L'ammutinamento - Film (1961)

Sarà che sono decenni che non vedevo un film di pirati "et similia", ma non mi è parso malaccio. Da segnalare che Amadio fu aiuto di Matarazzo per La nave delle donne maledette, cui questo film, chiaramente, deve molto. "Tòpoi" a gogò: pizzichi di sadismo e di violenza, belle donne giovani e disinibite, galeotti, bei criminali redenti (Purdom), capitani incarcerati e liberati nell'immancabile tempesta, tradimenti, possidenti in difficoltà, "deus ex machina" all'ultimo momento. E l'amore che fa capolino. C'è Felleghy (è Larsen). Guardabile.

Galeotte e galeotti nel ’600, imbarcati per l’America rispettivamente per sposare coloni o fare gli schiavi, finché ci scappa l’ammutinamento. Ben girato e ben strutturato (a tratti quasi femminista), è il classico film storico-avventuroso che evidenzia una notevole abilità professionale di autori, cast e troupe. Anche se non si va molto oltre al buon mestiere: nessun ‘volo’, nessun brivido, nessun pensiero, la visione – comunque buona – non aggiunge nulla alle emozioni o alle riflessioni dello spettatore.

Per chi cerca un film che non vada al di là del sano intrattenimento, questo di Amadio va certamente bene. Si tratta di una pellicola avventurosa con qualche rimando storico, che si caratterizza per la buona ambientazione, il buon ritmo impresso da una regia efficace e senza fronzoli e una efficace prova del cast.