Le location esatte di "Nessuno è perfetto"

25 Gennaio 2010

La situazione al via delle ricerche:
Si sapeva che il film fosse girato a Bergamo (d’altronde lo si dice anche nel film), senza però alcuna menzione specifica. Soprattutto nessuno aveva mai scritto ancora dove fosse la villa, ovvero la location principale del film.

Nessuno è perfetto non è il miglior film di Pozzetto né il migliore di Ornella Muti. E’ costruito per compiacere il pubblico delle tante commedie simili che invadevano i nostri schermi negl Anni Settanta e Ottanta, ma ha dalla sua una grazia e una misura che molti altri prodotti interpretati da Pozzetto non hanno. Il nostro Markus ad esempio, che da sempre ama questo film e ovviamente ha collaborato con me alla ricerca delle location, ce lo presenta così:
"Nessuno è perfetto fa parte di una di quelle pellicole che definisco i film notturni di Markus: sono film che mi sento obbligato a vedere (per una ragione non precisa) solo di notte. Questo è uno di quelli che amo di più, tra i titoli interpretati da Renato Pozzetto. Sarà per quella storia d'amore così bizzarra, sarà per l'ambientazione bergamasca non così frequente, ma il film, complice anche l’ottimo cast (nel quale spicca la grande Lina Volonghi), ha da sempre generato in me una sorta di fascino particolare, così come la villa principale del film: quando Zender la ritrovò fu per me una gioia immensa (e non vi dico quanto lo sia stato l’osservarla dal vivo durante il tour fotografico!) e non potei che assegnare a Zender gli RRM, ovvero i Rallegramenti Reali Markus. Entusiasmante. E' stato come sempre un piacere collaborare con Zender alla realizzazione di questo approfondimento”.

Il piacere è ovviamente corrisposto, da parte mia, quindi cominciamo pure ad analizzare storia e location. Solo un piccolo break: mostriamo in questa tavola gli interessanti reperti chiave trovati da Guerrino Castiglioni (Pozzetto) nel baule di Chantal (Muti): la rivista tedesca Stern in cui si parla del cambio di sesso della modella e il suo passaporto da… paracadutista. Chi conosce la lingua potrà eventualmente divertirsi a leggere cosa è scritto esattamente nel titolo dell’articolo e sul passaporto (dove si legge chiaramente il nome di Chantal versione "maschio": Mario Hans Antonelli!)… Storica la fotografia che ritrae Ornella Muti in abiti maschili.


01. LA PIAZZA AL CENTRO DEL FILM
(Zender, Markus)
Piazza vecchia a Bergamo è il vero centro di gravità attorno al quale ruota buona parte delle scene. Molte delle location che incontriamo seguendo le avventure di Guerrino Castiglioni (Pozzetto) e di Chantal (Ornella Muti) sono posizionate all’interno di questa piazza, un po’ com’era capitato in un altro film pozzettiano, La poliziotta. Vediamo ora con esattezza di cosa stiamo parlando:

• Il barbiere
La prima scena del film ci mostra Guerrino insaponato all’interno di un negozio di barbiere. Quando ne esce per salire sull’inseparabile sidecar sul quale si sposta, scopriamo che il barbiere è all’angolo di Piazza Vecchia ed esattamente all’imbocco di via Colleoni. Oggi è un albergo, ma la caratteristica forma della finestra ce lo fa riconoscere immediatamente.

• Il punto di ritrovo degli amici

Gli amici di Guerrino (Massimo Boldi, Gabriele Tinti, Felice Andreasi tra loro) si ritrovano spesso all’angolo settentrionale della piazza, proprio di fronte al barbiere e con una bella vista sulla fontana dono del potestà Alvise Contarini.

Il negozio di abbigliamento del Nanni
Il Nanni (Gabriele Tinti) opera e seduce le sue “vittime” anch’egli in Piazza Vecchia. E’ proprietario di una boutique chiamata “Fashion’s” in cui proverà due volte a sedurre Chantal: la prima ricevendo in cambio un bel pugno in faccia, la seconda riuscendo quasi nell’intento visto che la bellissima donna si era vista quasi costretta ad accettare le avances per far capire a tutti di essere una vera donna. E’ in questa seconda occasione che Guerrino, salito in sella al suo sidecar, sfonderà la vetrina del negozio per recuperare la moglie.

