Dove è stato girato Il prefetto di ferro - Film (1977)

Gli interni della villa in cui avvengono gli arresti eccellenti di aristocratici, militari e ricchi galantuomini sono quelli di Villino Crespi a Roma, di cui QUI TROVATE LO SPECIALE.




Come fa notare Mauro, il villino, già presente in questo film, è stato utilizzato anche per rappresentare gli interni dell'abitazione del prefetto Cesare Mori (Gemma):

Le abitazioni di Antonio Capecelatro (Battaglia), il boss della mafia ucciso dal prefetto Cesare Mori (Gemma), e di Anna Torrini (Cardinale), la popolana che farà aprire gli occhi al Mori sulla realtà siciliana, si trovano entrambe nel borgo del Castello di Rota, del quale QUI TROVATE LO SPECIALE.

CASA CAPECELATRO
La casa del boss è la medesima che si vede ne Mio padre monsignore (1971). Qui vediamo Giuliano Gemma bussare all’uscio dell’abitazione:



Una porzione del portico antistante l’ingresso come la si vede in questo film e il “totale” dell’edificio in un fotogramma sempre di Mio padre monsignore (1971):




CASA TORRINI
Lungo la strada d’accesso al borgo si trova la casa della Torrini, il cui ingresso è segnalato dalla A:

Il casale al centro della tenuta Zagara, la proprietà del Vaticano nella quale i braccianti decidono di scioperare senza timori di rappresaglie da parte dei datori di lavoro (che si verificheranno) perché si sentono protetti dal prefetto Cesare Mori (Gemma) è il Casolare di Via delle Pietrische a Manziana (Roma) del quale QUI TROVATE LO SPECIALE. Nel film ne viene mostrata la facciata sul retro :

La strada di un paesino siculo dove, su ordine del prefetto Cesare Mori (Gemma), un gruppo di mafiosi viene arrestato allo scopo di liberare dalla paura la popolazione e così convincere le vittime della mafia a testimoniare in tribunale è in realtà il cortile di un complesso rurale situato in Via della Fontana a Vejano (Viterbo). Proprio lì a due passi Pupi Avati girerà una scena de La seconda notte di nozze (2005).




Il cortile dall’alto:

La chiesa di Gangi, il paesino siciliano messo sotto assedio dal prefetto Cesare Mori (Gemma) per arrestare i briganti che vi abitavano, sul cui campanile il brigante Don Calogero Albanese (Rabal) sale per controllare la situazione è la Collegiata di Santa Croce, situata in Via Maggiore ad Artena (Roma).

Il campo base della polizia nelle ore dell’assedio di Gangi si trovava in un prato posto al termine di una diramazione di Via del Convento ad Artena (Roma). Per individuarlo ho dovuto incastrare la visuale che si ha dal campo base verso Artena...




...con la panoramica che il brigante Don Calogero Albanese (Rabal) ha sul campo base dal campanile della collegiata:

LA PREFETTURA
La prefettura di Palermo, nella quale opera il prefetto Cesare Mori (Gemma) ha una doppia natura (romana in ambedue i casi)!

ESTERNI
Gli esterni sono in realtà il Palazzo di Giustizia, situato in Piazza dei Tribunali a Roma. L’esterno viene inquadrato solo in una scena, quando Anna Torrini (Cardinale) attende all’uscita il prefetto, che transiterà da lì in automobile: quello è tuttora l’unico passo carraio presente nel “Palazzaccio”, aperto verso il Lungotevere Prati. Si riconoscono le decorazioni del cancello e, quando la macchina da presa si sposta, quelle caratteristiche in marmo degli esterni dell’edificio (il cancello del fotogramma si trova immediatamente a destra, fuori dalla foto di oggi, ma è spalancato e non si notano le decorazioni):




INTERNI
Gli interni del palazzo della prefettura sono invece quelli del Palazzo delle Casse di Risparmio Postali, situato in Piazza Dante a Roma. Qui vediamo il prefetto Mori in riunione con il suo staff nello stesso salone che si vedrà sia in Scuola di ladri (1986), sia in Fantozzi alla riscossa (1990):




La prova ce la offre la visuale laterale sul salone, che va ad inquadrare, attraverso le finestre, la palazzina posta sull’altro lato di Piazza Dante (attenzione ad A ed alla sottostante nicchia con statua, nella foto di oggi è indicata quella gemella, essendo l’altra nascosta dalla vegetazione)

Doppio utilizzo dello sfruttatissimo Istituto Romano di San Michele di Piazzale Antonio Tosti 4 a Roma.

L’ALBERGO DEI POVERI
L’albergo dei poveri di Catania nel quale è ricoverato Salvatore Caruso e nel quale il maggiore Spanò (Satta Flores) va ad intervistarlo sulle terre che il Caruso aveva acquistato l’anno prima dal barone Salemi. La scena dell’interrogatorio è stata girata nell’atrio della casa di riposo, che si vede anche ne Quella peste di Pierina (1982)




LA CASA DEL FASCIO
La Casa del Fascio costruita sul terreno che Salvatore Caruso aveva prima acquistato dal barone Salemi e poi venduto allo stato e che viene inaugurata alla presenza dell'oramai ex prefetto Mori, appena rimosso e nominato senatore a Roma.