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Passaggi tv di Mordi e fuggi - Film (1973)

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3 post
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  • Buiomega71 • 17/08/21 14:03
    Consigliere - 27496 interventi
    23/08/21 ore 01:10 su Cine 34
    "Il grande cinico Risi mette tutti nel tritacarne, ma si tratta di un meccanismo che regge bene solo per un'ora. Fino a quel momento si era riusciti a combinare pseudo-cronaca e grottesco, ma tutto poi frana con l'arrivo di Stander (fastidiosamente eccessivo, come sempre), quando il pedale calca troppo (dischi, balletti...) e i difetti prima compressi vengono fuori, a partire dalla monoespressività della Machiavelli (assai meglio la André) e di Cirino. Reed fuori parte, ma tiene. Mastroianni bravo come sempre. Inverosimile il tranello finale (peggiorato dalla versione montata per l'Italia).
    MEMORABILE: "Si campa... almeno per il momento..."."
    B. Legnani
  • Gestarsh99 • 12/12/21 20:16
    Scrivano - 21542 interventi
    15/12/21 ore 02:40 su Cine 34
    "Tralasciamo il paragone con il capolavoro di Bava, che ha dato ai suoi protagonisti un tipo di cattiveria (che è elemento peculiare del film) che Risi non cercava. Qui si tratta di un road movie dove i cattivi sono piuttosto misurati (anche perché il ruolo politico li spinge a evitare inutili violenze) e i poliziotti spesso imbranati. È proprio il ruolo dei media la chiave di volta del film, che fa capire quanto le informazioni finali siano manipolate e come sia facile farlo. Un film compatto, figlio di tempi meno lontani di quanto si pensi.
    MEMORABILE: I carabinieri e la polizia che rischiano di scontrarsi fra loro in autogrill; La scena con Agus; Mastroianni quando fa il finto tonto."
    Pessoa
  • Gestarsh99 • 5/09/22 23:06
    Scrivano - 21542 interventi
    8/09/22 ore 03:35 su Cine 34
    "Se negli intenti il titolo afferisce alle tecniche di guerriglia urbana che i terroristi vorrebbero adottare, nei risultati siamo piuttosto di fronte all'antonomasia di un film girato con frettolosa ingenuità e dal quale traspaiono tutti i limiti del cinema e degli autori del tempo a fotografare (e giudicare) un fenomeno per loro inconcepibile e insondabile. Resta comunque un documento singolare e un tentativo curioso di commistione tra commedia all'italiana e thriller politico. Rimangono impressi l'untuosità di Marcello e il caustico vigore di Reed."
    Giùan