• La chiesa della confessione

La chiesa in cui Guerrino decide in un primo momento di confessare il suo problema, è la basilica di Santa Maria Maggiore in piazza Duomo, ovvero la piazzetta che sta subito dietro il Palazzo della Ragione (il quale quindi affaccia su entrambe le piazze). Guerrino vi entra e si ferma davanti al confessionale. Lo sentiamo ammettere, davanti al prete: “Ecco vede… Io ho avuto dei rapporti.” “Con un uomo o con una donna?” “Eh, non lo so…”. “Ma allora torna quando hai le idee più chiare, figliolo”, chioserà giustamente il prete.
 
• La biblioteca dove Guerrino strappa la rivista

Per evitare che si scavi nel passato della novella moglie, Guerrino decide che è meglio strappare le pagine dell’articolo di Stern in cui si trovano le chiare tracce del famigerato cambio di sesso. Almeno dalla copia presente lì a Bergamo in biblioteca. E dove Guerrino entra è proprio la Biblioteca Civica cittadina “A.Mai”, che dispone di circa mezzo milione di volumi e conserva una preziosa Raccolta Tassiana.

• Il bar dell'incontro col generale
Guerrino e Chantal sono al bar, sempre in piazza, e Chantal riconosce, nel colonnello Casetti seduto a un tavolo vicino al loro, un vecchio compagno d’armi conosciuto in Sardegna. I due sposi faranno di tutto per non farsi riconoscere, ma saranno costretti ben presto ad andarsene per evitare spiacevoli inconvenienti (il colonnello pare chiarirsi vieppiù le idee). Il bar in cui Guerrino e Chantal siedono sta di fianco alla celebre pasticceria Del Tasso. Contando le porte che si aprono da quella da cui esce la cameriera fino al Palazzo della Ragione sullo sfondo è facile risalire alla location esatta.


02. IL CIMITERO 
(Markus)
Mentre ancora scorrono i titoli di testa vediamo Guerrino in sidecar dirigersi verso il cimitero cittadino per portare i fiori alla moglie defunta, alla quale pare ancora legatissimo. La scena si apre mostrandoci l’imponente struttura del cimitero civico di Bergamo (alla fine di via Ernesto Pirovano), sotto i cui archi Guerrino passa in sidecar per dirigersi alla tomba della moglie. Questa è posta quasi all’inizio del camposanto, a ridosso dell’entrata. Ovviamente la statua che campeggiava allora sulla tomba non esiste, tuttavia le “vicinanze” sono ancora facilmente riconoscibili.

03. LA VILLA 
(Zender)
La villa in cui vive Guerrino e in cui buona parte della vicenda è ambientata si vede quasi subito; esattamente quando, di ritorno dal cimitero e dopo aver salutato gli amici, il nostro vi entra. Notiamo però subito qualcosa che non va. O meglio, lo si nota se si conosce Bergamo. Una villa così imponente non poteva essere nel centro della città, mentre se si guardano le viuzze percorse dal sidecar prima di entrarvi si può al contrario capire che siamo proprio in città alta a Bergamo. Ecco quindi svelato il trucco: l’entrata con l’arco sormontato dai rampicanti è a Bergamo centro, la villa vera e proprio sta invece da tutt’altra parte, come vedremo. Ma fermiamoci all’ingresso, per un momento, che sta per la precisione all’incrocio tra via Salvecchio e via San Salvatore.
Sbirciando dietro al cancello che si vede nel film si notano alte costruzioni storiche in pietra che poco avrebbero avuto a che fare con la villa e che, opportunamente, Pasquale Festa Campanile fece celare ricoprendo tutto d’erba e tenendo in ombra la zona. Entrando lì, quindi, Guerrino non sarebbe arrivato affatto alla villa ma all’Università degli Studi di Bergamo!

Ma eccoci infine alla vera villa, che ho scoperto essere a Mozzo, un paesino a cinque minuti dalla città. La nostra villa, attualmente chiusa al pubblico, è per la precisione Villa Masnada, il cui giardino si apre su Via Trento con una gigantesca cancellata e un arco in pietra (li troverete nelle tavole) che niente hanno a che fare con l’entrata mostrataci nel film. La villa è tenuta in perfette condizioni, così come il giardino, ed è perfettamente visibile dalla strada nonostante non sia troppo vicina alla cancellata.

