimostra superiore a tutti. L'amicizia tra Montalbano ed Augello si consolida sempre di più (vedere per credere i minuti finali...). Notevole! (Ultimo)
*** Un marinaio della flotta di Matteo Cosentino uccide incidentalmente con una pistola non denunciata un suo compagno di lavoro; Antonio Barreca, un ex mafioso del clan dei Sinagra, ora cane sciolto, minaccia di morte la famiglia della sua ex fidanzata: il giovane Montalbano dovrà sudare parecchio per mettere al giusto posto le tessere di questo complesso mosaico inquisitivo. L’episodio è movimentato da alcune classiche scene d’azione e c’è persino una cruenta e sanguinosa sparatoria di cui è protagonista Montalbano. Sulla vicenda aleggia una palpitante e pessimista atmosfera esistenziale che si concretizza nei dubbi di Livia circa la verità del suo sentimento verso il poliziotto Montalbano. (Graf) ***! Episodio di livello grazie a una vicenda molto delicata che porterà Montalbano a indagare su traffici illeciti nel mondo dei pescatori. Meglio la seconda parte, ove il commissario viene anche coinvolto in una sparatoria da cinema americano. Bravi i membri del cast, ma Riondino si dimostra superiore a tutti. L'amicizia tra Montalbano ed Augello si consolida sempre di più (vedere per credere i minuti finali...). Notevole! (Ultimo)
04. LA TRANSAZIONE
*** Il furto alla banca rurale e la morte di un medico in pensione sono le classiche due indagini sulle quale Montalbano si troverà ad indagare. Vicende entrambe interessanti, specie la prima, che coinvolgerà diversi aspetti della mafia locale. Buona le gestione dei tempi; l'episodio si lascia così apprezzare pur non rientrando tra i migliori di sempre. Bene Riondino e sempre convincente Vassallo. (Ultimo)
***! Nella filiale di Vigata della Banca Rurale di Montelusa viene alleggerito il contenuto di sessanta cassette di sicurezza; Corrado Militello, medico di Vigata, viene assassinato con un colpo di pistola. Un episodio corposo, un vero concentrato di fatti drammatici che il commissario riuscirà a padroneggiare con la consueta razionalità un po’ contorta. Risvolti geniali e imprevedibili, personaggi “antichi” aggrappati in costumi radicati nel passato più ancestrale ed arcaico, l'ingarbugliarsi della tormentata relazione di Montalbano con Livia che rischia di inceppare la speditezza del ritmo e la presenza misteriosa e originale della “veggente” Eva Richter che avrà un ruolo decisivo nella soluzione della vicenda. (Graf) 05. IL LADRO ONESTO
** Probabilmente l'episodio più debole di tutta la serie; non tanto per la prova del cast ma a causa di una vicenda sviluppata in maniera poco interessante. La morte di una giovane dipendente di un bar lasciava presagire una bella indagine, ma il tutto confluisce in un finale non ai livelli di Montalbano. Meglio la vicenda del ladro onesto, che comunque si dimentica facilmente. Come sempre in parte Riondino. (Ultimo)
**! Pamela Bianchi, un’avvenente barista con una sfilza chilometrica di amanti, scompare misteriosamente; a Vigata si registrano una lunga serie di furti di denaro per cifre irrisorie; viene sequestrato il figlio di un facoltoso professionista…Tanti i fatti sui quali il giovane Montalbano indaga con il consueto zelo e la solita perspicacia ma l’episodio, dal punto di vista della logica narrativa e dell’attrattiva, appare debole e cincischiante e con la tensione costantemente tenuta bassa ma l’accentuata sensibilità psicologica, a volte colorita, a volte commossa, con la quale vengono disegnati quasi tutti i personaggi e certi panorami mozzafiato di Vigata rendono la puntata comunque interessante. (Graf)
** Probabilmente l'episodio più debole di tutta la serie; non tanto per la prova del cast ma a causa di una vicenda sviluppata in maniera poco interessante. La morte di una giovane dipendente di un bar lasciava presagire una bella indagine, ma il tutto confluisce in un finale non ai livelli di Montalbano. Meglio la vicenda del ladro onesto, che comunque si dimentica facilmente. Come sempre in parte Riondino. (Ultimo)
**! Pamela Bianchi, un’avvenente barista con una sfilza chilometrica di amanti, scompare misteriosamente; a Vigata si registrano una lunga serie di furti di denaro per cifre irrisorie; viene sequestrato il figlio di un facoltoso professionista…Tanti i fatti sui quali il giovane Montalbano indaga con il consueto zelo e la solita perspicacia ma l’episodio, dal punto di vista della logica narrativa e dell’attrattiva, appare debole e cincischiante e con la tensione costantemente tenuta bassa ma l’accentuata sensibilità psicologica, a volte colorita, a volte commossa, con la quale vengono disegnati quasi tutti i personaggi e certi panorami mozzafiato di Vigata rendono la puntata comunque interessante. (Graf)
06. UN'ALBICOCCA
***! L'episodio che conclude la seconda stagione è davvero notevole, per via di un'indagine ben orchestrata e incentrata sulla morte di una giovane in quello che sembra un incidente d'auto. Il commissario mostrerà molto bene tutto il suo fiuto investigativo. C'è anche tanto sentimento, causa la scelta di Montalbano di trasferirsi a Genova per stare accanto a Livia: un evento tragico e noto a tutti lo tratterrà nella sua amata terra. Riondino e Vassallo i migliori del cast! (Ultimo)
*** La modella Annarosa Testa viene trovata morta da Montalbano dentro la sua auto schiantatasi in una scarpata; il suo ex amante Giuliano D’Antonio muore d’overdose d’eroina sulla spiaggia vicina all’abitazione del commissario. Queste dovrebbero essere le ultime indagini di Montalbano presso il commissariato di Vigata prima del suo trasferimento a Genova, ma il destino deciderà altrimenti... Puntata lineare, dal ritmo tranquillo che si sviluppa senza grossi scossoni emotivi, con pochi ma ben tratteggiati personaggi a vivacizzare la scena e con il commissario che procede spedito fino alla fine con la sua solita logica implacabile. Svolta finale che costringerà Montalbano a interpellare la sua coscienza di poliziotto e di cittadino. (Graf)