Le peripezie di Gianni e Pinotto si spostano nell'Africa nera, con i due uniti in una spedizione avventurosa... Nella folta schiera dei film con il duo Abbott & Costello non poteva mancare la puntata tra foreste, liane e cannibali con pentoloni pronti per bollire qualche villeggiante bianco. Si ridacchia appena; un film di scarso valore solo per "completisti". E' soprattutto la povertà di mezzi a rendere tutto piatto, con le ricostruzione degli ambienti palesemente in studio (dietro le finte palme si vede persino un telone!).
Non uno dei migliori del duo. Dopo pochi minuti la trama si perde in una serie di sketch in un'Africa posticcia, per lo più gag in cui Costello ha a che fare con animali di vario genere, strappando giusto qualche sorriso con la sua balbuzie. Curiosa la partecipazione di Frank Buck, il famoso cacciatore e ancora più curioso il doppiaggio da parte di Manfredi e Luzi. Ritmo se non altro sostenuto e finale abbastanza grottesco da divertire.
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Gestarsh99 ebbe a dire: Un altro po' e facevo salti da canguro: credevo che Markus avesse scovato un inedito esemplare mondomoviesco pre-Kwaheri...
E invece son quelle due sagomacce di Gianni e Pinotto.
Il titolo in effetti dà adito a equivoci. Ahimè niente immagini raccapriccianti, sale ricavato dallo sterco, fustigazioni e dolorosi riti, ma solo un'Africa di cartapesta con Gianni e Pinotto... nel pentolone dei cannibali! ;-)