04. SCAMBIO D’OCCHIATE CON CHANTAL DALL’AUTO E PERNOTTAMENTO IN HOTEL
(Markus)
Guerrino è a Milano e passa per Piazza Duomo. Qui, all’ombra del simbolo milanese per eccellenza, vedrà per la prima volta Chantal, impegnata in una session fotografica e vestita in abito da sposa. Turbato da tanta bellezza, Guerrino s’infilerà in auto e fuggirà via. Lo ritroveremo un attimo dopo in corso Monforte, all’ingresso di Piazza San Babila sempre a Milano, fermo davanti al semaforo a sognare. Un auto si affianca alla sua, e in quell’auto Guerrino rivede Chantal, decidendo questa volta di seguirla. Insieme arriveranno al prestigiosissimo Hotel Principe e Savoia di Piazza Repubblica, dove Chantal alloggia e Guerrino, sperando non si sa bene in cosa, prende una stanza a sua volta. L’albergo, oltre che facilmente riconoscibile, reca sulla fiancata e all’ingresso l’inconfondibile nome (che oggi è leggermente cambiato, visto che si chiama Principe “di” Savoia). Da una delle sue finestre Chantal di notte si affaccerà mostrandocelo per bene e permettendoci di ottenere un fotogramma d’esterni. La rocambolesca notte sarà la scintilla che porterà i due, in breve, a sposarsi (seppur furtivamente).

05. AMSTERDAM
(Zender e Markus)
Chantal deve partire per una sfilata ad Amsterdam (in realtà l’atelier di Mila Schon in via Montenapoleone a Milano, coreografie di Nando Miglio), ma Guerrino ormai è deciso a non lasciarla più sola. Così, in gran segreto, dopo la partenza di lei prenderà a sua volta un volo per raggiungerla. L’arrivo nella capitale olandese è di quelli da cartolina, ovviamente, con una bella panoramica che ci mostra il taxi di Guerrino percorrere la via Rokin, quindi passare davanti al museo di Museumstraat, successivamente nella celeberrima piazza Dam e poi ancora transitare sul ponte ad archi di Reguliersgracht. Tutte location cercate e ritrovate (alcune facilmente, altre meno) grazie alla presenza di Streetview ad Amsterdam. Lo sforzo maggiore è però stato fatto per trovare il ponte sul quale Guerrino ferma il taxi e scende per comprare i fiori da portare a Chantal (ovvero l’unica location fondamentale della trasferta). Ecco, per trovare questo maledettissimo ponte ho dovuto farmi un mezzo schemino della città e lanciare l’omino di Streetview su tutti i ponti possibili cancellando via via quelli analizzati. Alla fine il fioraio è saltato fuori (anzi, lì un fioraio c’è ancora!): siamo a Koningsplain, su uno dei tantissimi ponti che attraversano la città.

06. STAZIONE DI BERGAMO E CRASH
(Markus e Zender)
Di ritorno a Bergamo dopo il viaggio ad Amsterdam, Guerrino e Chantal trovano ad attenderli in stazione (che è effettivamente la stazione ferroviaria di Piazza Marconi a Bergamo) “Lingua profonda” (Massimo Boldi) e il suo taxi. Durante il percorso che porta i tre alla villa di Guerrino (il solito ingresso fasullo, naturalmente), la coppia non mancherà di lasciarsi andare (provocatoriamente) ad effusioni che faranno “impazzire” il povero Lingua Profonda: “Guerrino sei un uomo meraviglioso”, “Ti amo da impazzire” e via dicendo. Un’esperienza non trascurabile, per Lingua Profonda, che però, sempre sul suo taxi ma un po’ di tempo dopo, sentirà uscire dalla bocca della suocera di Guerrino (Lina Volonghi) parole ben diverse. Noi sentiamo solo la fine delle confessioni della donna a Lingua Profonda: “…questo ragazzino che era sputato, il suo ritratto!”. Basta per farci capire che la perfida suocera ha spiattellato tutto. Lingua Profonda è in estasi al volante: “Dio che goduria signora, mi ha fatto morire!”. Purtroppo l’estasi gli giocherà un brutto scherzo: il taxi finirà a sbattere contro le colonnine poste alla fine di via Sant’Alesssandro a Bergamo, all’incrocio con via delle Tre Armi.

07. AL BAR CON CHANTAL E LA PERFIDA TELEFONATA
(Markus)
Ma facciamo un passo indietro, quando ancora Guerrino doveva scoprire la vera identità di Chantal ma cominciava ad avere i primi sospetti. Quando infatti il protagonista incontra la giovane moglie al bar portandole l’immancabile mazzo di fiori, lei gli spiega di aver appena steso il Nanni che aveva cercato di sedurla all’interno del suo negozio. “Come steso?”, ribatte lui. Uno dei primi indizi della mascolinità di Chantal… Il bar è posto sulla via più nota e suggestiva di Bergamo bassa, ovvero via Sentierone, al termine della quale si intravede la sagoma della chiesa di San Bartolomeo. Appena un po’ più indietro, all’imbocco della medesima via, stava anche la cabina telefonica da cui gli “amici” (guidati da Lingua Profonda, naturalmente) chiamano Guerrino Castiglioni a casa. Siamo in pieno “boom”, quando cioè della dubbia sessualità di Chantal sanno ormai tutti. Il gruppo finge di essere l’ufficio oggetti smarriti: “Volevamo sapere se sua moglie non ha perso niente”. “No… perché? Che cosa dovrebbe aver perso?” “No, perché qui noi abbiamo trovato un uccello…”

08. IL PONTE DEL SUICIDIO
(Markus)
Il momento è drammatico: Guerrino non sa più che fare e, disperato, valuta anche l’idea del suicidio. Partirà portando con sé l’agenda dove lascerà scritto il suo ultimo messaggio al mondo (un semplice “Addio”). Al momento di gettarsi, tuttavia, ci ripensa. Aggiunge un semplice “Anzi, arrivederci” e se ne va lasciando sul ponte il taccuino. Ora: a Bergamo città, di fiumi non ne passano, per cui il ponte che stavamo cercando doveva essere o sul Brembo (a est di Bergamo) o sul Brembo (a ovest). Due fiumi molto lunghi, che salgono fin sulle alpi sormontati da ponti tutti molto simili. Avevamo un’immagine con le montagne accanto, due casette vicino, nient’altro. Aperta la caccia, io e Markus abbiamo cominciato a risalire invano i due fiumi cercando nel contempo immagini dei ponti su internet. Solo dopo un bel pezzo Markus è riuscito infine a svelare l’enigma: il ponte da cui Guerrino stava per gettarsi è ben distante, da Bergamo. Per la precisione a San Pellegrino Terme, sul fiume Brembo! Nel film, sulla destra, si vede per un decimo di secondo anche la cupola del Grand Hotel di San Pellegrino, che ci consegna la prova definitiva. Risolto anche l’ultimo enigma possiamo considerarci soddisfatti: tutto ciò che era utilmente rintracciabile nel film è stato trovato.

Testi: Zender - Tavole: Zender - Foto: Zender - Compagni di viaggio: Zender, Markus, Gugly, Wupa Wump

APPROFONDIMENTO INSERITO DAI BENEMERITI ZENDER E MARKUS

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commenti (7)

RISULTATI: DI 7
    Powerglide

    25 Gennaio 2010 13:55

    Nessuno è perfetto, ma Zender e Markus lo sono stati eccome! ...e non è la prima volta...
    Gugly

    25 Gennaio 2010 13:59

    Eccolo! Sinceramente non penso mai che si riesca a girare in un vero cimitero (peraltro la tomba utilizzata era di fianco ad un signore commemorat con una statua ad altezza naturale veramente kitsch)
    Geppo

    26 Gennaio 2010 11:27

    Grazie Zender, grazie Markus per questo splendido lavoro!
    Finzi

    28 Gennaio 2010 19:22

    Grandissimo lavoro, ragazzi!!! Da fan di Pozzetto non potevo non godere ENORMEMENTE nel vedere finalmente "al vero" la villa di Guerrino Castiglioni. Completissimo poi, anche con le parti di Amsterdam! Complimenti, siete i migliori!!!!!
    Undying

    28 Gennaio 2010 19:56

    Bell'approfondimento, per un film che ha guardato avanti nel tempo (dati eventi piuttosto recenti) :)
    PagniMauri

    31 Gennaio 2010 18:06

    OTTIMO! E bravi ZENDER e MARKUS! Da Markus mi sarei però aspettato l' affitto di un sidecar per simulare lo sfondamento della vetrina! Eheheheh!
    Markus

    1 Febbraio 2010 13:17

    [quote=PagniMauri]OTTIMO! E bravi ZENDER e MARKUS! Da Markus mi sarei però aspettato l' affitto di un sidecar per simulare lo sfondamento della vetrina! Eheheheh!

    Grazie. Stavo per far di peggio (sono senza morale), fatti raccontare da Zender...